Mimmo & Greg

Mimmo & Greg
Grazie Mariangela, grazie Mimmo!

giovedì 24 dicembre 2015

INDOVINELLO


Dove siamo, caro Cantante? Facile, vero? Mi sembra che tu conosca il luogo che ti mostro, fotografato stamattina durante una passeggiata.
Quanto poi alla tua richiesta inespressa di conoscere la mia opinione sulla nuova puntata del feuilleton intitolato Piccoli cambiamenti, che mi paiono destinati a diventare cambiamenti di grande portata, con tanto di staff managerial-promozionale di prima fascia! (si vede che sei stato dirigente medico di prima fascia: io avrei detto ad esempio di grande qualità, di grande prestigio), ti dirò solo questo: c'è a casa mia una bottiglia di champagne di prima fascia che avrei stappato volentieri il 15 gennaio, in tuo onore, ma a questo punto mi tocca rinviare fino a data da destinarsi. Anzi, aspetterò non la notizia dell'uscita, ma di avere il disco tra le mani, e poi documenterò l'evento con servizio fotografico dettagliatissimo, e ci metterò pure la faccia (la voce no)!

Un abbraccio e Buon Natale dal mio paese nei Tropici!


martedì 22 dicembre 2015

MEMORIA E GRATITUDINE

Apprezzo chi non dimentica e apprezzo la gratitudine, e l'amicizia.
Bravo, Produttore de "La seconda luna". Vedremo il risultato di questa con-fusione di voci molto ruvide.
Ah, apprezzo molto chi non si è mai tinto i capelli, ma anche chi, a un certo punto, ha smesso di aver paura del bianco. Non aiuta a cantare meglio, certo, però se Mimmo si fosse "spennellato" non gli sarei stata nei secoli fedele. Non è vero che l'aspetto esteriore non racconti nulla di noi, e tingersi i capelli è non solo un fatto estetico (anti-estetico), ma il portato di un atteggiamento mentale.
Posso dire con esattezza il momento esatto in cui venni a conoscenza dei fatti raccontati da Ligabue (cito il nome, eccezione che conferma la mia regola) durante una trasmissione radiofonica che mi piacque molto, Invito personale, dove un certo numero di colleghi-amici di Mimmo intervenne, da studio, o per telefono. Non vado ora a verificare (dedicai un sentito lungo pezzo all'evento, ero giovane e carica di entusiasmo), ma credo fosse a febbraio del 2010. E con questo tocco finale da idiote savante, mi congedo, molto felice.

venerdì 18 dicembre 2015

IL FONDO DEL BARILE


Appare evidente che qui si raschia il fondo del barile, un barile peraltro già ampiamente raschiato. Si sfruttano altresì abusati spunti legati alla stagione che da qualche parte d'Italia e del mondo forse starà vivendo il suo culmine, mentre qui persiste una tiepida primavera, e si ri-posta un bel video d'autore, che fa da complemento a una bella canzone tratta da un album molto caro. 

...Saltando di palo in frasca, mi domando se la Direttrice artistica  di un piccolo teatro che si trova vicino a casa mia, abbruzzesissima della provincia dell'Aquila trapiantata qui (non se ne contano tanti), non stia ponderando di sottoporsi ad atti di autoflagellazione, per punirsi di non aver mai pensato di invitare un suo glorioso conterraneo... 
Qualcosa bisogna fare: indosserò i panni di Folgoratapromoterdue che mi permettono di vincere ritrosia e riservatezza e...qualcosa farò.

P.S. Le vacche hanno messo su qualche chilo.




giovedì 3 dicembre 2015

VACCHE MAGRE, VACCHE GRASSE

Anche in tempi di vacche magre, se si rovista nella dispensa, si trova sempre qualcosa di commestibile. 
Dicembre è buona in tutte le stagioni (e con questo non intendo dire che sia la classica canzone per tutte le stagioni), ma servirla adesso è la morte sua (si fa per dire, appartiene alla categoria delle sempre vive, delle sempre giovani, un classico che non passa mai di moda). 
Consiglio vivamente la lettura del commento a corredo del video, per più di un motivo.
Aspettando che le vacche ingrassino, cordialmente,
Folgorata


sabato 21 novembre 2015

CON-FUSIONE

Mi pongo la seguente domanda: il disco avrebbe dovuto chiamarsi Pop Art, poi, come sappiamo, è divenuto Piccoli Cambiamenti, e sappiamo anche bene perché. Spesso il tour che accompagna la promozione di un album, prende il nome dall'album stesso (es. Idra Tour...), e nei progetti iniziali forse, l'atteso tour avrebbe dovuto chiamarsi Pop Art Tour, ma, ora, a seguito dei sopravvenuti piccoli cambiamenti, dovrebbe chiamarsi Piccoli Cambiamenti Tour, o no? Se così fosse, bisognerebbe attivarsi per fornire le giuste indicazioni laddove si siano già presi contatti (che bel posto!)... 
Nel 2016, dunque, i Musicisti riprendono a viaggiare: Un'altra stanza, un altro hotel...

giovedì 19 novembre 2015

OH!

Video amatoriale di una delle serate di un evento che rimarrà nella memoria di Mimmofelice e dei suoi seguaci appassionati.


venerdì 13 novembre 2015

DALLE NOVE ALLE TRE

La prossima settimana verrà, qui, un cantante noto, che, quest'anno, come  accade anche ad altri (quel 1975 fu anno di grande creatività, o forse erano tempi di maggiori opportunità), festeggia, o sarebbe forse meglio dire, del quale ricorre, il quarantennale del primo album. Il grande successo e la grande notorietà arriveranno l'anno dopo. Ho sempre meno voglia di uscire, e proprio per schiodarmi da questo torpore e da questa routine-lavoro in casa e lavoro fuori casa, ogni tanto compro dei biglietti di qualche spettacolo, o concerto, per costringermi a uscire, sperando che aver sostenuto una spesa, spesso non bassa, mi stacchi dal mio fidanzato, il divano, sul quale a una certa ora, quando la gente esce, mi butto a corpo morto, anzi morta del tutto. Il cantante, del quale, come ama dire Mimmo, vedrò, e non so se mi farà piacere, tonsille e molari, perché suonerà in un posto molto piccolo, ha rilasciato un'intervista, in cui racconta la sua giornata minuto per minuto, dal risveglio al momento di andare a dormire. Allora mi è venuta l'idea di inventarmi la giornata di Mimmo, pensieri e sogni compresi, e di scriverla. Non qui però, non qui. Non c'ho cuore di pubblicarla, una cosa simile.

martedì 10 novembre 2015

GIOCO SOLITARIO

Una come me non può che essere attratta, colpita, affascinata, da intese profonde, affinità elettive che portano due persone che scrivono, separatamene, ciascuno per la parte che gli compete, una canzone, a immaginarsi lo stesso tipo di svolgimento della storia. Di queste intese sotterranee, profonde e apparentemente labili mi nutro, e gioisco ferocemente quando la sorte mi ci conduce.
L’album del 1989, che mi fece compagnia durante una bella vacanza estiva in un borgo sul mare, contiene tante delle tante belle canzoni della storia musicale di Mimmo. Dell’album nel suo complesso e di molte di esse ho parlato in mille occasioni, in particolare di Una vita che scappa. 

La versione dell’illuminato quintetto durante l’esibizione svizzera di qualche anno fa, in cui ciascuno dei  musicisti ha modo di esprimere il suo talento, e il Cantante le sue doti interpretative, calandosi splendidamente in un personaggio che, stando alla visione un po’ oleografica che di lui alberga nell'immaginario collettivo, non dovrebbe assomigliargli per niente, è la mia preferita… Non statemi a sentire, perché dico sempre così, quando ascolto la canzone dai vari album che la contengono, oltre quello citato, ma anche quando ascolto la versione live con Greg a Torino, o con Matteo da qualche altra parte, o da solo, mi si dipinge sul volto un’espressione beata e beota. Per fortuna non mi vede nessuno, si tratta di un gioco solitario e non condivisibile. In giro per il blog il video, riferito a un concerto del 2010, corredato delle mie considerazioni sempre appassionate, c'è già. Lo ripropongo ancora una volta, con immutato piacere.


domenica 8 novembre 2015

SERATA TRA AMICI

Curiosando nella pagina di una ragazza (un po' più giovane di me, quindi ragazza), ottima musicista e cantautrice, nota, ma non di quelle proprio notissime al grande pubblico, trovo una bella foto di qualche anno fa, che racconta il clima rilassato di una serata tra amici. Uno fuma il sigaro, uno suona la chitarra, un altro (forse), scatta la foto. Quattro dei presenti (uno c'è di certo, ma non si vede) sono nel disco di Mimmo, che per inciso è quello che suona la chitarra. Non faccio nomi, non pubblico foto, però due righe (ormai ho fatto della "massima sintesi" la regola), le scrivo. La foto mi è piaciuta, la ragazza mi è simpatica, e Mimmo sembrava, anche allora, felice.

venerdì 6 novembre 2015

PICCOLI CAMBIAMENTI

Piccolissimi, inevitabili cambiamenti, ma il sorriso è lo stesso. 

lunedì 2 novembre 2015

FEUILLETON

Spero proprio che il feuilleton non si colori di tinte grandguignolesche, ma dubito, data la pacatezza, fatta qualche eccezione, del pubblico di Mimmo. Io penso che se il lavoro è stato completato, non abbia senso aspettare ancora. Nessun rischio di confusione, nessun pericolo di soffocamento, a meno che non ci sia la precisa volontà di cambiare rotta e con tutta questa corte di dotti medici e sapienti (promoter, manager, distributori, addetti stampa, vattelapesca), lanciarsi verso una fetta di pubblico non raggiunta prima. In tutta sincerità non vedo Mimmo così incline a lasciarsi convincere da opinioni, strategie e volontà altrui, se non collimano perfettamente con le sue opinioni, le sue strategie e la sua volontà. Forse è lui non del tutto contento e del tutto convinto, forse altre interferenze esterne hanno influito, ma queste non sono altro che considerazioni personali. Quanto al titolo, mi pare che a parte l'assonanza ci sia una differenza sostanziale, soprattutto se dietro a un titolo c'è il desiderio di esprimere un concetto. Piccoli cambiamenti va benissimo, ma potrebbe andar bene anche Piccoli equivoci senza importanza, se non ci fosse già un precedente illustre.  
Niente di irrimediabile. Poi, se il Cantante volesse farsi perdonare, per questa attesa che inizia ad assomigliare ad un'era geologica, un modo ci sarebbe...

lunedì 26 ottobre 2015

giovedì 22 ottobre 2015

DARSI IN PASTO

Fossi uno di quei personaggi che smania per andare in Tv, cercherei di sfruttare la mia smisurata preparazione sulla materia Cantante per un bieco tornaconto personale, e farei domanda per presentarmi alla nuova edizione del quiz dei primi anni settanta, che sarà riproposto assai simile all'originale nella primavera del 2016. Sono di una pasta che non si dà in pasto, mi concedo solo qui, in un angolo protetto, ben felice di elargire il mio sommo sapere a un piccolo pubblico selezionato. Prendete a piene mani.

mercoledì 14 ottobre 2015

lunedì 12 ottobre 2015

CHI SONO COSTORO?


Mi chiedono perché mai io stia registrando un disco con canzoni già edite.
Rispondo: per vestirle a festa in una ricorrenza speciale: i miei quarant'anni di dischi.

Così Mimmo nel suo piccolo post odierno. Non posso fare a meno di domandarmi chi siano quelli che gli chiedono perché: gente che lo conosce in maniera davvero superficiale, che lo frequenta di striscio, che leggiucchia velocemente pescando nel mucchio di notizie, che dà una veloce sbirciata, perché chi lo conosce, neanche in maniera molto profonda, non può non sapere perché. Non solo per i quarant'anni di dischi, ma per far contenti noi gravidi di cinque anni di attesa (le prime promesse, sempre fatte in assoluta buonafede, risalgono al 2011). Bene, i tempi son maturi e il neonato è quasi formato. Ho già avvisato i fratelli maggiori che sta per arrivare un pargolo, già saggio come i vecchi, ed entusiasta come chi è giovane (anche d'animo). 

Amo quest'album di un amore folle. Spero che Pop art (o avrà cambiato idea sul titolo, o avrò capito male io), mi porti in dono un brano almeno, da questo disco del 1987, ispirato alla figura di Vanina Vanini, per la quale Mimmo ha un amour fou. L'occasione buona per riproporlo in un arrangiamento più in sintonia con sé stesso, visto che considera quello originale, affidato a Paoluzzi, che risente dell'influsso della musica elettronica tipico del tempo, non corrispondente a ciò che avrebbe voluto, nonostante ci avesse messo le mani dopo i primi ascolti per renderlo, appunto, meno estremo.

E dopo questo periodo piuttosto lungo, pieno di incisi e di virgole, sul quale occorre soffermarsi un po' per comprenderlo, mi godo gli ultimi sgoccioli dell'attesa. 








mercoledì 7 ottobre 2015

PRONOSTICO


Il Rapper e il Comicante non sono un segreto per nessuno.

Basiamoci su dati e fatti e non su desiderata, che sono un’altra cosa.

In tutta franchezza mi sento di escludere, diciamo al 98%, una sola persona, tra quelle con cui Mimmo ha avuto in passato una collaborazione, che come sappiamo bene prevede una certa sintonia, non disgiunta da un clima di fiducia e serenità e anche di allegria. Non è detto comunque che si debbano ripetere esperienze già vissute. Ci sono dei colleghi che stima, con cui forse è in rapporti cordiali, con cui non ha mai inciso, ne’ ha avuto ospiti nei concerti.

La sfera di cristallo non ce l’ho, e neppure lo scontrino per il tunnel dell’amore (ci ho pensato solo di recente: citazione da due miti?).

Per giocare e solo per giocare, proporrò un elenco di personaggi, identificandoli con uno pseudonimo, perché a parte qualche eccezione, non mi piace fare nomi, e tenterò un pronostico.

Il Produttore di Lambrusco: chissà, ma propendo per il no.

Il Magistrale suonatore di organetto: idem come sopra.

Lo Svizzero: c’è qualche possibilità, piccola.

Il tarantino dal nome d’arte francese: perché no?

L’Attore bizzarro: impegni permettendo, Mimmo volendo.

Il Vecchio sogno-artistico mammafelice: no.

Il Chitarrista enogastronomo: perché no?

Napo Orso Capo: pure.

Il Milanese con radici sicule: non lo escludo del tutto.

La Musicista prestata al canto popolare: per riproporre come al Golden le due anime del folk? Mah…

Il Gigante che si nutriva di fragole e pugnali? L’Attento osservatore di zingari felici?

Ho dimenticato qualcuno? Qualcuno l’ho escluso, non trattandosi (non per la qualità artistica dei soggetti in questione) di niente di sostanziale, almeno a mio avviso. Con alcuni dei personaggi in elenco ha inciso in più occasioni, o li ha prodotti, o li ha avuto ospiti in qualche concerto, con due non ha lavorato mai. Tra questi almeno uno mi aspetto di trovarlo nell’album che sta venendo bene. Secondo me ci sarà qualcuno non inserito in questo elenco, e la vera sorpresa sarà lì. Detto tra noi, mi piacerebbe se così fosse.
 

MECCANISMI DELLA MEMORIA

Certo che i meccanismi della memoria sono bizzarri. Non so come sia potuto accadere, non so attraverso quali sollecitazioni sia potuto riemergere dagli scantinati umidi in cui sono immagazzinati i ricordi, tutti, anche quelli più insignificanti. Siamo in un programma televisivo, forse Il tappeto volante, siamo negli anni novanta e c'è Mimmo che a un certo punto pronuncia un nome: Tacchinardi, che allora era un giovane calciatore della squadra del cuore (mi sono documentata, giocò lì dal 1994 al 2005) del nostro Cantante. La sua voce che pronuncia questo nome ha iniziato, senza motivo apparente, e all'improvviso, a risuonarmi dentro, come un mantra e quasi un monito: Tacchinardi, Tacchinardi, Tacchinardi. Io che pensavo di aver appreso la fede calcistica di Mimmo solo qualche anno fa, devo smentire me stessa: lo sapevo già, sapevo già tutto. Conserviamo davvero tutto ciò che abbiamo appreso, anche i particolari più insignificanti, solo che ci sembra di non avere le chiavi per aprire i cassetti della memoria. A un certo punto, quando meno ce lo aspettiamo, i cassetti si aprono da soli.
La domanda che mi pongo, al di là della sua rilevanza apparentemente poco significativa, è: come mai è saltato fuori, proprio ora, questo ricordo che non pensavo di avere? Ad esempio ho la certezza che in quella stessa puntata, o in un'altra, di quella stessa trasmissione, si parlasse di alimentazione nelle mense e Mimmo fu invitato a esprimere la sua opinione tecnica, ma di Tacchinardi, proprio no, non mi ricordavo. 

lunedì 5 ottobre 2015

APPUNTAMENTI

Ho un po' di nostalgia del tempo in cui mi affacciavo in punta di piedi sul sito di Mimmo, silenziosamente mi guardavo intorno, e poi rotti gli indugi, andavo dritta alla pagina dei concerti. Ogni mese c'era almeno un appuntamento in varie parti d'Italia, spesso in piccoli club esclusivi. Poi, il sito forse si è preso una pausa di riflessione, forse è andato in pensione, sostituito nelle sue funzioni di comunicazione al pubblico dalla più snella pagina FB, e io ho smesso di andare a trovare quella terra desolata. Ciò non cambia la sostanza: a parte qualche raro, sporadico appuntamento, Mimmo lo si vede e lo si sente poco. Qualcosa, però, mi fa pensare a un nuovo corso, se non già nell'ultimo scorcio del 2015, nei primi mesi del 2016. Un po' come accadde quando uscì Idra (parlo di questo e non degli altri album degli anni duemila, perché da qui ho iniziato a seguire in maniera costante e attenta), che fu addirittura presentato in anticipo rispetto all'uscita del disco, a gennaio, mentre l'album uscì a maggio. Ancora, infatti, mancava una canzone, credo di non ricordare male, Il bambino e il destino. Allora, come è normale che sia nel momento in cui si decide di pubblicare un lavoro, seppure non in maniera eccessiva, troppo intensa, stressante o compulsiva, che questo non fa al caso nostro, si iniziano i giri di promozione, la conferenza stampa di presentazione, le interviste, i programmi alla radio, qualche piccola partecipazione in televisione, e cosa più importante, il tour, piccolo quanto si vuole, ma sempre tour. 

Intanto io, e non solo io, evidentemente, essendo state già rese pubbliche e accessibili a chiunque abbia voglia di essere informato, sono al corrente di due date per il 2016. La prima, il 23 gennaio, in un posto che M. frequenta ad anni alterni, ma solo perché è regola del locale non ospitare per due anni di seguito lo stesso ospite, rare eccezioni a parte, e in cui si sente veramente a casa; la seconda, ad aprile, in un teatro romano, ospite del suo amico Germano.
Per ora altro non so, ma so che, seppur lentamente, qualcosa si muove, e presto la nostra fame di notizie, di musica e di concerti sarà appagata, e forse anche il sito, rinuncerà allo stato di quiescenza e riprenderà la produzione.  

lunedì 28 settembre 2015

PIACERE, FOLGORATA, PROMOTER

Tra circa un mese verrà da queste parti un cantante di cui possiedo molti dischi e che ho anche sentito in concerto, a suo tempo. Mi avrebbe fatto piacere esserci, anche per capire se posso ancora essere in sintonia con la sua musica (non mi interessa esserlo con le sue idee, o col suo modo di porsi e proporsi). Ho chiamato per prenotare e non mi ha risposto nessuno, ma, un'ora dopo, ho ricevuto la chiamata del proprietario del club dove il cantante, che pare vivere un momento di rinnovato successo, anche grazie a un'attenta cura da parte di chi lo promuove, si esibirà. Una voce gentile mi dice che i posti (che sono solo cento) sono tutti prenotati già dal primo giorno in cui la notizia della partecipazione è stata resa pubblica, quindi io, per quanto tempestiva, non ho speranze. Pazienza, me ne sono all'istante fatta una ragione, ma, senza averlo preventivato prima, anzi, in una maniera che ha colto di sorpresa me per prima, non mi sono limitata a ringraziare e a salutare. "Scusi, non è che posso farle una richiesta? Ma non riusciamo a far venire M. L.?" Purtroppo non lo conosce (almeno per cultura generale, occupandosi di musica, dovrebbe conoscerlo) per cui gli racconto, in estrema, ma dettagliatissima sintesi, vita opere e frequentazioni internazionali (ah, l'esterofilia!), dell'artista di cui ormai posso dichiararmi, a buon diritto, promoter (a titolo del tutto gratuito), per i prossimi live nell'Isola maggiore e in quelle minori che di essa fanno parte. 
Da studiosa a divulgatrice a promoter: Folgorata donna in carriera.

martedì 22 settembre 2015

DIETA PRODIGIOSA

Folgorata va farneticando di essere la favorita, per l'edizione 2016, nella rosa dei candidati per la sezione "Alimentazione" all'interno del prestigioso Premio del bel borgo sul lago, quello al quale Mimmo, anzi il dottor Domenico, partecipa ogni anno, e nel quale, onorato e compiaciuto, consegna, come Presidente di giuria per la sezione in oggetto, il premio a un personaggio che si sia particolarmente distinto in vari sotto-ambiti riguardanti l'ambito principale, l'alimentazione, appunto.
Ormai la nota blogger si è convinta di avere le carte in regola, e non c'è verso di farle cambiare idea, essendo la sua cocciutaggine pari alla sua fama. Sembra non avere il senso dei propri limiti, dice che non può non essere apprezzata e premiata la dieta che ha messo a punto fin dagli anni ottanta (tra l'altro grazie ad essa è uscita quasi indenne dal nefasto decennio) e che, in apparenza troppo semplice e essenziale, alquanto squilibrata secondo i detrattori, nutre corpo e spirito, fornisce energia senza appesantire, e produce un lieve, piacevole stato di ebbrezza permanente.



Di che dieta si tratta? L'immagine lo racconta meglio di qualsiasi altro discorso.
Forse Folgorata non ha tutti i torti, quella dieta è veramente prodigiosa.

mercoledì 16 settembre 2015

1982



Che cosa abbia rappresentato per me Intorno a trentanni è cosa nota a Chi legge. Il 1982 è stato l’anno della prima folgorazione conclamata, così come il 2009 lo è stato della neo-folgorazione, responsabile della nascita di questo lavoro. I primi segnali c’erano stati nel 1980, con Piccola luce mandata spesso alla radio: ascoltavi quella voce e non sapevi a chi appartenesse; aveva qualcosa di familiare, ma anche di peculiare, per cui era evidente che a cantare non fosse quel qualcuno, già noto, che vagamente ti richiamava alla mente. Di Intorno a trentanni, ho parlato qui dentro in mille occasioni e credo di aver affrontato l’argomento non trascurando nulla, benché il mio punto di vista non sia, lo sottolineo ancora una volta, quello strettamente tecnico-musicale. Mimmo oggi, in questo suo quarto appuntamento in cui prosegue nel racconto delle tappe della sua carriera, ha dipinto un bel ritratto del clima in cui è nato l’album, completo, efficace e partecipe, nel suo esser sintetico.
L’album contiene canzoni bellissime, di quelle che certo hanno segnato una stagione, ma non passano di moda, piccoli capolavori divenuti dei veri classici. Non si possono non amare, non si smette di emozionarsi ad ascoltarle, neppure dopo tanto tempo.

Rimando, perché un ripasso giova sempre, alla scheda dell'album, all'interno del meraviglioso progetto di catalogazione della Discografia nazionale della canzone italiana, curato dall’Istituto centrale per i beni sonori e audiovisivi, più noto come Discoteca di stato, la cui frequentazione, tante volte, mi è stata utile, qui e altrove. Un ottimo modo, anche, per indagare sul... giallo della copertina.

http://discografia.dds.it/scheda_titolo.php?idt=2130

venerdì 11 settembre 2015

Bflat

Non sono e non desidero essere uno di quei fan che, per troppo amore, diventa insistente, e forse fastidioso e inopportuno, nel chiedere all'artista preferito di esibirsi nella sua città. In risposta a un invito di Mimmo di un po’ di tempo fa (a seguito di numerose richieste di questo tipo da parte degli estimatori), di essere informato sulla presenza nelle varie città, di locali, teatri, club, o altre strutture adatte a ospitare un suo concerto, anch'io inviai il mio bel compitino, fornendo un elenco certo incompleto di quanto richiesto.

Gli elenchi necessitano di essere aggiornati, pertanto, nella mia città:

Bflat. Jazz club, ma, anche in considerazione di un concerto annunciato per il prossimo autunno, non solo jazz. 




giovedì 10 settembre 2015

MASTER IN LETTURA DEL PENSIERO


Se mi avessero chiesto chi, tra i colleghi con cui Mimmo ha diviso esperienze artistiche, non mi sarei sorpresa di trovare come ospite della special edition, divenuta nel frattempo a tutti gli effetti glorioso album celebrativo dei quarant’anni di carriera, avrei risposto senza esitazione Frankie. Non so chi possano essere gli altri, perché l’energetico e intelligente Frankie (ci sarà un concentrato di succo di Frankie in commercio, che vado subito a comprarlo?), e il conterraneo Germano non saranno i soli, ma credo di sapere (senza peccare di presunzione) chi non ci sarà.

La foto, come al solito sottratta surrettiziamente alla pagina di Mimmo, di autore ignoto, ritrae i due sodali in un interno moderno e senza orpelli (forse uno studio all’occorrenza attrezzato a cucina), in una momento di pausa dal lavoro. Uno armeggia con l’iPad (sarebbe ottimo come testimonial della mela morsicata), l’altro è colto nell’atto di mangiare un voluttuoso pasticcino. Ipotesi A: i pasticcini li ha comprati Mimmo, dopo essere sceso dal treno, e per consolarsi dei disagi del viaggio forse un po’ avventuroso, ne ha assaggiato qualcuno cammin facendo. Ipotesi B: ha resistito e ha offerto il pacchetto intonso all’amico. Ipotesi C: i pasticcini glieli ha fatti trovare Frankie, con un buon caffè. In ogni caso, con generi di conforto a portata di mano, si lavora meglio.
Consiglio per Folgorata (master in lettura del pensiero): quando imparerai a farti i fatti tuoi?

Cosa avranno cantato, insieme, quei due? Spero siano andati oltre Sglobal. Quale canzone di Mimmo si potrebbe prestare a una rivisitazione in chiave hip hop? E se per una volta si scambiassero i ruoli?

Avremo la risposta quando il lavoro sarà ultimato, e se il mio intuito non mi tradisce, ancora c’è da lavorare, e forse da prendere altri treni e altri aerei. O no?

giovedì 3 settembre 2015

UNA COVER DI ME STESSA

Ripropongo, non a caso, un mio scritto intitolato "Un rosso d'annata" datato 14 luglio 2013. 

Tutto torna.


Noti sono, almeno a chi non entri in questo blog solo per sapere cosa sia la fame atavica, o cosa sia uno stetoscopio (e poi ci rimangono male perché di fatto non trovano le definizioni), ma per un fine più appropriato, i miei momenti di ambascia, quando, avendo ascoltato tutti i lavori di Mimmo, cercavo di procurarmi il misterioso "Quello che ci resta", ormai introvabile. Poi capitò un angelo sul mio cammino, che mi rese sommamente felice e mi recapitò una copia dell'album, che custodisco nel mio "caveau". Anche questa è storia nota.

A me il Mimmo dei primordi piace molto: c'è in lui una compresenza di dogmatismo giovanile, del tutto perdonabile, e di fresca ingenuità che mi intenerisce molto (a dire il vero ci sono dei momenti, ancora oggi, in cui lo vedo e lo sento un po' perso, un po' in difficoltà, in cui non trova le parole e l'orientamento, e mi suscita altrettanta tenerezza). Una delle canzoni che amo di più dell'album che per tanto tempo fu per me un miraggio (mai disperare), è Il rosso del mattino, tanto che l'avevo perfino inserita nella mia personale classifica della famosa special edition, a tutt'oggi irrealizzata, che aveva fatto sognare tutti gli adepti. Mi mette in uno stato di gioiosa eccitazione, e al contempo mi rasserena, mi avvolge in una piccola coltre di rassicurazione e di speranza. Esiste una testimonianza, lontana e preziosa, della interpretazione di questa canzone al Tenco del 1976. Nessun filmato, un semplice contributo audio. Si sente la voce, ancora in divenire, del giovane Mimmo mentre saluta e presenta i musicisti che lo accompagnano, in tutto quattro, uno di chiara origine scandinava, un altro che ha continuato a far parte della sua vita, e che con lui ha in comune almeno tre aspetti: la terra d'origine, l'amore per la musica e quello per il vino: è uno degli amici che contribuiscono alla realizzazione dei vini della cantina di Mimmo, che si è di recente arricchita di due nuove etichette. 

La canzone, nella versione live ha una forte connotazione folk, con l'armonica a introdurre a lungo,  armonica che per Mimmo è stata ed è una fedele compagna. 

Sotto, i link per poter ascoltare il breve estratto della partecipazione di Mimmo al Tenco del '76, ma anche contributi di altri cantautori più o meno noti, ospiti della stessa rassegna, in diverse edizioni degli anni settanta.

Ed ecco anche il testo di questo ottimo rosso d'annata, rubato durante un'incursione nel sito di Mimmo, in cui trovo i soliti vecchi mobili rassicuranti.

IL ROSSO DEL MATTINO
Testo e Musica di M. LOCASCIULLI
© 1977 Edizioni Musicali BMG Ricordi /Jeans

Dolce amore non avere paura
Non temere la notte se n’è andata
Stringi la tua mano nella mia
L’alba si avvicina dall’oriente
E tutto intorno è rosso nel mattino
Rosso il vento rosso l’orizzonte
Il giorno a poco a poco
Vince la sua sfida
E il sole ancora sopra il mare incandescente
S’alzerà
E tu nell’anima e nel cuore
Sarai rinata un’altra volta
E mi dirai che adesso ai sogni
Tu preferisci la realtà

Il cielo adesso è già più grande
(La tua promessa è più sincera)
Il cuore è in pace
La paura è più lontana
La notte è vinta e muore
Al giorno nuovo che verrà


mercoledì 26 agosto 2015

"L'ATTESA", NELL'ATTESA

Propongo, e forse non è la prima volta, L'attesa, senza spendere altre parole, perché data la mia passione per questa canzone, ho avuto altre occasioni per esprimermi. L'attesa nell'attesa. Per ingannare l'attesa, cosa assai difficile, perché essa è scaltra e non si fa ingannare.


A dire il vero avrei voluto proporre una riflessione che mi è scaturita da una lettura che ho fatto oggi, ma mi occorre un minimo di tempo e di concentrazione che ora non ho. Mimmo non c'entra direttamente, ma ben gli si attaglia, a mio avviso, per cui lo prenderò per i capelli e lo tirerò dentro, suo malgrado, come sempre.

Si dice che le donne riescano a fare diverse cose contemporaneamente, ed è vero, anche nel mio caso. Ora però sono troppo cotta per qualsiasi altra attività che non sia mangiare un bel gelato, in totale relax.

Se la riflessione avrà ancora un senso e se sarò meno cotta, la esternerò presto.

giovedì 20 agosto 2015

UN PAESE SULLA COLLINA

Gli piace, questa canzone. Gli è sempre piaciuta. La sente sua e la sentiva già sua quando uscì, tanti anni fa, e il suo paese sulla collina lo aveva già lasciato da qualche tempo. La chitarra però l'aveva comprata nella nuova città che lo aveva accolto. La noia l'abbandono il niente, definiscono molto bene il clima di una giornata di provincia, incatenati nei perché, quando la noia ricomincia. 
Gli piace, la canzone portata al successo da José Feliciano (mentre gli autori sono Jimmy Fontana e Franco Migliacci, e per entrambi esisteva un paese sulla collina), ma anche da un noto gruppo genovese, tanto che l'ha cantata di recente a Pescara, con l'amico Germano, e a Genova, due anni fa, con un altro collega, con cui aveva diviso il palco di una bella serata al Porto antico. Ogni tanto gli capita, di cantare qualche canzone non sua, penso ad esempio alle occasioni in cui ne ha interpretato qualcuna dell'amato Battisti. 
In passato, in occasione di una specie di gara canora televisiva (parliamo di tanto tempo fa), se le fonti che ho consultato non sono mendaci, ha cantato perfino un brano del milanese d'importazione con cui, così racconta spesso, i discografici del tempo lo volevano far duettare in un brano del suo album del 1989. Non so neppure se ricordi di averla cantata, quella Sei rimasta sola, che è rimasta un punto fermo del mio immaginario affettivo-musicale, uno dei miei primi ricordi musicali non usciti dalla bocca della mia mamma (Vecchio frack, La casetta in canadà, Balocchi e profumi: non ne avvertivo l'aspetto tragico), ma da un giradischi, del tipo chiamato fonovaligia. Basta, finisce che divento nostalgica e che passo per essere molto più vecchia di quello che sono, a dire che mi ricordo così bene di Sei rimasta sola. Della trasmissione televisiva in cui pare Mimmo l'abbia interpretata, non ho invece memoria, però se mi concentro un attimo mi pare di sentirlo, e mi sembra una bella interpretazione.
Dei duetti di Che sarà ho cercato tracce, ma non ne ho trovato.


La propongo cantata da Feliciano, molti anni fa.








domenica 16 agosto 2015

SUTOR, NE ULTRA CREPIDAM!

Quello  citato nel titolo è un motto che voglio mi appartenga sempre. In tempi in cui tutti esprimono opinioni su tutto, è opportuno fermarsi quando non si è all'altezza. Il calzolaio non vada oltre la confezione delle scarpe, e non pensi di poter essere scultore, la scrittrice dilettante si diletti pure, ma si astenga dall'addentrarsi in territori che conosce solo per averli lambiti, e non penetrati. 
Il termine opinionista, tanto usato in questi tempi tristi e poveri culturalmente, sta a designare certi personaggi senza arte ne' parte, ospiti di inutili salotti televisivi dove si vende fumo e si esprimono, appunto, opinioni, su temi di cui non si sa assolutamente nulla. Non lo fanno gratis, che già sarebbe un danno, ricevono un compenso. O tempora, o mores, mi verrebbe da esclamare, e prometto di fermarmi alla seconda citazione latina, smentendo un altro motto: non c'è due senza tre.
Non ho potuto, comunque, da profana, non apprezzare il basso che sembra un violino, e mi sono domandata a chi sarà affidato il compito di suonarlo, nel lavoro cui fa riferimento Mimmo, che non so se sarà la compilation, o il nuovo album di inediti, se ci sarà, o tutti e due.

Io provo a lanciare un'idea... Lo chiami, lo inviti a casa, togli un po' di quel caos creativo dal tavolo, metti una tovaglietta, un po' di canestrato, un bicchiere di vino, due chiacchiere e poi prova a chiederglielo, se non ha impegni, non si sa mai...


venerdì 14 agosto 2015

"QUARANT'ANNI DI CARRIERA, QUARANT'ANNI DI DURO LAVORO..."

Ripassa, Folgorata, ripassa, che giova anche alle massime esperte mondiali.
Mimmo sempre più profeta in patria, in questo lungo special trasmesso da una nota emittente abruzzese. 


Perfetto per i neofiti, ottimo per i distratti, piacevole e a tratti divertente per tutti, purché interessati al tema. Video monotematico in blog monotematico, utile per far comprendere ai duri e puri che ormai dalla riserva saranno spedite poche lettere, il nuovo corso è (da tempo) iniziato.
In studio a un certo punto c'è stata una epifania, ufficialmente una mosca (non l'onor del mento di Mimmo, proprio un insetto), in realtà una seguace appassionata disposta a tutto. 
Alla fine della puntata è arrivata una signora con un padellone contenente pipinduni e ove caldi caldi e una cesta di pane tipico, e un giovane vestito da Ganimede ha copiosamente mesciuto Planoianni, Cardilloso, Cavaticchi delle annate più prestigiose. La cantina si è pericolosamente vuotata, il tono dell'umore è notevolmente salito e i tre ragazzi hanno concluso la serata tra danze e canti. Molto apprezzata l'esecuzione del brano "Idro".
La festa ha avuto il suo culmine per strada, quando un Mimmo improvvisamente molto nostalgico, ha intonato "Irene Goodnight", seguito a ruota dai compagni della serata. Un trionfo, però l'ora era tarda: una finestra si è spalancata e una signora in vestaglia che aveva appena preso sonno, ha rovesciato una secchiata d'acqua gelata addosso al neo-costituitosi trio. Faceva molto caldo e l'acqua gelata  è stata molto gradita. Tutto è bene quel che finisce bene. "Grazie signora, sarà un piacere e un onore averla ospite al mio prossimo concerto, le concederò l'onore di una foto insieme". Ciò detto, felice e grondante, lasciati i sodali, "Fortunato" sparì, rapito dalle tenebre.

giovedì 6 agosto 2015

UN'ALTRA VITA

Da quando abito un'altra casa e un'altra vita, che della precedente è la naturale, inevitabile prosecuzione, ma che se ne discosta alquanto, ho ascoltato pochissime volte musica e solo in due occasioni, musica di Mimmo. La prima è stata una mattina di marzo, quando ho cercato compagnia in Piano piano, con l'orecchio teso verso altri suoni che di lì a qualche giorno non avrei più potuto sentire. La seconda, qualche giorno fa, quando, rientrata prima del previsto, ho accompagnato un inconsueto impegno in cucina (nell'altra vita nutrivo, in questa in genere sono nutrita) all'ascolto di Delitti perfetti, perché sentivo l'esigenza di un ripasso. L'impegno in cucina è stato più lungo del previsto, per cui ho chiesto a Mimmo il bis. Ho riflettuto, mentre lavavo e affettavo carote, sedano, verza e pomodori e melanzane, sulla esigenza dell'artista (non solo il Nostro, essendo un fenomeno alquanto diffuso), di rivisitare le sue canzoni, di non lasciarle imbalsamate e immutate per sempre, ma di cantarsele e suonarsele in modo diverso da quello originale. In Delitti, per alcune canzoni, questa rivisitazione fu abbastanza estrema. A detta di alcuni troppo. Penso ad esempio a Intorno a trentanni... a Una vita che scappa, a Il treno della notte. Penso a quel 25 settembre che mi sono segnata sul calendario, seppure solo mentale e non materiale, e mi domando cosa ci riserverà, e quali saranno le sorprese, al di là di alcune sorprese annunciate, o parzialmente svelate, o intuite. Forse quel 25 settembre potrebbe diventare un 25 dicembre, e non ci sarebbe alcun problema, anzi sarebbe un bel regalo di Natale. A quel punto, forse, tornerei, almeno per un po' ad ascoltare in maniera intensiva e anche un po' compulsiva, perché tutto a un certo punto ritorna, anche se mai esattamente allo stesso modo.

domenica 2 agosto 2015

PREMIO DEAN MARTIN

Targa alla carriera a Mimmo, stasera, a Pescara, all'interno del "Premio Dean Martin" (siamo all'ottava edizione). Riconoscimento meritato, e di certo assai gradito, primo perché talvolta accade di essere profeti in patria, e parimenti perché le tematiche e i valori ispiratori del premio ben si allineano alla sensibilità e anche alla storia personale del Nostro.
Felicitazioni.

venerdì 24 luglio 2015

LES CHAPEAUX

Ho scovato un vecchio manuale di economia domestica, un vero e proprio trattato che esamina la materia in tutti i suoi aspetti. Un classico francese degli anni cinquanta, che ebbe un grande successo ed è ancor oggi è molto apprezzato dagli appassionati. Si intitola L'art menager francais (Paris: Flammarion, 1956) e un eventuale lettore potrebbe domandarsi cosa c'entri con l'autrice del blog e col Cantante. Semplice, alla prima piace curiosare tra le pagine di vecchi testi di economia domestica, al Secondo come è noto, piacciono les chapeaux. Un informatore che preferisce rimanere anonimo mi ha confessato (sotto tortura), di aver visto con i suoi occhi Mimmo armeggiare con bichon de velourspattemouille essorée e tétrachlorure de carbone, per sfoggiare cappelli sempre perfetti.  
Cosa ci si inventa pur di scrivere...

LES CHAPEAUX

Les chapeaux , doivent, aussi, être l’objet de soins précis.

Les mettre à l’abri de la poussière dans une chapelière hermetiquement close ou dans un carton à chapeaux; la calotte sera bourrée de papier afin que le bord, s’il n’est pas parfaitement horizontal ne soit pas déformé.

Le chapeau peut être posé sur un pied à chapeau en bois, haut de 22 cm, ou bien sur un pied pliant pour le voyage. Il est bon de recouvrir le chapeau de papier de soie pour le protéger de la poussière. Il faut aussi que la forme du pied ne l’abime pas. Dans certains cas, on posera le chapeau à plat sur l’étagère, en le préservant dans un sac de papier, fermé et etiqueté ou dans une case parfaitement ètanche.

ENTRETIEN JOURNALIER.

Après usage, brosser les chapeaux soigneusement:
pour le feutres, dans le sens des poils.
pour la paille, avec un “bichon” de velours.

S’ils sont mouillés, les laisser sacher et les brosser avec un brosse douce; puis redonner la forme en repassant avec un fer chaud et une pattemouille essorée, laisser sacher à fond soit à plat, soit sur le pied. 

RANGEMENT HORS SAISON

FEUTRE


Retirer la garniture. Dépoussiérer à l’aspirateur. Brosser dans le sens des poils. 
Mettre sur une tête de bois ou bourrer l’intérieur avec du papier.

Dégraisser en frottant avec de la benzene ou du tétrachlorure de carbone ou de l’eau ammoniacale (deux cuillerées à soupe pour un demi-litre d’eau).

Les chapeaux d’homme ont à l’intérieur un cuir qui risquerait d’être détérioré par la benzene ou l’ammoniaque, il est donc preferable de les confier à un specialist qui remplacera aussi le ruban autour de la calotte.

PAILLES



Noires. Les brosser pour ôter la poussiere (brosse ou bichon de velours).
Les nettoyer avec de l’alcool à brûler, les revenir avec un vernis special.

Blanches. Elles sont jaunies par le soleil: les blancher en les frottant avec une brosse trempée dans l’eau oxygénée à laquelle on ajoute quelques gouttes d’ammoniaque.

Elles peuvent aussi être frottées avec du soufre en poudre sur lequel on met le jous d’un ou plusieurs citrons. Frotter vigoreusement avec une brosse imprégnée de ce mélange. 
Laisser sécher à l’ombre sur une forme.
Repasser le bord sous un linge blanc mouillé et essoré.









martedì 21 luglio 2015

IL SILENZIO DEL MARE




Ma dove mai sarà andato il Nostro a rigenerarsi? Adriatico non mi sembra… Litorale pontino? Uhm... Qualche piccola selvaggia isola nascosta? Si, ma dove? Sardegna, o piuttosto Liguria, o piuttosto Tunisia, o tutte e tre insieme? Sembra impossibile, ma esiste un posto che racchiude in sé elementi e caratteristiche dei paesi elencati, e mi pare di conoscerlo. Lo si può amare immensamente, può catturare ma può anche respingere, nonostante la bellezza indiscutibile. Qualcuno rimane imbrigliato per sempre nella rete di seduzione che questo luogo esercita. Io sono una di quelle che pur considerandolo peculiare e bello, non se n'è innamorata. Ci abita gente ruvida che per noi autoctoni della terraferma (rispetto a loro siamo più terraferma) parla una lingua straniera, che si conserva immutata da secoli e anche noi per loro parliamo una lingua straniera. Ci viveva, e forse ci vive e ci lavora ancora, un (allora) giovane medico un po’ matto, pianista e suonatore di tromba, una di quelle persone che ti incantano totalmente, se riesci a entrarci in sintonia, o che altrettanto totalmente ti respingono,  se ciò non accade. Con lui sicuramente, tanto tempo fa, ho banalmente citato il Cantante proprio per il binomio medicina-musica. 

Decisamente un posto dove il silenzio fa compagnia, dove si stacca la spina, anche quella del computer, che magari si porta con sé, ma si accende di rado, oppure mai.

Lasciato il luogo incantato, al posto dell'uomo in vacanza, un giro nella capitale, seppur già nota, lo farei, magari il giorno della partenza. Mi comprerei un bel cappello da Martello; salirei, sfidando il caldo, tutti i gradini della Torre dell’Elefante e godrei del panorama più bello del mondo (in ogni parte del mondo accade di trovare i panorami più belli del mondo). Poi sarei pronto per riattaccare la spina, e magari anche il computer… Folgorata non si è lasciata scappare l'occasione per scrivere un nuovo piccolo pezzo dal titolo alquanto familiare. Lo aveva già scritto una volta, un pezzo con lo stesso titolo, ma era molto più lungo, l'argomento era diverso e tutto questo avveniva molto tempo fa, quando tante cose inimmaginabili, ancora, non erano accadute.

mercoledì 8 luglio 2015

SOGNO (FORSE) AVVERATO

Nel corso di questi lunghi anni, ho coltivato un sogno. Un sogno piccolo e frivolo, che riguarda ovviamente un aspetto relativo al Cantante, visto che ne parlo qui, ma che non ha alcuna attinenza con la musica. Si sa, i sogni son desideri e questo mio desiderio si è inaspettatamente realizzato, proprio quando avevo perso le speranze e non ci pensavo più. Di che si tratta? L'unica cosa che posso dire è che ha a che fare con la leggerezza e con l'ordine, perché secondo me dopo questo avvenimento che ho segnato sul calendario, il Cantante si sente più leggero, e più fresco. A dire il vero non ho elementi sufficienti per affermare se il mio desiderio si sia realizzato del tutto o solo in parte; in ogni caso abbiamo fatto progressi rispetto alla situazione precedente, piuttosto disordinata e aggrovigliata, e mai come questa volta ci siamo avvicinati alla soluzione ottimale.

venerdì 3 luglio 2015

POP ART





SMARTPHONE E PRESENZA

Penso di essere rimasta una della poche a non possedere uno smartphone, o un tablet. Non li voglio, non mi servono; uso il telefonino per il suo scopo primario, ormai non mando più nemmeno messaggini, a meno che costretta a rispondere per educazione, ma le risposte sono monosillabi. Non mi importa niente di connettermi quando sono fuori casa, ma ieri pomeriggio avrei certo ascoltato cosa avessero da dirci i due uomini di mare più in vista dell'estate. Avessi avuto uno di quegli aggeggi avrei potuto ascoltare in streaming, e invece niente. Nonostante l'occasione persa continuo a resistere e continuerò a comprare telefonini normali, finché saranno in commercio - che se cadono continuano a funzionare e non hanno bisogno di essere messi in carica tutti i giorni - passando per luddista o per fossile vivente. 
Informata la nazione su certe mie attitudini, passo a una cosa fondamentale per la mia vita di folgorata persa. Ho letto una cosa, ieri, che mi ha fatto gola, una cosa che avverrà, se avverrà, tra un sacco di tempo, e si sa che certezze non ce ne possono essere, almeno per ciò che mi riguarda. Mi sono ripromessa tuttavia, di esserci, a questa cosa, perché il tempo è giunto di tornare a essere presenti, non solo con lo spirito, ma anche con il corpo.
Ciao.

martedì 23 giugno 2015

COME SI CAMBIA

Quand'ero una giovane Folgorata, mi piaceva, di tanto in tanto fare dei piccoli scoop, lasciarmi andare a delle anticipazioni su progetti e attività del Cantante dei quali, in modo del tutto lecito, venivo a conoscenza; questo prima che Egli stesso ritenesse opportuno informarne il suo pubblico. Poi sono cresciuta, sono diventata una Folgorata di mezza età, e questo mi ha portato a evitare accuratamente gli scoop. Lascio sempre che sia Lui a svelare, poi magari intervengo. Poco fa ho letto un'anticipazione accessibile a chiunque sia interessato al Cantante, e abbia un po' di curiosità e di attitudine alla ricerca.
Potrei scrivere un romanzo breve, su questa notizia, ma caratteristica della Folgorata di mezza età è diventata anche una certa attitudine alla sintesi, oltre che alla riservatezza. 
Superata una torrida estate, ci sarà, per Folgorata, un autunno molto caldo, salvo cambi di rotta del datore di lavoro. Bisogna mettere in conto anche questi: ai naviganti, di tanto in tanto, succede.

venerdì 19 giugno 2015

DUE UOMINI IN BARCA

Che entusiasmo per i due uomini in barca, proprio due vecchi lupi di mare che fanno uno spericolato ingresso nello scafo da par loro, con un agile salto. E sempre da par loro cantano e suonano e al contempo governano la barca, e chi osservi e ascolti non saprebbe dire se siano più bravi come marinai, o come artisti completi, suonatori, cantanti e attori, financo danzatori, ma non è finita qui. Passati dall'Adriatico al Tirreno, e lasciato il regno di Nettuno per la terraferma, si dirigono nello studio di registrazione dove uno dei due, il più ardito, arriva perfino a volare. 
...Il video tanto atteso è finalmente arrivato! Mi sono molto divertita. 
Una indiscrezione: pare che un noto regista li abbia scritturati per un remake della Strana coppia. Chi interpreterà Felix e chi Oscar?

NDUCCIO & LOCASCIULLI - "OH MAMMAMIA!" - Official video

mercoledì 17 giugno 2015

LUNGIMIRANZA

O premonizione, o sesto senso, o semplicemente capacità di leggere dati e fatti: non mi ero sbagliata riguardo al video della canzone, e tra qualche giorno finalmente vedrò, in sequenza dinamica, in movimento,  ciò che in parte ho già visto in modalità statica.
Ora vado a pescare, dal mio archivio segreto, uno stralcio di un articolo di Repubblica del 9 aprile 1985 (rivoglio i miei ventiquattro anni, rivoglio i miei quarantacinque chili), e guardate un po' cosa rimane attaccato all'amo:"Non amo i video. Trovo che l'immagine non debba condizionare la musica; la musica non è da guardare, va ascoltata, bisogna concentrarsi sui suoni, non ci si deve far influenzare dalle immagini". E perchè, allora, sta preparando un video? "E' chiaro, ci sono delle esigenze di mercato, ma il mio video sarà diverso, non distrarrà l' ascolto. Per il momento è top secret".... Non posso non pormi alcune domande: Quale mai sarà stato quel video, avrà Mimmo dopo trent'anni cambiato idea sui video, perché Germanduccio indossava quella camicia gialla che quando l'ho vista ho subito esclamato Oh mammamia? 
Per il momento è tutto top secret...

domenica 7 giugno 2015

AVVISO AI NAVIGANTI

L'ho ascoltata. 
Sono andata subito a vedere come fanno l'amore i delfini, perché non ne avevo idea. Uno spettacolo di una grazia difficilmente traducibile in parole.
Insomma Folgorata, che ha promesso solennemente di "recensire", non parla della canzone, ma mostra il suo lato voyeuristico. 
Mi sono molto divertita in questa giocosa attesa, durata circa un mese, fatta di piccoli indizi e assaggi quasi quotidiani, e ora, finalmente, ho la possibilità di ascoltare la canzone, tutta intera. Mi è sembrata, come era prevedibile, orecchiabile e familiare (anche nel senso che tra chi ha cantato e suonato c'è vera familiarità), proprio come se l'avessi già sentita, allegra e divertente, ben confezionata nella sua semplicità. Nessuna strizzata d'occhio alle mode, la melodia ha un sapore un po' retrò. Un prodotto casalingo che profuma di pane appena sfornato, o meglio, vista l'ambientazione, di cassola, come si dice da me, o di brodetto, come si dice da voi. Niente vieta poi, a chi lo desideri, trovarci significati più o meno profondi, leggerci quello che la sua sensibilità gli suggerisce. 
Ma il video? Frutto della mia immaginazione oppure esiste, o sta prendendo forma? No, non voglio saperne di più. Per oggi basta la canzone, e i delfini innamorati: meglio dosare le emozioni!
Buona navigazione, in un mare azzurro e piatto, e non nero (ancora il mare nero!) e agitato, e felice approdo alla radio, dove, sembra, con mia grande sorpresa e piacere, la canzone passerà! 

venerdì 5 giugno 2015

UN SUGGERIMENTO DI LETTURA



Il libro perfetto per Mimmo, che non è troppo attratto dalla narrativa, ma preferisce la saggistica. A onor del vero la sua passione è la poesia, ma io qui gli suggerisco un libro che al rigore scientifico affianca la godibilità di una lettura agile e adatta anche ai non addetti ai lavori (cioè a chi non è studioso di aspetti linguistici e lessicali), purché con un minimo di preparazione di base e di interesse al tema trattato.  
Dunque, se non l'avesse già letto (cosa probabile visto l'argomento e considerato che il libro è uscito nel 2005), lo consiglio vivamente sia al medico, sia all'artista che di parole si nutre. Troverà spunti utili a entrambe le vocazioni. Entrare nell'origine e nella storia delle parole è sempre un percorso affascinante.

Luca Serianni, Un treno di sintomi, Milano, Garzanti, 2005.

mercoledì 3 giugno 2015

PROMESSE PROMESSE

La seconda parte della recensione arriverà, a questo punto, quando ascolterò, perché prima o poi accadrà, la canzone più nazional-popolare della carriera di Mimmo (non la prima ne' l'unica), nata dalla felice contaminazione con Germanduccio. Serio e rigoroso non necessariamente fa rima con serioso o con noioso. Ben vengano leggerezza, allegria e cambi e scambi di prospettiva. Incasellare (da parte del pubblico) e incasellarsi (da parte dell'artista), chiudersi nei recinti, non è mai un buon segno. Questo non significa l'abolizione totale dei confini delle riserve.
Essendo sarda e quindi poco incline alla navigazione, nonostante completamente impregnata di brezza marina, dichiaro solennemente che la mia non sarà una promessa da marinaio. 
Intanto mi pongo delle domande alle quali credo di poter dare risposte abbastanza precise. Sarà il tempo a rivelarmi se sono stata presuntuosa a pensare di avere delle mezze verità in tasca, oppure se ho centrato il bersaglio.
Quali siano le domande e quali le risposte non lo racconterò mai nell'unico luogo in cui avrebbe senso farlo: qui. Sarà quindi utile, per chi vorrà, far ricorso all'immaginazione.


domenica 31 maggio 2015

RECENSIONE

Ormai c'è materiale più che sufficiente per poter recensire il nuovo singolo. Quella che a tutta prima sembra una canzoncina allegra e scanzonata, un piccolo divertissement fuori programma, si rivela invece un brano pieno di spunti profondi, anche se trattati con mano lieve. La leggerezza non fa più paura, e non è neppure cercata ad ogni costo: semplicemente c'è. Il mare, una barca in cui si convive in uno spazio ridotto, le notti senza compagnia e il pensiero forse rivolto a un qualche amore sulla terraferma, certi pesci che sanno volare sul pelo dell'acqua e certi uomini che non si sanno abbandonare al sogno, l'uso di metafore...

À bientôt pour la deuxième partie de la critique!

martedì 26 maggio 2015

LA NOVELLA DELLO STENTO

Oh mammamia!  mi verrebbe da dire, citando il titolo di questo singolo che Mimmo ci sta facendo sudare! Mi sembra di essere di fronte alla Novella dello stento che dura tanto tempo.

Postato lo scorsa settimana e subito cancellato un video-demo della canzone, evidentemente per motivi più che validi, ora mi viene il sospetto che i due uomini in occhiali scuri e panama e divisa d’ordinanza, non si siano imbarcati su quello che sembra essere un peschereccio (dotato di curioso ornamento), per sapere come fanno i marinai, ma che la barca sia la location di un video, il video ufficiale, finalmente, di questo benedetto famoso singolo che mi sta levando il sonno e l’appetito, e anche la capacità di concentrazione.


Allora, comandante e nostromo (i ruoli possono essere interscambiabili), cerchiamo di venire al dunque, o vogliamo continuare con la novella dello stento? Forza che devo recensire!!!

mercoledì 20 maggio 2015

NON C'E' PEGGIOR "SURDO"...

Se, fino a pochi minuti fa, mi avessero chiesto  il significato della parola surdo, io avrei risposto nel modo più scontato: uno che non ci sente. Che altro avrei potuto dire? Invece si chiama surdo uno strumento musicale, una specie di grande tamburo, che assomiglia a un fustone, di metallo o di legno, di origine brasiliana, usato soprattutto nel samba, che si suona sia con le mani, che con quell'arnese che si chiama mallet, così apprendo. Di tutto questo devo ringraziare il più importante responsabile dell'accrescimento del mio sapere negli ultimi sei anni. Senza di lui mai e poi mai sarei diventata amica del sorrousophone, che non è un antesignano dell'iPhone, ma uno strumento di cui ho parlato tempo fa qui dentro. Amica... insomma, buona conoscente, l'amicizia vera di raggiunge dopo anni di frequentazione: posso dire di essere amica del glockenspiel, si posso dirlo. Quanto al surdo, vediamo se riusciremo a trovare un qualche punto di contatto. Mimmo ti prego, tu che lo conosci bene, mettici una buona parola!

martedì 19 maggio 2015

ESITO DELLE INDAGINI

Notte totalmente dedicata a risolvere l'enigma. Non ho dormito un minuto e ora mi devo preparare per andare al lavoro. Prima però, avendo preso un impegno, lo onoro, a costo di pagarne care le conseguenze. Più volte messa fuori pista da interferenze e false notizie, sono arrivata al seguente esito:

trattasi del capo dei servizi segreti abruzzesi e del suo vice.

Oh, Mamma mia!

lunedì 18 maggio 2015

BOH????




Mi pare di riconoscere il luogo, ma quanto ai due loschi figuri con tanto di panama e occhiali scuri, brancolo nel buio. Chi saranno mai? Senz'altro due invadenti, dato che hanno postato una foto sulla pagina di Mimmo, occupando stanze altrui. La cosa che più mi ha sorpreso è che M. non abbia rimosso l'immagine. E io che pensavo di conoscerlo, non a fondo, ma almeno un po'.
In ogni caso, mi attivo subito per scoprire l'identità di questi due buontemponi.
Il tempo necessario alle indagini, e poi comunicherò il risultato.

...Ma chi saranno mai?

Elenco blog personale