Mimmo & Greg

Mimmo & Greg
Grazie Mariangela, grazie Mimmo!

lunedì 29 febbraio 2016

ANNA DI FRANCIA



L'occasione per riascoltare una canzone non tanto nota dI Mimmo, mentre scorrono sequenze del film Ironweed. In più di un post, nel blog, ho raccontato tutto quanto mi è stato dato sapere sulla canzone, ma ora non è più tempo di raccontare cose già dette. La mia enciclopedia tematica ha bisogno di arricchirsi di nuove voci.

sabato 13 febbraio 2016

FITTO MISTERO



Ho davanti agli occhi la bella locandina del workshop sulla canzone d'autoreche vedrà Mimmo, ancora una volta, nelle vesti di docente. Ormai è tutto un fiorire di termini inglesi, ormai tutti fanno workshop, nessuno partecipa più a un più sobrio e ormai desueto seminario, e quando, ad esempio Mimmo andrà da qualche parte a presentare il suo disco, ne parlerà e canterà qualche canzone, leggerò che ci sarà il suo showcase. Nella mia affermazione non c'è biasimo, semplicemente prendo atto... Appena ho letto le date del momento formativo, 16 e 17 aprile, cui dovrebbe seguire, alle ore 18 del 17, il concerto del docente, ho avuto un tuffo al cuore, nonché definitiva conferma del fatto che il Cantante ha il dono dell’ubiquità, da me solo ipotizzato. Ne spiego il motivo: se la memoria non mi inganna, e mi inganna, nonostante una lieve flessione dovuta all’età e ai pensieri, di rado, in quegli stessi giorni Mimmo avrebbe dovuto essere a Roma con l’amicomico abruzzese, in scena in un noto teatro con uno spettacolo intitolato Con tutto l’Abruzzo che posso. Oh Mammamia - mi sono detta - se ne sarà dimenticato? E il management di prima fascia, non avrà verificato? Mi precipito a controllare più di una fonte, risalente a onor del vero a un po’ di tempo fa,  e le date indicate coincidono con quelle dell’evento che, con altri si situa all’interno dell’Estate Musicale Frentana di Lanciano. La città, anticamente Anxanon, e quindi Anxanum, da cui Lanciano, era l’antica capitale dei Frentani, così come Penne, l’antica Pinna Vestinorum, lo era dei Vestini. Dopo la piccola digressione, che attesta la mia costante attitudine allo studio, riprendo il discorso interrotto. Devo vederci più chiaro e mi precipito nel sito del Teatro romano e scopro due fatti sconcertanti. Il primo è che le date sono state cambiate (diverse repliche a marzo e non più ad aprile) e il secondo è che della partecipazione di Mimmo appare traccia soltanto nella locandina, mentre nella descrizione più completa, compare un altro artista (anch’egli si appresta a festeggiare il quarantennale della carriera, nel 2016), cui Mimmo ha prodotto un album tanto tempo fa,  che ha suonato in rassegne musicali in cui hanno partecipato entrambi (lo vedo anche tra i protagonisti delle lezioni-concerto frentane) e che, a quanto leggo, si duole, forse giustamente, perché essendo ormai al suo quindicesimo album, la gente lo ferma ancora per dirgli ah, tu sei quello dell'aria fresca. Gran bella canzone, capisco il punto di vista dell'artista, ma meglio l'aria fresca che l'aria fritta, per tutta la vita. Mi domando che attinenza possa esserci tra questo artista e Germano, e francamente mi sfugge (non saranno solo questione di management), mentre vedo che anch’egli sembra avere una certa frequentazione e un certo legame con l’Abruzzo. Insomma, ci sarà o no, Mimmo, nelle serate teatrali romane? Magari potrebbe avere, dovesse esserci, uno spazio limitato rispetto a quanto deciso tempo fa, per motivi che non è dato conoscere? Siamo nel campo (minato) delle illazioni, e il mio desiderio è di essere quanto più possibile... scientifica. Soprattutto non vorrei essere davvero entrata, illazioni a parte, in un campo minato. Il mistero si fa fitto e il mistero è pane per i miei denti…da accompagnare col vino (nella locandina ci sono due bicchieri: uno è per l'artista, l'altro idealmente a disposizione del pubblico), se ci fosse bisogno di dirlo.

mercoledì 3 febbraio 2016

"TI PRESTO LA MIA VITA MASCHERATA DA CANZONE"

Lo ha già fatto il diretto interessato, e anch'io, colta da spirito di emulazione, posto il video di questa intervista, che ha si la caratteristica di essere rilassante, e questo dipende dal placido interlocutore (che dimostra di conoscere il Cantante, ma non benissimo, altrimenti non avrebbe tirato in ballo l'onnipresente "poesia"), dall'interloquito molto a suo agio e dal bicchiere di vino vendemmia 2012, verosimilmente Primitivo: tutti elementi che rendono il clima amichevole. 





Da apprezzare la discrezione del Cantante che non ha fatto alcun riferimento diretto, nei suoi brevi post sul concerto nel Salento, al premio "Civilia", che gli è stato conferito sabato scorso, prima del concerto. 
Non essendo mia massima aspirazione annoiare il lettore con le mie considerazioni sui concetti espressi nei piacevoli e densi 22 minuti della conversazione, mi limito a consigliarne la visione a tutti, settantenni in pantofole compresi.

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