MIMMO LOCASCIULLI E I PREMI (MUSICALI E NON)
Come si evince dal titolo, il tema di questo post non riguarda solo i premi di cui il nostro artista è stato insignito, ma anche quelli cui ha partecipato in funzione di giurato, o, in qualche caso, di presidente della giuria del premio, o di ospite che gentilmente premia qualcun altro, o ancora, di ospite che, semplicemente, senza ricevere alcun premio se non l’ammirazione di chi lo ascolta, canta, all’interno di una manifestazione definita premio.
Ho trovato diverse, anche se non moltissime, tracce da sviluppare, e ho deciso di scrivere su questo argomento per un duplice ordine di motivi, oltre il piacere-dovere di aggiungere il solito nuovo tassello alla “summa”. Il primo è cercare di capire, non necessariamente riuscendoci, che tipo di atteggiamento abbia Mimmo nei confronti dei premi, il secondo è stato lo spunto per compiere un’ incursione nel mondo dei premi, che appare quanto mai vario e composito.
Non tutti i premi in cui vediamo “aggirarsi” Mimmo sono musicali, c’è pure dell’altro, ma a casa di Folgorata, come si sa, si seguono tutte le tracce, e non solo quelle musicali.
La prima domanda che ci si pone è: ma a un personaggio come Mimmo Locasciulli, dei premi, importa o no? La risposta sembra fornirla egli stesso quando racconta dello “scherzo” che gli fece Franco Lucà, (Premio Tenco “operatore culturale” nel 2000) che qualche anno fa all’atto di consegnargli una Targa Tenco, gli diede la scatola vuota, lasciando Mimmo per qualche secondo attonito a pensare - “Oddio, l’ha dimenticata”. In realtà l’amico aveva nascosto in tasca il premio, e M. c’era cascato. “La targa Tenco” - dice - “L’unico premio del quale mi importasse veramente.” Non mi pare Mimmo uno che si lasci andare ad affermazioni di questo tipo senza pensarle davvero, però è sempre bene non farlo passare per uno troppo categorico. Un po’ come quando sostiene che gli piace essere cantante di nicchia, oggetto di culto: ciò non toglie che se a questa nicchia si aggiunge qualcuno, ci si stringerà un po’, ma male non è, e non credo se ne dolga. La stessa cosa per i premi: il Tenco certo è uno dei più prestigiosi, dei più acclamati; vi ha partecipato diverse volte, la prima ancora agli inizi, nel lontano 1976, giovane e con un solo album all’attivo, entusiasta del clima nel quale ci si muoveva e dei colleghi già affermati e noti, che aveva avuto modo di incontrare. In seguito nel 1986, anno in cui il premio fu assegnato al cantautore catalano Joan Manuel Serrat, e a Tom Waits, lo abbiamo detto mille volte; nel sito del Club Tenco, trovo 1986, in quello di M. 1987, non cambia la sostanza: Mimmo c’era, cantava Con la memoria, e anche questo l’abbiamo detto e ripetuto, perché queste sono cose che devono rimanere impresse nella memoria, appunto, di un artista e dei suoi estimatori, e lo ripeto volentieri. C’è un video molto bello, in cui Mimmo e Enrico cantano la versione italiana di Foreign affairs, mentre da qualche parte, dapprima non visto, Tom li ascolta. Sul bel libretto menzionato un migliaio di volte da queste parti, il Giardino in-cantato… ho trovato una foto che ritrae insieme Mimmo e Tom, una foto curiosa che mi ha suscitato alcuni pensieri che non affido a tutti.
Ancora il palco del Tenco vede Mimmo nel 1989, nel 1994, nel 1998.
Io, non perché non mi fidi, ma perché così si deve fare, sono entrata ancora una volta nel sito del Tenco, cosa che mi ha impegnato non poco viste le varie sezioni del Premio, (cantautore, operatore culturale, autore emergente, i suoni della canzone) e non ho trovato alcun premio assegnato a Mimmo. Le targhe Tenco, cosa a parte rispetto al Premio, sono assegnate a partire dal 1983, per la migliore produzione discografica nazionale nel campo della canzone d’autore, da una giuria composta da giornalisti e critici musicali: qualche fonte riferisce che siano 150, qualche altra 170. Le targhe sono assegnate al migliore album, migliore opera prima, album in dialetto, interprete, e, fino al 2006, alla canzone.
Ho trovato targhe assegnate a moltissimi personaggi, alcuni meritevoli a mio avviso, altri meno, ma a Mimmo no. Devo dire che non sono riuscita a trovare nell’archivio del Premio l’elenco delle targhe assegnate. Altre fonti le elencano, ma non menzionano Mimmo. Mi rimane un dubbio, un piccolo mistero, dunque, che a onor del vero non è il solo nel quale mi sia imbattuta nella stesura di questo lavoro: chissà se mai riuscirò a far luce (e dire che questo è un luogo di luci e chiarori) in quelle piccole zone buie, ma temo di non potercela fare da sola e con i mezzi che ho avuto a disposizione. Posso solo dire che io a Mimmo avrei assegnato la Targa Tenco come miglior interprete, come miglior album avrei avuto solo l’imbarazzo della scelta, e pure come miglior canzone. Avrei avuto difficoltà solo per l’album in dialetto per il semplice fatto che canzone in dialetto ne ha pubblicato una sola.
Dove le custodirà Mimmo le targhe, o i premi, o i ricordi delle manifestazioni? Spero che riservi ad essi un luogo degno. Ci sono alcuni suoi colleghi ingrati, che dicono: “Ah io li conservo in bagno, i premi!” Una gentile signora, sua collega pluripremiata, di cui non faccio il nome, dice invece con quella sua voce particolave, molto imitata: “Io i pvemi li getto, li butto pvopvio.” Non dateglieli più, a entrambe le categorie!
Un premio del quale Mimmo è stato insignito proprio all’inizio dell’anno, è stato il Premio Musica News, che la redazione della rivista musicale del Centro jazz Calabria, gli ha conferito per la qualità dell’album Idra. A questo avvenimento dedicammo ampio spazio in passato e dunque non ci soffermiamo. Chi voglia si guardi in rete il video con la consegna del Premio.
Lo scorso anno, esattamente il 20 luglio del 2009, Mimmo ha vinto, sempre per l’album Idra, il Premio L’arte e il suo mestiere, la musica che gira intorno, che si è tenuto in Sicilia, in provincia di Catania, nell’area archeologica di Santa Venera al Pozzo, ad Aci Catena. Scopo del premio è, cito testualmente “riconoscere quei personaggi - produttori musicali, editori, artisti - che, aldilà delle classifiche di vendita, operano con coerenza qualitativa all'interno di un sistema purtroppo spesso votato alla superficialità.” Da qui la scelta di premiare autori come Mimmo e altri apprezzati colleghi (ne cito uno solo, Edoardo De Angelis, perché mi piace molto: Novalis è una delle canzoni che ascolto più spesso) tutti con le caratteristiche di cui sopra, che si sono esibiti in occasione della serata del premio. A proposito di Mimmo e dei suoi rapporti con la Sicilia, ho trovato tracce della sua presenza nell’isola in alcune altre occasioni, e mi ha colpito molto che in occasione del suo recente concerto a Sezze lo abbia raggiunto dalla lontana Gangi una “delegazione” di baldi giovani siciliani, per tributargli omaggi.
In passato, ma non sono riuscita a capire esattamente quando, Mimmo ha ricevuto un premio speciale all’interno dello Spazio d’autore degli Oscar della canzone italiana, già Premio Rino Gaetano. E qui, col Tenco l’abbiamo già fatto, continuiamo a elencare una serie di premi dedicati a artisti che magari ora cantano da qualche altra parte, speriamo fuori da troppi affanni e logiche di mercato.
Mimmo in qualità di ospite ha partecipato all’edizione del 2007 del Premio Giorgio Lo Cascio per la canzone d’autore, che ha luogo dal 2005, e si svolge in Calabria a Sant’Andrea apostolo dello Ionio; è dedicato al cantautore che mosse i suoi primi passi al Folkstudio, insieme con Francesco, Antonello, Ernesto (i famosi quattro del Folkstudio) e che Mimmo conosceva bene, ma tutte queste cose le sappiamo già.
Ancora in qualità di ospite ha partecipato al Premio Ciampi, a Livorno, nel 2001, con Alessandro Haber, e poi a novembre del 2009. Non ci soffermiamo oltre perché anche al Premio Ciampi abbiamo dedicato ampio spazio in passato.
Sempre in qualità di ospite, ma in anni molto lontani, il 1990, e io 1991, Mimmo ha partecipato ad un altro premio importante nell’ambito della canzone d’autore, Il Premio città di Recanati, attualmente Musicultura, che ha luogo nella città marchigiana dal 1989. Non ho trovato altre tracce di Mimmo in questa manifestazione, ma può essere un limite della mia ricerca: l’impressione è che lo tenga in una certa considerazione, anche perché il premio si propone di far conoscere e valorizzare i nuovi talenti che si affaccino nel mondo della canzone popolare e d’autore. Incoraggiare nuovi talenti attraverso manifestazioni di questo tipo gli interessa di sicuro, e questo lo ha dimostrato partecipando, come Presidente di giuria, alla manifestazione Greenage, rassegna dedicata ai gruppi emergenti, nell’edizione 2008/09. Il gruppo che ha vinto, un gruppo di giovanissimi musicisti che si chiama Out of time, ha ricevuto i pubblici complimenti del qualificatissimo Presidente della giuria, che, lo abbiamo già riscontrato in molte occasioni, tanto ruvido e laconico in alcune circostanze, non risparmia gratificazioni laddove ne ravvisi l’opportunità.
La manifestazione si è tenuta al Maison Musique di Rivoli, luogo cui, come ormai sappiamo bene, Mimmo è molto affezionato. Sempre su questa falsariga di promozione di nuovi talenti, si inserisce la trasmissione radiofonica Demo, di Radio uno, che proprio con Musicultura ha iniziato una collaborazione. Con il termine demo si designa un prodotto musicale generalmente registrato in maniera non professionale. La trasmissione si pone come obiettivo quello di fare una selezione tra i Cd demo pervenuti, creare delle compilations, organizzare degli spettacoli al fine di mettere in evidenza i nuovi talenti. Mimmo ha dato il suo contributo, partecipando alle serate di Demo, talvolta in veste di “big” abbinato a un cantante emergente e anche come giurato nelle selezioni.
Ancora come presidente di giuria, incontriamo nel 2008 Mimmo Locasciulli alla prima edizione del Premio Pierangelo Bertoli, sezione musicale, che si tiene nel borgo medievale di Gessopalena in provincia di Chieti. Il premio, nato per ricordare il cantautore emiliano scomparso, consta anche di una sezione letteraria ed è incentrato sui temi della solitudine emarginazione ed handicap.
Nel 2008 la città di Silvi Marina, in provincia di Teramo, ha deciso di nominare Giulio Rapetti, che tutti conoscono come Mogol, cittadino onorario. Questo perché Mogol, negli anni cinquanta, trascorreva le vacanze estive con la sua famiglia nella cittadina della costa teramana. Molti suoi ricordi, diventati poi testi di canzoni, attingono a quelle lontane vacanze. La celebre “Canzone del sole” prende spunto proprio da lì. Per questo motivo il Sindaco di Silvi, l’anno dopo, ha istituito il Premio canoro “La canzone del sole”. Indovinate chi c’era in giuria, tra gli altri? Mimmo Locasciulli, che, a quanto leggo, ha in quell’occasione per la prima volta cantato una canzone di Lucio Battisti (e di Mogol, certo) Anche per te. Io come al solito mi devo immaginare le cose, ma siccome ho molta fantasia, non mi riesce difficile: Mimmo, bravissimo, come al solito mi hai fatto provare un’emozione, senza contare che Anche per te è una delle canzoni di L.B. che preferisco. (Ma poi l’avrà davvero cantata???)
Concludendo questo excursus, non posso non citare ancora una volta due premi cui abbiamo già fatto riferimento, e a cui Mimmo è molto affezionato. L’uno è Il premio Scanno, che si svolge dal 1972 nell’omonimo borgo abruzzese, (uno dei più belli d’Italia, chi li conta più i più bei borghi d’Italia?) prestigioso e distinto in più sezioni, compresa quella musicale. Mimmo però vi ha partecipato come componente della giuria nella Sezione Alimentazione, (bacchettate sulle dita a chi non ricorda che Mimmo è anche medico dietologo, che insegna a coniugare piaceri e saggezza a tavola: accidenti sono di nuovo ingrassata di tre chili!) in diverse edizioni del Premio.
Dulcis in fundo, come sorvolare su Bibenda, sul Premio internazionale del vino dell'Associazione Italiana Sommelier di Roma? Anche qui troviamo Mimmo in diverse edizioni, a cantare, vi ricordate, con l’amico Büne, o da solo, a degustare, e a premiare. Fossi una produttrice di vino, una di quelle affascinanti signore insieme contesse e contadine con quattro nomi (anch’io ne ho quasi quattro, il quarto non è proprio mio ma me ne approprio, e sembra davvero quello di una signora del vino) e sapessi di dover ricevere un premio, chiederei espressamente di essere premiata da Mimmo. Nella edizione del 2010, che si è svolta proprio due giorni fa, Mimmo ha premiato una prestigiosa azienda senese produttrice di Chianti. Guarda caso il mio cognome acquisito è un bellissimo cognome toscano, di cui si fregia per metà un raffinatissimo signore del vino: se non è un segno del destino questo!
Un’ultima cosa, seria, dopo questo piccolo intermezzo parzialmente delirante.
Nel preparare questo pezzo, ho preso visione di tanti altri premi in cui non ho trovato traccia di Mimmo, ma di molti altri suoi colleghi. Uno in particolare vorrei citare, il Premio Amnesty Italia, istituito nel 2003 dalla Sez. Italiana di Amnesty International e dall’Associazione culturale Voci per la libertà per premiare il migliore brano sui diritti umani. Il Pai è assegnato quest'anno a Carmen Consoli per la canzone Mio zio, contenuta nell’album Elettra. La premiazione di Carmen Consoli avrà luogo a Villadose (Rovigo), nel corso della serata finale della tredicesima edizione del concorso musicale dal vivo “Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty”, in programma dal 22 al 25 luglio.
Non racconto la canzone, la pubblico, certa di far cosa gradita anche a Mimmo.
Brava Carmen!
Ho messo il rossetto rosso in segno di lutto
E un soprabito nero
Era un uomo distinto mio zio.
Madre non piangere, ingoia e dimentica
Le sue mani ingorde tra le mie gambe
Adesso sta in grazia di Dio.
Brava bambina fai la conta
Più punti a chi non si vergogna
Giochiamo a mosca cieca
Che zio ti porta in montagna.
Porgiamo l’estremo saluto ad un animo puro,
Un nobile esempio di padre, di amico e fratello
E sento il disprezzo profondo, i loro occhi addosso
Ho svelato l’ignobile incesto e non mi hanno creduto.
Brava bambina un po’ alla volta
Tranquilla, non morde e non scappa
Giochiamo a mosca cieca
Che zio ti porta in vacanza.
Brava bambina fai la conta
Chi cerca prima o poi trova
Gioiuzza fallo ancora
Che zio ti porta alla giostra
Che zio ti porta alla giostra.
Ho messo un rossetto rosso