7 ANNI E 9 MESI: dal primo timido post è passato tutto questo tempo. Dagli scritti chilometrici a quelli brevissimi. A volte rimpiango l'irruenza e la prolissità giovanile.
631: i post scritti
558: quelli effettivamente pubblicati.
73: quelli che non sono stati, per una serie di motivi, pubblicati; non sono stati neppure eliminati, albergano nel limbo delle bozze. Qualcuno grida vendetta, qualcun altro tace, che è meglio, o arrossisce.
Di tutta questa roba che cosa salvo? Mi ricordo sempre di quando Mimmo raccontò di quella sera in cui, durante la famosa tournée del 1993 in Giappone, al ristorante, a Greg venne in mente di ordinare un piatto di spaghetti. Scelta inconsueta, ma i musicisti a volte son strani, quelli americani anche di più. Il genio del contrabbasso mandò giù la prima forchettata e alla richiesta di Mimmo di sapere come fossero, quegli spaghetti, si espresse nel seguente modo: settanta per cento, ottimi, trenta per cento... m...a. Ho tirato in ballo questo aneddoto, per la storia delle percentuali, che Mimmo ha ripreso pari pari nella sua bellissima L'interpretazione dei sogni (perché non gliel'hai cantata, crudele, a quello che ti ha implorato, quella sera, non mi ricordo più dove: ho sentito sulla pelle la sua delusione). Tornando a noi, sarei troppo presuntuosa se dicessi che il settanta per cento di quanto ho scritto è ottimo, ma non me la sentirei neppure di definire m...a il restante trenta per cento.
Ma si, ascoltiamoci ancora una volta questa canzone, la dedico all'ammiratore deluso, non si sa mai che anche lui passi di qua. A proposito, i lettori di Folgorata sono tutti uomini, o perlomeno, quelli che si sono palesati, che mi hanno scritto, e ogni tanto continuano a farlo. Donne nemmeno una. Cosa vorrà dire?