Per la prima volta mi ritrovo a seguire in diretta gli impegni legati alla promozione di un disco di Mimmo. Con Idra, essendo io nata a nuova vita, vestendo i panni di Folgorata, a fine settembre 2009, mentre l'album usciva a maggio, ripercorsi i suoi passi in differita. Oggi con grande entusiasmo e immedesimazione, mi muovo sul solco tracciato dai suoi passi esattamente come il piccoletto di Folonari (qualcuno si ricorda chi fosse costui?) nei confronti di un altro malcapitato. Devo dire che mi fanno male i piedi e ho un po' di confusione mentale. Le e-mail di avviso si succedono incessanti e il ruolo mi inchioda a letture e visualizzazioni, che cerco di infilare, così come posso, tra un bucato e una pulizia della lettiera del gatto, una corsa verso il tram e una pausa pranzo, una telefonata e il riordino degli armadi della biancheria. Una promozione discografica che si insinua dentro il mio quotidiano. Leggo recensioni più o meno tutte uguali, meramente informative e dal tono ufficiale, e altre che colpiscono di più per la presenza di qualche guizzo di vivacità e di autenticità, scruto tra le pieghe delle interviste, osservo le foto della presentazione princeps, quella del 23 a Roma, che immagino avrà delle repliche in altre città italiane. Contento, sorridente, riflessivo, invecchiato (pochissimo!?) senza essere diventato adulto, e in attesa di quel futuro che è ancora lì, ma non arriva mai. C'è un cantante che un tempo aveva tanti capelli biondi e ricci, che, partito dal medesimo luogo di Mimmo, il 22, passerà per Torino, Milano, Verona, Bologna, Firenze, Napoli, Bari, Catania e infine atterrerà a Cagliari, ultima tappa del giro di presentazione, il giorno 6 maggio. Non posso non domandarmi se Mimmo farà anche lui tappa al nord, centro, sud e isole: escludo Torino perché tanto c'è il concerto ad Asti, escludo Milano per lo stesso motivo, ma la promozione è promozione e un conto è il plumcake, ops, lo showcase e un conto il concert... Dunque nelle librerie sedi delle presentazioni funziona così: chi compra lì il disco, viene munito di pass nella forma di braccialetto rosso e quello dà il diritto alla priorità, che significa percorso privilegiato per omaggiare il cantante e farsi firmare la copia. Io il disco l'ho comprato ormai una ventina di giorni fa, seppure in una di quelle librerie e pertanto non avrei diritto al braccialetto rosso, cioè alla corsia privilegiata.
...Poi, oggi, leggo il giornale cittadino e trovo una notizia interessante. Domani, in un locale storico che era morto e poi è risorto sotto altre forme e in un altro luogo, uno degli amici di Mimmo, uno di quei feat dell'album, sarà qui. Sembra si trovi bene, a teatro viene sempre. Il locale è piccolo ma c'è ancora posto. Il concerto inizia alle dieci, e io difficilmente faccio tardi durante la settimana, quando la sveglia suona alle cinque. Magari alle due guardo un video e alle quattro leggo un'intervista, e poi mi metto a sproloquiare con l'uniforme di Folgorata addosso, però sto a casa. Giusto per un concerto di Mimmo, potrei uscire un mercoledì sera, a patto che, promozione di questi Piccoli cambiamenti a parte, inizi con Un po' di tempo ancora e concluda con Tango dietro l'angolo e ci includa Una vita che scappa col bicchiere colmo di vino rosso in mano. Concludo, come è tradizione, con l'esternazione di una curiosotà insoddisfatta. Come avrebbero dovuto essere, se fossero state, quelle millecinquecento copie personalizzate? Cosa significa? Che in ciascuna copia sarebbe comparsa la dedica autografa di Mimmo per ciascuno degli estimatori affezionati? Che ciascun Cd avrebbe rispecchiato la sequenza di brani scelti dal singolo fan? Come al solito, non so darmi una risposta. L'unica certezza che ho è di essere anch'io (l'ho scritto a suo tempo anche qui, citando la fonte), passata dall'adolescenza alla senetudine senza essere diventata adulta, almeno per alcuni aspetti.