Mimmo & Greg

Mimmo & Greg
Grazie Mariangela, grazie Mimmo!

sabato 30 novembre 2013

VALE LA PENA

Vale la pena, ne sono fermamente convinta, vale la pena. 
Per far capire a Mimmo, che mentre scrivo è nel nel bel mezzo del suo concerto genovese, e a chi lo desideri, cosa si celi dietro la mia affermazione, inserisco un link: 
Una piacevole sorpresa, alla quale sono giunta nel corso delle mie solite scorribande esplorative che a volte sono frustranti, ma a volte mi fanno entrare, inopinatamente, in stanze dove mi sento molto a mio agio. 
Certo, sono fermamente convinta che ne valga la pena, tuttavia si tratta di una opinione, e di un desiderio personale. Non è un invito, e nemmeno una supplica: le ragioni che portano a nutrire dubbi sono serie e motivate, e comprensibili, e io cerco sempre di entrare nell'altro e comprenderne le ragioni. 
Mimmo suona ancora, mi arrivano le note. Dopo, ne son convinta, qualcuno gli dirà che ne vale la pena...

domenica 24 novembre 2013

VISIONI

Stanotte una indisposizione persistente e fastidiosa, ma in fondo non grave, mi ha impedito di dormire. Anche di impegnare un tempo vuoto in altre attività, perché l'unica cosa che potessi fare, era lasciare scorrere i pensieri. Mi sono messa a ripassare mentalmente la esatta sequenza degli album di Mimmo, forse per testare la mia capacità mnemonica che sembra subire qualche cedimento. Mi sono soffermata sull'album Sognadoro, di cui quest'anno ricorre il trentennale, uno di quelli ai quali sono più legata non solo per motivi di gusti musicali, e così ho iniziato a recitare il mantra: Pixi Dixie Fixi, Piove e non piove, La vita in tasca, Canzone di sera, Son tornati i capelloni, Sognadoro, Bon voyage, La sentinella, Dolce vita, Dicembre. Una più bella dell'altra, Mimmo in stato di grazia, quella voce da pelle d'oca che ho amato fin dai primi ascolti, tanti anni fa. Stamattina sono andata a cercarmi il reperto, la vecchia cassetta probabilmente muta (Sognadoro ce l'ho anche in MP3, ma non sul computer da cui ora scrivo) perché avevo bisogno di tenere tra le mani qualcosa di tangibile, e ho verificato se la sequenza fosse esatta. Pixi è a tutt'oggi una costante di tutti i suoi concerti, spesso un gioioso e trascinante finale. Anche qualcuna delle altre è inserita in scaletta, mentre talune forse scalpitano (le canzoni sono creature vive con pulsioni e sentimenti e aspettative) perché chi le ha generate le proponga di nuovo. Bussano alla sua porta, ma spesso invano. Non è uno che apre sempre, Mimmo.
Tra le tante visioni di questa notte insonne, una in particolare ha attratto la mia attenzione, una sentinella, sola, infreddolita, sconfortata, in preda alla più totale nostalgia. L'ho presa per mano e l'ho condotta a casa.

LA SENTINELLA
Testo e Musica di M. LOCASCIULLI
© 1983 Edizioni Musicali Serraglio/ BMG Ricordi

C'è una stella in mezzo al cielo
Dolce sposa tutta bianca dietro a un velo
Figlia dolce della luna
Come te io non ho amato mai nessuna

C'è una stella che cammina
Che si ferma e piano piano si avvicina
Soffia il vento nella notte fredda e scura
E giuro che non ho paura

La sentinella guarda il cielo e se ne va
Voglio tornare a casa mia...
C'è una stella nella mano
Soffia il vento e se la porta più lontano
Soffia il vento dentro gli occhi e dentro il cuore
E sto morendo di dolore

La sentinella guarda il cielo e se ne va
Voglio tornare a casa mia...


venerdì 15 novembre 2013

A UNA "FESTA MOBILE" CON MIMMO


Mi sembra contento, Mimmo, in questo periodo. Gira, segue il tennis, (e lo pratica anche con un certo stile), suona e canta in luoghi che gli sono congeniali, all'interno di rassegne che gli si adattano a meraviglia. Il suo rapido saluto da Paris, attraverso una bella foto di uno scorcio del Marais, mi ha riportato alla mente "Festa mobile" l'opera in cui Hemingway racconta i suoi anni giovanili a Parigi, anni di formazione, di incontri, di letture, di scoperte e di appetiti formidabili, in tutti i sensi, compreso in quello più immediato di desiderio di cibo e appagamento del gusto. Ti vien voglia di sederti a tavola, a leggere quelle pagine, di gustare un buon piatto e di farti un bicchiere, anche se son le nove del mattino. A me viene anche il desiderio di esplorare la biblioteca-libreria di Sylvia Beach, al 12 di rue de l’Odéon, e di farmi consigliare qualche autore da Gertrude Stein.  Cito "Festa mobile" perchè è lì che Mimmo ha imparato Parigi, prima ancora di conoscerla direttamente. Credo che con New York, sia una delle sue città preferite. Ci aggiungerei anche una serie di città mitteleuropee, Praga, ad esempio, Vienna, diverse città tedesche... Chissà se avrà stabilito qualche contatto per suonare, a Parigi, come già gli capitò di fare più di una ventina d'anni fa. Novembre è un mese abbastanza intenso: Marsala il 16 e il 17, il 26 Roma, come ha annunciato oggi, e, avevo letto tempo fa, qualcosa anche a fine mese in un club di un'altra città, dove tenne un concerto estivo cui teneva moltissimo, ma attendo conferme ufficiali prima di parlarne. Il concerto di Roma, alla Casa del jazz, dove qualche mese fa Mimmo era stato ospite, con altri, per ricordare in musica e allegria l'amico Saba, mi sembra particolarmente attraente. All'interno della rassegna "Fusione a caldo" basata sulla commistione di linguaggi e generi musicali, si accompagnerà al sax di Fabrizio Mandolini, un suo punto fermo, e alle sonorità etniche della mandola, del violino e del bouzouki di Mario Pio Mancini, musicista affascinante, co-fondatore del gruppo Indaco e, dopo il suo scioglimento, dei Nu Indaco. Musicista attento alle suggestioni della musica popolare, ha collaborato anche con diversi musicisti sardi, anzi nel suo gruppo trovo nomi di chiara origine sarda. Propongo un brano che mi ha incantato: http://www.youtube.com/watch?v=YpHVwdS65AQ.

Infine: mi sono presa la licenza di rubare la locandina dell'evento del 26, totalmente intrisa di atmosfere blunotturne. Perfetta.

giovedì 7 novembre 2013

SU UNA TERRAZZA SOTTO LE STELLE

Ho pensato a Mimmo ancora una volta in Sicilia. In genere si torna dove ci si è trovati bene, ma anche dove ci offrono occasioni per tornare. Questa volta, e per due serate di seguito, a Marsala, in un luogo che mi pare molto in sintonia con la visione delle cose di Mimmo. C'è un muro dove gli artisti ospiti, o forse anche gli spettatori, lasciano una piccola testimonianza scritta. Lo farà anche lui? Se hanno previsto due sere (il 16 e il 17 novembre) con lui, significa che sanno che ci sarà un riscontro da parte del pubblico. Da solo col suo piano, Mimmo. Gli sta piacendo parecchio, e prendere accordi solo con sé stesso forse è meno complicato. So esattamente cosa farà quando non suonerà: se ne andrà per cantine, e dopo il concerto e la cena e tutto il resto, si lascerà incantare dalla tiepida notte di Marsala, e, seduto con gli occhi chiusi su una terrazza sotto le stelle, canterà, solo per loro, con un bicchiere in mano,


Hello darkness my old friend,
I've come to talk with you again
Because a vision softly creeping 
left it's seeds while I was sleeping 
And the vision that was planted in my brain
still remains, within the sounds of silence


e si sentirà in armonia con sé stesso e con l'universo, proprio parte di un tutto.


Il confine tra il romanticismo e la melensaggine è spesso labile: avrò esagerato? Non mi resta che annegare gli eccessi in un sorriso e ricordare che il motivo per cui ho saltato la cena e mi son messa a scrivere è questo: 

Mimmo a Marsala, al Baluardo Velasco, http://www.baluardovelasco.it/ il 16 e 17 novembre. Chi può lo espugni, questo baluardo.




lunedì 4 novembre 2013

OCCHI INDISCRETI

Il mio obiettivo in queste pagine dovrebbe essere la discrezione, nel senso più immediato di riservatezza, e in quello meno usato di capacità di discernere. In certi casi però, soprattutto in vista di, o immediatamente dopo, eventi, premi, concerti, et alia, in cui il Nostro sia coinvolto, il ruolo di agiografa mi fa diventare molto indiscreta. Giro, vago, sondo, entro senza bussare in case virtuali che in genere non frequento (e le trovo anche ospitali, al di là del momento contingente), e talvolta la mia pertinacia tutta sarda (così dicono, che questa sia una caratteristica di noi nuragici) mi premia. Mi sono imbattuta in una foto curiosa che avrei tanto voluto pubblicare qui, ma, in questa come in altre circostanze, mi limito a osservare e magari fornire qualche dritta criptica per reperirla; non voglio però complicazioni e non mi azzardo a pubblicarla.
Mimmo è in un camerino di un teatro frequentato di recente, e posa insieme con un signore cui lo accomunano la musica e gli studi di medicina, e certo molte altre cose. Questo signore, che ho scoperto molto simpatico e in grado di intrattenere un piacevole rapporto col pubblico, durante i concerti, anch'egli divertente e intelligente affabulatore,  è quel che si dice un marcantonio (grande grande, due spalle così, ma a una osservazione attenta e indiscreta, senza un filo di grasso). Nella foto, una bella foto in bianco e nero, il dottor Marcantonio cinge le spalle di Mimmo, che, pur non essendo un gigante, ha una complessione fisica di un certo vigore (anche lui senza un filo di grasso, beninteso) e un osservatore qualsiasi, ne' troppo attento, ne' troppo indiscreto, non può non pensare che il primo paia quasi la custodia del secondo, oppure un papà (giovanissimo) col suo pargolo. Ecco, mi è piaciuta questa foto, la trovate nella pagina Fb. del gigante in oggetto, che ha fatto e fa delle canzoni molto belle, anche se, così come per molti Mimmo è rimasto quello di Piccola luce, o di Intorno a trentanni, allo stesso modo l'amico è da tanti ricordato per una sera in cui, dato un lieve peggioramento climatico, sarebbe stato opportuno indossare un soprabito. 

Elenco blog personale