Ecco Mimmo nella sua forma migliore, quello che, mentre scrivo, ascolto con le cuffie (rea confessa, ma così è solo mio). L'inverno è arrivato anche qui, nel sud dell'Isola, dall'oggi al domani: lo celebro pubblicando questo video che tutti noi appassionati abbiamo molto caro, e che ricordo di aver proposto in altre occasioni, ai primi freddi, perché funge da morbida calda coperta. Mi piace molto perché Mimmo ci apre la sua porta e il suo mondo, ma attenzione, dobbiamo entrarci in punta di piedi, con molta discrezione. Dall'album "Piano piano" del 2004, "L'Inverno" è una fusione perfetta di musica e testo, in cui convergono la sensibilità artistica di Mimmo e di suo figlio Guido.
Mimmo & Greg
martedì 8 dicembre 2020
giovedì 15 ottobre 2020
BREVE POST SENZA TITOLO
Mimmo ha voluto gentilmente coinvolgere il suo pubblico nel sondaggio riguardante il titolo del suo inedito, ma, ne sono convinta, dentro di sé aveva già deciso per la luna, sua grande amica, e forse qualcosa di più. Quanto al "toto nome", chi si affaccia qua dentro conosce la mia ritrosia, a far nomi, per una serie di motivi che non sto a spiegare. In questo caso non li farei neanche sotto tortura, ma leggendo qualche commento, non posso fare a meno di pensare che molti, di Mimmo, abbiano capito poco, e siano rimasti ancorati a un passato che è stato bello finché è durato, ma è passato. Senza fare nomi, dunque, non ho idea di chi possa essere questo carissimo amico che mi auguro possa far felice Mimmo accettando la sua proposta, ma ho la sensazione che sia qualcuno che con Mimmo non abbia mai avuto collaborazioni artistiche, finora.
Chi vivrà vedrà, appunto. Volendo, la canzone potrebbe avere titolo e sottotitolo, tra parentesi, come "Una vita che scappa" ("Adesso glielo dico"), ma questa non è una indicazione né un desiderio, ma una semplice boutade. Ecco, un'ultima cosa, se il lavoro è quasi pronto, io avrei pubblicato singolo e video prima, ma queste decisioni sono di stretta pertinenza del boss, non degli estimatori (blogger illuminate comprese).
lunedì 12 ottobre 2020
QUANDO LA RADIO SI ASCOLTAVA E BASTA
Ancora una volta un balzo a ritroso nel tempo: siamo nel 1986, Mimmo, con altri due colleghi, è ospite in una nota trasmissione radiofonica. Era, e lo è stato a lungo, il tempo in cui la radio si ascoltava e basta: una voce suggeriva delle fattezze fisiche, dei tratti caratteriali. L'immaginazione era al potere. Ora se uno le desidera, può anche "vedere" la radio, non ci sono più misteri e segreti, tutto è svelato.
Mimmo nella sua conversazione, parla di temi a cui è rimasto fedele nel corso degli anni, e si espone anche molto per alcuni aspetti non prettamente legati alla carriera artistica. Certo, le domande sono già da allora sempre le stesse, e anche qui viene fuori il verbo conciliare. E guarda un po' viene fuori anche "Intorno a trentanni", quanto mai attuale a distanza di tanto tempo, dato che aspettiamo trepidante prima il singolo "Chi vivrà vedrà", poi la famosa versione rivisitata con alcune sorprese.
Si parla dell'America, nel senso di Stati Uniti, che Mimmo nel 1986 non aveva ancora visitato: lo farà ampiamente dopo.
Personalmente sono molto incuriosita dal desiderio giovanile di Mimmo di fare l'attore. Mi domando quali strade avrebbe cercato di percorrere per arrivarci: avrebbe studiato presso un'accademia prestigiosa, o una scuola di recitazione più accessibile, si sarebbe presentato ai casting che allora si chiamavano provini, avrebbe bussato (cosa improbabile) alla porta di registi più o meno noti dicendo: "Ecco, sono io quello che cerchi" o chissà che altro ancora. La voce c'è; nelle sue numerose letture durante la presentazione del suo piccolo libro (di cui tra qualche anno auspico l'uscita di una versione rivisitata e aggiornata con ricco corredo fotografico) ha dato prova, almeno a mio modesto avviso, di essere un buon lettore, con le intonazioni e le pause giuste e quella voce che è stata e continua a essere il suo aspetto più affascinante.
Ascoltate Mimmo, Mimmo ascoltati: http://www.radio.rai.it/podcast/A45631177.mp3 : ti farà bene al cuore sentire che la tua voce è sempre la stessa e che sei senz'altro un uomo coerente, anche se acqua sotto i ponti da allora ne è passata molta e molti ponti, purtroppo, sono crollati.
lunedì 7 settembre 2020
BUGIE
lunedì 31 agosto 2020
NOCCIANO
giovedì 20 agosto 2020
PENSIERI IN LIBERTÀ
mercoledì 19 agosto 2020
APPUNTAMENTO ALLE 21
giovedì 30 luglio 2020
VARIE ED EVENTUALI
giovedì 2 luglio 2020
PICCOLI CAMBIAMENTI
lunedì 8 giugno 2020
CUORE IN POLTIGLIA
domenica 31 maggio 2020
SERVIZIO FOTOGRAFICO
https://www.ilgiorno.it/milano/spettacoli/mimmo-locasciulli-1.4315638
martedì 12 maggio 2020
giovedì 30 aprile 2020
sabato 25 aprile 2020
venerdì 24 aprile 2020
TRAVERSATA INTERROTTA
lunedì 20 aprile 2020
FOREVER YOUNG
Mimmo ha pubblicato un breve scritto a proposito della prossima uscita della nuova versione di "Intorno a trentanni", che dovrebbe, e uso il condizionale perché in questi casi è sempre d'obbligo, uscire verso settembre-ottobre. Il post ha riscosso molto successo e diverse persone hanno commentato. Io, uscita dal social nel 2011, ma pare fosse un'uscita che desse la possibilità di rientrare, dopo tanto tempo, ho visto davanti ai miei occhi la vecchia password, che mi è apparsa circonfusa di luce, l'ho digitata ed eccomi come per magia, dentro. A far che, bene non so: ho diciassette amici, che non è che lo siano tanto, a parte due o tre, non scrivo quasi niente e metto giusto qualche "mi piace". Non mi trovo a mio agio, ma è comodo esserci, perché se non ci sei non riesci a veder bene le pagine, sei disturbata continuamente dall'invito ad accedere. Non ho commentato neppure il post di Mimmo: ognuno ha i suoi spazi, ognuno la sua casetta virtuale. Lui qui da me non ha mai commentato e dal suo punto di vista ha fatto benissimo. Credo che però abbia sempre letto, così come io faccio con lui. Veramente, a parte pochissimi, i miei lettori sono allergici ai commenti, ma non importa, perché io li conosco uno per uno e continuo a ringraziarli di esserci ancora, anche se non si palesano. Non avendo ispirazione per un nuovo pezzo sullo stesso tema, ripropongo, come al solito affidandomi alla clemenza di chi legge, l'altra me stessa: insomma ancora una volta mi do un pasto senza troppo ritegno.
Venerdì 25 giugno 2010
martedì 7 aprile 2020
RITRATTO DELL'ARTISTA DA GIOVANE
Fotografie sbiadite e un po' ingiallite
Lettere antiche chiuse nel cassetto di un comò
Parole stanche attorno a un bicchierino
Ricordi incerti proprio come un dejà vu
Era tutta lì, era la vita mia
Sangue romantico tramonti e foschia
Gola bruciata vento e neve che ricadono giù
Pagine vuote libri impolverati
Bianche corsie mani in tasca e un po' di cortesia
Era tutta lì era la vita mia
Che lascia un segno nel cuore
Dimmi cos'è che sta spingendo indietro
Tutto il mio dolore
Adesso dimmi cos'è che mi fa perdere il fiato
Dimmi cos'è che sta scappando avanti
E lascia indietro tutto il mio passato
Quello che chiamano amore
O quello che voglio con te?
Tra le parole vere e quelle che componi
Per fare centro per colpire un po' la fantasia
Scelgo una pagina da raccontare
Cerco un'immagine che sia soltanto mia
Così è la vita mia
Che lascia un segno nel cuore
Dimmi cos'è che ha spinto indietro
Tutto il mio dolore
Adesso dimmi cos'è che mi fa perdere il fiato
Dimmi cos'è che mi trascina avanti
Quello che chiamano amore
O quello che voglio con te?
Sperando di non essere considerata buonista e retorica, invio saluti a chiunque si avvicini.
lunedì 30 marzo 2020
MANTRA
sabato 28 marzo 2020
COMPAGNI INVISIBILI, STORIE INCREDIBILI
...
Forse sarà che ho compagni invisibili
Molto più duri di me
Forse sarà che hanno storie incredibili
E nessuno le tiene per sé
Bonne nuit bonne nuit ai compagni invisibili
E buonanotte anche a te
Alla gioia al dolore alle storie incredibili
E a tutto il silenzio che c'è...