Qualche giorno fa, esattamente trentotto ore prima che il programma non fosse più disponibile sulla piattaforma, ho guardato su Rai Play Mimmo, ospite della trasmissione notturna "Settenote". Ora se un ritardatario volesse, non potrebbe più vederla. Io sono arrivata quasi sullo scader del tempo, perché pensavo fosse una vecchia puntata già andata in onda, invece mi sbagliavo. Ho guardato con piacere, sebbene, come è normale che sia per me, conoscessi a menadito tutti gli aneddoti raccontati da Mimmo. Ogni volta ascolto la sua voce e ogni volta la trovo bella: il tempo non ne ha scalfito il fascino. Mimmo potrebbe prestarla per gli audiolibri, che ora vanno molto e farebbe un'opera meritoria. Ho visto con molto piacere dei contributi legati al passato musicale del Cantante, del tempo in cui anche lui andava spesso in Tv (ante 1999-2000), in alcune trasmissioni dove era presente un pubblico di giovani che ascoltava assorto e in alcuni casi anche un gruppetto di coriste ballerine: altri tempi, altre storie prima della conquista della libertà. Ho notato che, come tutte le volte che l'ho visto in una trasmissione della Rai, il Nostro è apparso, lui sempre con i capelli molto scompigliati, ben pettinato, quasi reduce da una imposta messa in piega; non solo, dimostrava dieci anni di meno, e reggeva gli impietosi primi piani. Niente occhiaie, niente ombre, niente segni: miracoli dei truccatori Rai, oppure di portentosi piccoli interventi di medicina estetica mini-invasiva che ha sperimentato su se stesso. Comunque sia, per quanto Egli si dichiari poco sensibile alla frivolezza dell'apparire, il risultato è stato ottimo: non solo bella voce, ma anche bella faccia.
Sono rimasta colpita dalla risposta di Mimmo, sul finire della puntata, al conduttore (che, non tutti lo sanno, ha concluso gli studi di medicina, ma non ha mai esercitato) che gli domandava se dicesse bugie: "Dico le bugie, ma solo a me stesso". Non mi ha tanto sorpreso che anche lui si racconti delle fole: capita a molti, capita spesso. Quello che mi ha colpito è che lo abbia ammesso: non me lo aspettavo. Su cosa si racconti delle bugie, rimarrà, come al solito, un mistero, ma niente mi vieta di ricamarci sopra, garantendo di mantenere il più stretto riserbo.
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