Mimmo & Greg

Mimmo & Greg
Grazie Mariangela, grazie Mimmo!

mercoledì 28 dicembre 2016

29 DICEMBRE

Al concerto di domani a sostegno del Folkclub, all'Hiroshima non amour di Torino, Mimmo non poteva mancare. Molti artisti amici saliranno sul palco per sostenere il locale. 
Per maggiori informazioni ottimo l'articolo postato da Mimmo oggi, oppure 

https://www.facebook.com/events/345427172502404/

In altri tempi avrei colto la palla al balzo per parlare del film di Alain Resnais, da cui il locale che ospita il concerto prende il nome, e della protagonista Emmanuelle Riva, che a dispetto degli anni, non tanto tempo fa, ha interpretato un bellissimo personaggio in un film che parla d'amore di vecchiaia e di malattia, ma i tempi son cambiati e non ci riesco più, a infilare troppe parole fuori tema, qui. La verità è che non riesco più a infilarci troppe parole tout court, ma quelle essenziali si: 

DOMANI 29 DICEMBRE, MIMMO LOCASCIULLI SOSTIENE IL FOLKCLUB: TORINO, HIROSHIMA MON AMOUR, ORE 21.

sabato 17 dicembre 2016

FESTA GRANDE

L'appuntamento a Sezze si inserisce in una tradizione ormai consolidata. Mimmo c'è stato in diverse occasioni in passato, anche legate a fini benefici (costante che si ripresenta stasera), in una occasione col mitico Greg http://www.setino.it/mc2007-02.htm , e il pubblico lo ha sempre apprezzato, anzi acclamato. Chiaro che torni volentieri a suonare in un luogo dove percepisce l'affetto della gente, anche se sei uno di quelli che dice che "suono e canto per me, uno o mille non fa differenza" (noi che ti conosciamo sappiamo esattamente tradurre il concetto, uno che non ti conosca bene, sentendo espressioni del tipo "il pubblico lo ignoro", potrebbe rimanere sorpreso e disorientato...), oltretutto non tanto lontano da casa, che non devi prendere l'aereo e neppure il treno, ma con la macchina in un'ora e mezza ci sei. Una volta andò in trasferta a Sezze un gruppo di giovani e meno giovani estimatori di un paese delle Madonie, Gangi http://www.leonardo-sezze.it/FotoLocasciulli.html a cui Mimmo restituì la cortesia esibendosi proprio nel loro paese di provenienza. In quella occasione lo accolsero indossando delle magliette con impressa la sua immagine, segno di devota ironia.
Non ho dubbi, anche stasera sarà un successo, e anche un grande divertimento, per pubblico e artista, che quando suona con la band al completo si diverte da matti. Sarà un divertimento anche per la BAND!


martedì 13 dicembre 2016

COPIA-INCOLLA CON VARIANTE


La riascoltavo ieri alla radio... certo che Mimmo la sua parte l'ha cantata che meglio non si può...








Tanto per capirci, anche se il concetto è già abbastanza chiaro: non è questione di cantare più o meno bene, è questione di gusti e di affinità. Poi ci sono canzoni di qualcuno (più d'uno), che non è propriamente uno di quelli che ti fa impazzire, anche se ha talento, decine di migliaia di persone in preda al delirio ai suoi concerti, che ascolti volentieri e magari ti trascinano anche, in qualche caso, ma... io da sempre, nonostante le conseguenze a volte funeste, seguo la voce del cuore, e sto con le minoranze (quelle che me ne offrono valido motivo). 

giovedì 8 dicembre 2016

PROGRAMMI PER IL FUTURO

Se tra i programmi per il futuro di Mimmo c'è la preparazione di un nuovo album, tra i miei (pochi, non amo fare programmi a lungo termine, ma ci sono delle eccezioni), c'è un viaggio "di lavoro". Un nuovo album tutto di inediti merita una presentazione di lusso in un luogo adeguato. Ecco, quando sarà, sarò lì. Ho tutto il tempo per prepararmi con la dovuta cura. Annuncio fin d'ora che non porterò con me la bandiera sarda, che spesso vediamo sventolare con orgoglio nei luoghi più disparati, e che indosserò la bella giacca nera usata solo in occasione di tre concerti di Mimmo, quindi nuova fiammante; di recente l'ho avvistata e intervistata: era un po' triste e mi ha espresso il desiderio di uscire di nuovo. 
Le giacche malinconiche mi scatenano il magone: le ho promesso che capiterà, che la indosserò ancora, ma non subito, perché c'è ancora tempo.


sabato 3 dicembre 2016

GIOVANI TALENTI ABRUZZESI

Avrei voluto pubblicare una delle foto scattate durante la realizzazione del video di Piccoli cambiamenti, quella che mi è piaciuta di più: in bianco e nero, ruba una bella espressione di Mimmo in giacca gessata, sullo sfondo una finestra. Non ho trovato contatti che mi permettessero di chiedere l'autorizzazione a pubblicarla all'autrice, Mariangela Ottaviano, giovane appassionata fotografa abruzzese che Mimmo apprezza molto. Lo ha fotografato in diversi concerti, sue sono le immagini della pagina ufficiale e del sito, nonché del disco; ha realizzato una mostra di immagini legate alla musica, dal titolo Sinestesie fotografiche... osservando la musica, di cui Mimmo ha curato la presentazione il giorno dell'inaugurazione, il primo di ottobre. 
http://www.chietitoday.it/eventi/mostre/fotoemoezioni-mariangela-ottaviano-barbella-1-15-ottobre-2016.html
Un altro esempio di amore per la sua terra e per i giovani capaci e meritevoli (non solo la fotografa, musicisti, realizzatori di siti...), della cui collaborazione si avvale e che non esita a promuovere. Lo saranno anche quelli del talent letterario del quale Mimmo sarà ospite oggi, a Pescara? 
http://www.rete8.it/cronaca/123editrice-il-viandante-sabato-talent-letterario-a-pescara/

sabato 26 novembre 2016

COL SENNO DEL POI

Una video-intervista esattamente di tre anni fa (novembre 2013), che mi era molto piaciuta, che penso di aver già suggerito in passato, che ripropongo oggi con molto piacere. Del tutto intenzionale la reiterazione del pronome relativo, come pure quella del participio passato e del sostantivo assonanti, piaciuto/piacere. Tra le varie interviste a Mimmo, che costituiscono una sorta di summa del suo percorso musicale e personale, questa la segnalerei a qualcuno che lo conosca poco, ma ne sia incuriosito, e desideri approfondire. Si sfiorano, si toccano, a tratti si scavano, molti dei temi a lui cari. Interessante valutare alcune considerazioni col senno del poi.

Cliccare, prego!




domenica 20 novembre 2016

MIMMO RACCONTATO DA...

una giovane concittadina, in questo articolo di qualche tempo fa (marzo 2015). 
Spero che i Pennesi non abbiano difficoltà ad aprire la porta ad una sconosciuta che suoni con l'intento di scovare, all'interno delle abitazioni, le "immagini" del Cantante a cui si fa riferimento nell'articolo. Mi sono immaginata suoi ritratti ovunque, soprattutto sui caminetti, nume tutelare a cui si chiede protezione, e al quale si chiedono grazie. 
Al di là di queste amene considerazioni, sono lieta che sia amato, in patria (e anche fuori).

sabato 19 novembre 2016

IN QUANTI L'HANNO SENTITA?

Una volta, ed ero ancora all'inizio della carriera di nota e apprezzata blogger di fama mondiale, il Cantante mi disse che avevo svolto su di lui una ricerca talmente certosina (seppure con diverse imprecisioni), che si trovava a leggere sul suo conto notizie di cui neppure lui era al corrente. Trattasi evidentemente di un paradosso, intendeva dire cose così minute che neppure lui le ricordava. Sarà accaduto davvero o me lo sarò inventato? Non lo so: sogno e realtà sempre più spesso si mischiano nella mia testa.



Propongo oggi l'ascolto di una canzone (mi piacerebbe sapere in quanti l'hanno sentita e quanti possiedono l'album), che Mimmo ha solo interpretato, mentre ne è autore il francese Renaud, all'interno di un progetto... 
Basta con i riassunti di me stessa, chi desidera può riscaldare una vecchia sbobba, piena di ingredienti che ora non saprei dove andare a comprare.
Ciao Mimmo. 

domenica 6 novembre 2016

MIMMO E LA DISCIPLINA

Un buon modo di iniziare una domenica mattina un po' sonnacchiosa e inconcludente, perché mi dia lo sprone per riappropriarmi della mia ferrea disciplina (solo perché se me ne allontano appena, rischio di piombare nel caos). 

Una delle canzoni più belle e anche più amate dallo stesso autore, della produzione recente, piena di riferimenti alti. Segnalo che quando Mimmo esegue questa canzone in concerto, non di rado interroga i convenuti per tastare il polso della situazione. Occorre essere molto preparati sul concetto dell'amore in Pascal, e ripassare i fondamentali del Nuovo testamento e non dimenticarsi del libro settimo della Repubblica di Platone. Nel frattempo ci si può rilassare, mentre si ascolta la canzone, rimandando, ma non di molto, il tempo dello studio.


giovedì 3 novembre 2016

BUONI PROPOSITI PARIGINI

Cominciamo a progettare il nuovo disco. L'impalcatura, ma non solo, la faremo qui a Parigi, nel nuovo studio di Matteo (Alba Musique).




Credo che questo scambio generazionale darà, come ha dato finora, buoni frutti. Dall'impalcatura alle rifiniture il lavoro sarà lungo, i viaggi tanti, ma non abbiamo fretta. A dire il vero, io, si, un po', perché, mentre sicuramente a Parigi si dorme da poco il solito breve "sonno del giusto", io, seppur a malincuore, devo prepararmi.
P.S. Il mini post antelucano ha il sapore di una entusiastica condivisione. Non dovesse essere gradita la pubblicazione della foto, la rimuoverò all'istante.

martedì 1 novembre 2016

BACI...BAU

Nel seminterrato di Folgorata hanno di recente bussato alcuni nuovi potenziali lettori (che ringrazio), spinti dal vento dell'amore per il Cantante. Mi pare giusto che non ci siano equivoci e capiscano subito con chi hanno a che fare.

Due post del passato altamente esplicativi.

venerdì 28 ottobre 2016

ARIA DI CASA

A volte mi domando come possano, gli artisti che si esibiscono quasi tutte le sere, con brevissimi periodi di pausa, e non mi riferisco solo alle rock star internazionali, reggere il ritmo e il tipo di vita che tale ritmo determina. Sarà certo una vita ricca di gratificazioni e, soprattutto a certi livelli, ci saranno grandi guadagni, ci sarà un pubblico adorante, l'adrenalina in circolo sarà tanta, ma alla fine vivi in un mondo parallelo, che con la vita vera ha pochi contatti. Non fai altro che girare come una trottola, da un posto all'altro di una parte del mondo più o meno vasta, vedi aeroporti e stazioni, camere d'hotel di lusso, o di alberghi più modesti, a seconda di quanto sei quotato, ma sempre di corsa, perché la sera dopo ci sarà un altro appuntamento, un'altra città, un altro stadio, un altro locale, un altro pubblico, un'altra intervista, se sei di quelli che le concedono. Questo può essere molto eccitante, ma anche molto stancante. Se da un lato ci sono degli autentici drogati del palco e della fascinazione esercitata sul pubblico, e anche in età avanzata reggono tre ore di concerto senza fare una piega, dall'altro c'è chi a un certo punto depone le armi per vivere finalmente una dimensione più a misura d'uomo. Ricordo le dichiarazioni rese da un noto cantautore italiano, che qualche anno fa ha lasciato la musica attiva per dedicarsi a delle cose normali, anche banali, che non aveva mai avuto tempo di fare. Durante i lunghi anni di carriera, raccontava, se ad esempio andava in vacanza, non si rilassava mai, sempre attento a captare stimoli e spunti che potessero essergli utili per le sue canzoni. Tutte le sue esperienze erano finalizzate alla sua musica e forse gli era venuta una certa ansia da prestazione, per cui ha avuto il coraggio di dire basta e si è sentito sollevato.


Mimmo, nel corso della sua lunga carriera, non ha mai voluto perdere i contatti con la "vita vera", grazie anche alla scelta di esercitare contemporaneamente la sua prima professione. Ha avuto dei periodi di attività concertistica intensa, alternati, soprattutto negli ultimi anni, a periodi più rilassanti. Mi sono domandata più volte come abbia, in passato, potuto reggere certi ritmi, considerando che spesso dal palco passava al viaggio di ritorno in macchina e poi, veloce sosta di ristoro a casa spesso senza sonno, dritto in ospedale. Da quando, appunto, ha lasciato l'attività ospedaliera, pur continuando a svolgere in maniera più rilassata la libera professione, mi pare che si sia riappropriato di alcuni aspetti importanti che caratterizzano il buon vivere. Tra questi frequentazioni più intense con la terra madre. Quest'anno, con l'uscita dell'album, lo abbiamo visto impegnato in un numero maggiore di concerti, in giri di promozione, sempre a misura d'uomo, ma che comunque lo vedono spesso al volante, su un treno, su un aereo, e in camere d'albergo certo confortevoli, ma non sempre cinque stelle extra lusso. Quindi a volte potrà capitare che il cuscino o il materasso siano troppo duri o troppo morbidi, che l'aria condizionata non funzioni bene, che non ci sia la connessione internet, o che dalla strada arrivi troppo rumore. Se però capiterà di suonare in patria, sarà tutta un'altra storia. Ci sarà una mescolanza di sentimenti, che oscillerà tra la sicurezza di trovarsi in un luogo familiare e una certa ansia, perché in patria ti vogliono bene, ma anche un po' ti giudicano, ci sarà dopo il concerto una buona cena con persone care, e infine, anche se, come sempre e dovunque, per poche ore, un letto amico, dove dormire il sonno del giusto.

martedì 25 ottobre 2016

AMORE E ATTESA... (IN ATTESA DELL'AMORE)

In un delirante impeto narcisistico mi auto-promuovo e invito a cliccare sui seguenti link: 

 http://folgoratadaunapiccolaluce6.blogspot.it/2010/07/di-cosa-parliamo-quando-parliamo-damore.html 

http://folgoratadaunapiccolaluce6.blogspot.it/2012/08/ultima-uscita-dagosto.html

Si tratta di due post giovanili che mi sembrano molto sul pezzo, oggi, e sarei felice se qualcuno li leggesse (o rileggesse).

Avviso: il primo è lungo (ma scorrevole), il secondo più breve.

E siccome sono convinta che un po' di sano ripasso sia sempre utile, invito anche a entrare nel video, e tentare di impadronirsi dell'ultima carta...







venerdì 14 ottobre 2016

BRIVIDI


Caro C.

mi spiace tanto deluderti, anzi averti da tempo deluso, perché lo sai già che anch'io sono di quelle che ti hanno ascoltato con le cuffiette su un autobus o sulla metro (leggera, di superficie, qui in provincia non abbiamo l’underground). Ti ho ascoltato, spesso a dire il vero, come piace a te, attraverso le note e la voce diffuse in un ambiente raccolto, fiocamente illuminato dal chiarore della luna, in perfetto silenzio e in solitudine. Ti ho ascoltato anche intenta nei lavori di casa, e in altre attività, mero sottofondo come non vorresti che fosse, e qualche volta anche mentre scrivevo un post di Folgorata, di quelli poco impegnativi, perché in tanti casi, lo sai, ho dovuto studiare e concentrarmi, e la musica mi avrebbe distratto. Anche a me piacerebbe tanto che tu mi leggessi raccolto e concentrato, senza interferenze, seduto comodo, ma mi rendo benissimo conto che le cose da leggere son tante, ben più interessanti e necessarie, gli impegni della giornata e della vita ancora di più, e quindi spesso avrai dedicato trenta secondi allargando con un pizzico lo schermo dell’iPhone, o del tablet, preso da mille altri pensieri e per me va benissimo: non rabbrividisco. No, non fare il permaloso, lo so perfettamente che non si può tentare un paragone tra una tua canzone e un mio scritto, se non per il fatto che entrambi raccontano di noi, delle nostre emozioni e di quello che desideriamo arrivi a chi ci ascolta e a chi ci legge. Tu mi presti la tua vita mascherata da canzone, io la mia mascherata da blog, e la differenza tra noi due è che io sono molto meno criptica, almeno in apparenza. Tutto questo per dirti che le cuffiette in autobus rappresentano un mezzo da utilizzare in un tempo morto, in un cui chi ti ascolta si isola da tutto e parte per una vita parallela, che finisce al capolinea. In quei momenti, non c’è nessun altro, se non la mia capacità di percepire quello che vuoi dirmi con la tua musica. Non è una mancanza di rispetto, non è un’assenza di gusto, è sfruttare il tempo al meglio, in tua compagnia.

Saluti
F.

TUTTA LA VITA IN UN VIDEO

Tutta la vita di Mimmo, dentro questo video, almeno tutta la vita che l'osservatore attento riesce a cogliere, nei suoi molteplici aspetti, basandosi sull'esame delle informazioni che lui stesso ha via via fornito, compresa la possibilità di entrare per pochi secondi nei suoi luoghi intimi, privati, del passato e del presente. Le due dimensioni temporali giocano, si confrontano e si sfidano, ma alla fine sembrano aver la meglio la velocità incalzante, lo scorrere inarrestabile del tempo, la realtà in continuo mutamento. Piccola consolazione: è un video, e si può fermare l'attimo, ci si può soffermare sulle immagini, sui particolari, rendere lento ciò che è veloce. 
Bel lavoro, Mimmo, tra l'Abruzzo, Roma e il mondo.


lunedì 3 ottobre 2016

DOVERI DEL BUON PADRONE DI CASA

Tempo, impegno e denaro impiegati per costruire e mettere in rete un nuovo sito, che dopo il primo slancio iniziale già non si aggiorna più. Si, va bene, c'è la pagina FB di più immediato e facile aggiornamento, ma il sito dovrebbe essere l'abitazione principale, la casa padronale non solo con una bella facciata, ma anche con stanze accoglienti, arieggiate e pulite con frequenza per ricevere gli ospiti.

mercoledì 28 settembre 2016

QUALCOSA NON MI TORNA

Mi domando se chi recensisce ascolti i dischi; certamente si, dato che poi a questi dischi dà pure il voto. Ma si, non cerchiamo il pelo nell'uovo! Solo che a leggere una cosa del genere, qualcosa non mi torna: 

Lo scorso aprile, il cantautore M. L. ha festeggiato i suoi primi quarant'anni di carriera con una raccolta dei brani più significativi del suo repertorio, intitolata "Piccoli cambiamenti". Ora, a distanza di qualche mese dall'uscita del disco, L. si regala - e regala anche ai suoi fan e agli appassionati - un nuovo progetto: si tratta della versione in vinile in edizione limitata di "Piccoli cambiamenti", contenente gli stessi brani del disco, ma rivisitati insieme ad alcuni amici e colleghi.



Va  bene, niente di grave. Sicuramente domani a Torino ci sarà una presentazione attenta e puntuale, e un pubblico numeroso, interessato e affettuoso, perché Torino è un altro dei posti dove gli vogliono bene.




venerdì 23 settembre 2016

ANTEPRIMA

Il lancio delle carte mi ha riportato alla mente certi concerti della fine degli anni ottanta e dei primi anni novanta, quando Mimmo ripeteva sul palco quel gesto, il cui significato profondo per me è ancora ammantato di mistero, ma qualcosa a che vedere con la sorte, con l'imponderabile che scompagina gli eventi, deve averla. Cantava Ballando e lanciava le carte.
Il cappello indossato mi ha richiamato un'altra serie di concerti di qualche anno fa, ad esempio a Sezze o a Stans, entrambe località con la esse, situate a qualche chilometro di distanza, ma unite dall'affetto che gli hanno dimostrato.
Nel complesso la posizione, l'abbigliamento, gli accessori, l'atteggiamento rimandano a un'immagine di gioventù, condizione che perdura, al di là di qualche piccolo mutamento anagrafico e fisico.
Mi è parso di vedere luoghi familiari, ma qualcosa mi dice che parte del video possa essere stato girato in qualche ambientazione esterna.

giovedì 22 settembre 2016

DUE PICCIONI CON UNA FAVA

Ho catturato due piccioni, con pochissimo sforzo. 
Sono già stati cucinati, si tratta solo di mangiarli: 
Sono anche molto digeribili. Da accompagnare con un bel bicchiere di Montepulciano d'Abruzzo.

martedì 6 settembre 2016

1976 PARTE SECONDA

Ho finalmente consultato le pagine dell'Unione sarda che vanno dal 13 al 21 agosto 1976. La spinta contingente era trovare, spulciando tra le righe del giovane giornalista incaricato dal direttore di seguire le vicende della marcia antimilitarista in Sardegna, notizie sulla presenza del Cantante, dato da fonti attendibili dei tempi come certo tra i partecipanti. Di fatto, le cose hanno preso una piega diversa, e dallo spunto iniziale la lettura di quelle pagine mi ha portato a fare delle riflessioni personali più profonde su un mondo che ormai non c'è più, sull'impegno, sulle lotte, sull'entusiasmo, sul credere in un grande sogno che poi si è infranto. La marcia antimilitarista, descritta con dovizia di particolari e con qualche ingenuità dal giornalista che ormai avrà almeno settant'anni, conobbe momenti di allegria misti a momenti di grande tensione e finì con una carica della polizia. Ogni giorno uno o più spettacoli, ma il cronista non cita mai il Nostro. Non cita neppure altri artisti che avrebbero dato la loro adesione, ora diventati autentici miti della musica, allora anch'essi poco noti, almeno al grande pubblico. Ne cita altri che per me erano allora e sono ora autentici sconosciuti, ma certo quello è un limite mio. 
Commette un clamoroso errore, riferendo del concerto della cantante femminista Juria Kamisaska (sic), non sospettando che la cantante fosse di fatto un cantautore, Juri Camisasca, italianissimo a dispetto del nome dal sapore russo-polacco. Mi sono domandata se sia stato un errore o una burla. Comunque, ho esaminato con attenzione gli articoli e anche se un margine d'errore è sempre da mettere in conto, nonostante l'attenzione, non mi pare di aver trovato tra le righe il nome di Mimmo. Potrebbe aver partecipato a un concerto collettivo e cantato due canzoni, e il buon cronista, che ha avuto poi una discreta carriera e che magari ripenserà con tenerezza al se stesso di un tempo, non conoscendolo, potrebbe averlo saltato. Meglio essere definito una cantante femminista, o non essere citato? Altre ipotesi: Mimmo potrebbe aver dato l'adesione ed esser stato trattenuto da impegni di lavoro a Roma, o semplicemente potrebbe alla fine aver deciso di non partecipare. 
Come stiano effettivamente le cose lo sa solo lui. 

lunedì 5 settembre 2016

INDOVINA CHI C'ERA?

Dal 13 al 19 agosto 1976 diverse località della Sardegna furono le tappe finali della "prima marcia internazionale degli antimilitaristi non violenti", manifestazione di più ampio respiro, promossa dal partito radicale e da altri organismi nazionali e internazionali, che toccò a partire dal 28 luglio anche il Friuli, alcune località della Francia e della Spagna, per concludersi, appunto, in Sardegna. Diversi artisti accolsero l'invito a esibirsi durante le tappe sarde (la prima fu Cagliari, l'ultima La Maddalena), tra i quali un giovane e quasi esordiente Mimmo (paradossalmente fresco, ma non aveva scelta, di servizio militare tardivo a causa dei rinvii dovuti ai lunghi anni di studio!), che certamente conosceva il carismatico e affascinante leader del partito promotore, suo conterraneo, che, guardatelo di profilo, potrebbe essere un suo fratello maggiore da quanto gli somiglia (vedi foto nell'articolo di seguito suggerito, e nessuno mi venga a dire che son fissata con le somiglianze). 
Per chi avesse voglia di farsi un quadro esaustivo del momento storico e degli ideali che animarono la manifestazione, cliccare sul link
Non so esattamente in quale tappa Mimmo fosse presente. So soltanto che nell'agosto del 1976 io non lo conoscevo e per quanto possa aver letto, ai tempi, qualche articolo sulla stampa locale al riguardo, non avevo di sicuro memorizzato il suo nome. Guarderò i vecchi numeri dell'Unione sarda per scoprire dove e in che data ebbe luogo l'esibizione del giovane Mimmo che aveva al suo attivo, come ben sappiamo, un solo album (Non rimanere là), ma aveva già composto alcuni dei pezzi del secondo, Quello che ci resta, che rimarrà negli annali di Folgorata emblematico di come anche un desiderio dato per irrealizzabile, possa alla fine realizzarsi. E dire che pensavo che la prima calata di Mimmo in Sardegna, artisticamente parlando, fosse quella del settembre 1982. 
Non si smette mai di imparare, per fortuna.

sabato 20 agosto 2016

ASPETTO IL TUO RITORNO

Due notti di seguito che sollevo gli occhi per cercare la luna, ma mi rendo conto che quella che vedo nel cielo è solo un surrogato di quella che voglio davvero: una delle lune di Mimmo, una Luna vagabonda.



Certamente lo seguirà anche stasera, nel suo concerto in Irpinia. 




Se vogliamo parlare di emozioni scaturite dall'ascolto della musica...

venerdì 29 luglio 2016

IL PASSATO CHE RITORNA

Due link, sui quali consiglio caldamente di cliccare.


Attraverso il primo  si può riascoltare la puntata, andata in onda il 10 febbraio del 2010, di una bella trasmissione radiofonica, Invito personale, della quale Mimmo fu ospite. Alla luce della pubblicazione di Piccoli cambiamenti, risulta quanto mai attuale, perché, sarà chiaro fin dai primi minuti, è animata dallo stesso spirito festoso di una bella festa di compleanno in cui si invitano gli amici più cari.
http://www.wr7.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-034ac059-6d5c-4ada-ab5b-a2260c122352.html 


Attraverso il secondo si ha la possibilità di accedere a un vecchio post, che scrissi proprio dopo aver ascoltato la trasmissione, dal quale traspaiono l'entusiasmo e l'energia propri di un fresco innamoramento. Pezzo lungo, molto lungo, come accadeva allora, ma di scorrevole lettura. 
http://folgoratadaunapiccolaluce6.blogspot.it/2010/02/notte-alta-e-sono-sveglia.html


L'ampia camicia  bianca di lino e il lussuoso panama sono veramente eleganti, ma... non appaia irriverente la speranza di vedere esaudita una mia grande curiosità. Quale? L'immagine che segue può fornire utili indizi... 






sabato 23 luglio 2016

SENZA TITOLO

Prima di affrontare un eccitante sabato mattina denso di lavatrici, scope elettriche, panni antistatici e olio di gomito, propongo altri undici minuti di chiacchiere di Mimmo in libreria, durante la sua recente discesa a Palermo. Manderò anche il mio curriculum per un posto di annunciatrice-intervistatrice: c'è bisogno di un ricambio generazionale all'incontrario.
Guardiamoci Mimmo, coraggio.

venerdì 15 luglio 2016

SOGNO O SON DESTO?

Non posso non condividere questo video straripante amicizia, euforia, entusiasmo, risate, applausi, sudore, baci, allegria. Mimmo si guarda intorno e si domanda "Sogno o son desto", oppure "Tutto questo sta capitando proprio a me", anche se qualcosa di simile gli era già accaduto, ma non in terra straniera, e si tuffa in quel marasma di stati d'animo e sentimenti, quasi con tutto se stesso, ma conservando una piccola percentuale di controllo e di lucidità che gli permette di non farsene travolgere. Qualcosa farò (Uomini, 1989***), è una delle mie canzoni preferite. Qui dentro ho anche tentato qualche interpretazione critica azzardata. L'ho fatta a pezzi e poi l'ho ricomposta. A proposito di canzoni che quando le ascolti ti emozionano di più... 
Le tonalità di rosa e di azzurro non sono proprio uguali uguali a quelle delle sagome, ma spero si apprezzi la buona volontà.
*** Mi ero distratta: Uomini è del 1995.



sabato 9 luglio 2016

LINK PER I CURIOSI

Che desiderano ardentemente vedere delle belle foto d'autore del Cantante nell'esercizio delle sue funzioni, ma non hanno nelle vene sangue di segugio.

https://it-it.facebook.com/media/set/?set=a.1778954942342157.1073741925.1543154032588917&type=3

mercoledì 6 luglio 2016

SOLO VOCE

Dopo tante interviste video, alcune realizzate nello stesso ambiente, una stanza con foto in bianco e nero alle pareti e mobili da ufficio chiari, e un uomo morto in un angolo (dove siamo?), ecco di nuovo Mimmo solo voce, ospite di una trasmissione radiofonica. Vogliamo parlare ancora di Mimmo e della radio? No, pietà, mi astengo avendo dedicato all'argomento pagine e pagine. Qui dentro c'è una miniera d'oro, e chi lo desideri, può scavare.

Ecco il link, ascoltate. 

lunedì 4 luglio 2016

MILAN

C'è sempre qualche anima buona.





In effetti Mimmo, soprattutto nel video seguente è alquanto ballerino. 




Chissà che dopo non abbia offerto agli astanti un ottimo panetùn artigianale fuori stagione, più in linea col suo modo di intendere e frequentare il cibo. 

Applausi scroscianti  (il critico presente gli dice in triestino te ga un mestier in man): quando canta Siamo noi ci mette sempre una passione particolare. 

sabato 2 luglio 2016

E OGNI STAZIONE E' UNA BUGIA...

Mi è apparso di nuovo in sogno, il Cantante, e non accadeva da molto. Non so se dare al segno una valenza positiva o negativa. Tanto per non ingenerare equivoci nel lettore , i miei sogni sono veri, non sono pretesti per scrivere, e venendo meno a ogni regola di bon ton, che raccomanda vivamente di non ammorbare il prossimo con i propri sogni, e anche esponendomi non poco, perché chi racconta i sogni si mette a nudo, lo condivido col lettore benevolo.
Siamo nella sala d'aspetto di una stazione di provincia, accogliente, piccola e vecchiotta, in un paese di montagna del Piemonte. La festa è qui. C'è il concerto conclusivo del Piccoli cambiamenti tour, ed è in uscita il singolo che dovrebbe anticipare l'album di inediti. C'è tanta gente e ci sono anch'io, e la piccola sala dove è allestito il palco non riesce a contenerla tutta. Molti dovranno stare fuori, e qualcuno ascolterà comodamente seduto dentro vecchie carrozze dismesse, ma tirate a lucido per l'occasione. Mimmo è particolarmente allegro, oserei dire euforico e accompagna il canto con il fido pianoforte, che, corre voce, è quello dove ha imparato i rudimenti dello strumento. Mimmo prima di iniziare il concerto e prima ancora di salutare, presenta le due coperte che hanno sempre protetto il pianoforte da polvere e traumi, nella casa paterna. Ecco due amiche fidate - dice - come sapete per me l'amicizia è importante. Inizia a cantare, non ricordo esattamente quali brani, ma dovevano essere pezzi veloci, perché non riesce a tenere i piedi fermi, anzi a un certo punto si alza e inizia a ballare, una commistione di danze popolari, un po' tarantelle, qualche accenno di ballo sardo e di sirtaki, e coinvolge il pubblico, anzi, si dirige tra il pubblico e trascina sul palco delle persone. Io per ora osservo, ma non ho un ruolo attivo. A un certo punto smette di cantare, apre il suo trolley e tira fuori delle scatole di latta di panettone, leva il coperchio e passa in giro a distribuirne dei pezzetti. A un tratto arriva anche da me, e mi porge la scatola, ma guarda altrove. Io tengo tra le mani qualcosa che evidentemente non posso mollare, quindi non posso prendere la mia porzione di panettone, e come se fosse la cosa più normale del mondo, ne addento una. Il Cantante mi fulmina con lo sguardo, si mette a borbottare qualcosa sulle maleducazioni della gente, e allora reagisco e sbotto anch'io. Non vedi che ho le mani impegnate? E se proprio vuoi saperlo questo panettone è pessimo, vecchio e secco, del peggior tipo in commercio al discount. Per una festa di compleanno così importante, se proprio volevi offrire qualcosa, potevi sforzarti un po' di più, altrimenti sarebbe stato meglio niente. Gli altri sono tutti contenti e sembrano gustare parecchio il panettone. 
Comunque finale a parte, al concerto mi sono divertita molto. Forse ho anche ballato.

mercoledì 22 giugno 2016

L'AMICO DEL CUORE




Per l'incontro del 28, basta leggere la locandina e balza subito agli occhi di noi estimatori non solo affettuosi, ma anche attenti e informati, Mimmo ha deciso di circondarsi di vecchie conoscenze e di cari, oserei dire carissimi amici. R.R., in particolare, è sempre presente quando Mimmo suona al nord, e Mimmo non manca mai di far riferimento a lui nei momenti di intrattenimento col pubblico tra una canzone e l'altra (R.R., il mio produttore del tempo, che stasera è presente in sala...). Mi sembra un bellissimo esempio di amicizia, e a costo di apparire ancora una volta un po' pettegola, ne parlo, non curandomi delle conseguenze, perché queste storie di amicizia che durano nel tempo, ancora vive dopo tanti anni, di due ragazzi che continuano ad avere il reciproco piacere di incontrarsi appena l'occasione lo consente, mi colpiscono sempre molto.

martedì 14 giugno 2016

ROSSO SCARLATTO

In quella vita da vagabonda del web che non avrei mai pensato di vivere, mi ritrovo a percorrere larghi viali e piccoli vicoli, strade asfaltate e piazzette romantiche. Dovunque posso trovare qualcosa in grado di suscitare il mio interesse, se non ho tanta fretta e posso fermarmi davanti a una vetrina che espone oggetti vintage (leggi: vecchie interviste o comunicati che contengono particolari di cui neppure Mimmo, Piumino ed io ancora eravamo al corrente), oppure a un modernissimo megastore che propone gli ultimi prodotti ipertecnologici (leggi: interviste recenti, al pari di quelle di cui ho fornito, con molta generosità, il link qualche post fa).
Mimmo quanto hai parlato in questo periodo? Sembri uno condannato al silenzio per secoli, a cui poi viene d'improvviso concessa la possibilità di esprimersi. Intendiamoci, per me è grasso che cola. Se potessi mettere in fila tutti i caratteri che compongono le parole che sono state da te pronunciate in questi ultimi mesi, e potessi da equilibrista camminarci sopra, arriverei certo molto lontano.
Ecco dunque un'altra lunga intervista che ho scovato durante le mie scorribande. 
Per conoscere il senso del titolo bisogna leggere l'intera intervista. 
A dire il vero oggi ne ho letto pure un'altra, ma mi rifiuto di inserire il link, perché, per quanto sia chiaro che certi svarioni siano in fondo peccati veniali (mica tanto), dovuti a fretta, distrazione, o a un innamoramento folle, uno che per lavoro scrive di musica dovrebbe controllare prima di pubblicare. Piccoli spostamenti  e Delitti imperfetti sono da brivido. Sei d'accordo, caro Mimmo?
In attesa del nuovo Songbook (...).

venerdì 10 giugno 2016

UNA CERTA IDEA DELL'IDEA...

Qui c'è la quintessenza di Locasciulli, o, per meglio dire, in questa canzone o in altre simili, si individuano gli elementi che, all'ascolto, riportano immediatamente all'idea che molti estimatori hanno avuto e continuano ad avere sulla musica del Cantante: il Locasciulli classico, che propone musiche e testi romantici che sembrano e realmente sono (anche per sua stessa ammissione) fuoco e passione, capace di suscitare struggimento e per i più sensibili reazioni da sindrome di Stendhal, come davanti a un'alba o a un tramonto o a un'opera d'arte. Per molti Mimmo è solo questo, e sarebbe già abbastanza. Sappiamo bene che va molto oltre.
A mio parere la versione di Svegliami domattina che risponde meglio all'idea dell'idea di cui sopra è quella contenuta nel disco live Confusi in un playback
Condivido con piacere il video della nuova versione. L'attuale voce di Mimmo racchiude in sé tutte le conquiste dell'età, saggezza, disincanto con un lieve accenno di stanchezza, sotto le quali ancora sobbollono le irrequietezze giovanili.

L'immagine proposta come sfondo mi pare familiare.


lunedì 30 maggio 2016

UN LIEVE STUPORE

Non che non avessi mai letto, nel corso della mia pluriennale carriera di attivista locasciulliana, interviste non solo lunghe, che la lunghezza in sé non è significativa, se alla quantità non si associa la qualità dei concetti espressi, ma anche complete, sincere, appassionate, senza troppi freni, ne' autocensure. Certo, era già accaduto. Non so perché, oggi sono più colpita del solito, financo vittima di un lieve stupore. Anzi lo so, ma Mimmo mi ha insegnato che qualche segreto devo saperlo tenere anch'io. In ogni caso anche questa volta ho aggiunto tessere al mio puzzle.
Consiglio anche questa intervista, a chi volesse dedicarvi un po' del suo tempo. Ciascuna delle componenti che di seguito vado ad elencare hanno contribuito alla sua buona riuscita: Intervistato, Intervistatrice (tra i pochi a non tirare in ballo il verbo conciliare, che a Mimmo non piace, e questo le ha fatto guadagnare dei punti), che sembra aver vissuto tanto i suoi trentaquattro anni, e che quando arriverà ad avere i miei o quelli di Mimmo, finalmente si sentirà giovane; infine una bottiglia di vino, ottimo veicolante di parole ed emozioni.
Mimmo, hai nella tua sporta la quantità e la qualità giusta di parole che occorre per scrivere il famoso libro di cui anticipasti, in uno dei tuoi tanti momenti di entusiasmo cui segue, ineluttabile, uno sconfortante silenzio, la preparazione. Peccato buttar via tanto lavoro, tuo e di altri. Si, è vero, non ci sarebbe un gran tornaconto economico, e gli scaffali delle librerie sono stracolmi di libri, libretti e libercoli di cantanti narratori, di cantanti che conversano con intellettuali, di cantanti che si mettono a nudo, di cantanti poeti, di cantanti saggisti, di cantanti che ci mettono il nome e la faccia, ma non hanno mai scritto una riga. Comprendo le tue remore, ma un'oretta al giorno, con costanza e disciplina, lavoriamoci. L'editor illuminato non sa darsi pace, è li che ti aspetta. 
Se non è lui, sarà un altro. Pensaci.

domenica 29 maggio 2016

PICCOLI CHIARIMENTI

http://www.amadeusonline.net/interviste/2016/i-piccoli-cambiamenti-di-una-vita


Una lunghissima intervista in cui Mimmo ha modo di raccontarsi, di meglio chiarire alcuni punti e di togliersi qualche sassolino dalla scarpa, con molta schiettezza, ma senza acrimonia. Ci trovo qualche piccola contraddizione, non concordo proprio su tutto (ma molto sul fatto che se si parla di te, o si scrive di te, bisogna documentarsi), chi intervista anche questa volta commette alcune lievi imprecisioni, lo stesso Mimmo inciampa su qualche data, ma sto cercando il pelo nell'uovo, si tratta di dettagli che non cambiano la sostanza. C'è tutto ciò che serve sapere, c'è, come è normale che sia, molto già detto, ma detto meglio, in maniera approfondita, puntualizzata, prendendosi tutto il tempo che serve, e anche tutte le parole, per esplorare vita, opere, influenze, collaborazioni, modo di intendere la musica e la discografia, e molti altri aspetti ancora. Ci sono anche alcune domande e risposte relative alla musica classica, in particolare alla musica sacra, molto interessanti. Mi domando quanto tempo sia durata l'intervista, se sia stata condotta de visu, o con altre modalità. Non sempre nella comunicazione diretta prediligi l'estrema sintesi, caro Cantante  e meno male. Promosso. 

Dopo il consiglio di lettura, propongo un altro dei tanti video legati a questo periodo di promozione. Uno di quelli poco visti, che ho scovato durante le mie escursioni su strade poco trafficate. Accidenti alla conciliazione!





sabato 21 maggio 2016

CITAZIONI

Sarebbe interessante andare a cercare, nelle canzoni di Mimmo, i richiami a quelle di altri, delle quali si percepisce, o sembra di percepire giusto qualche nota, e che sono, va da sé, da intendersi come citazione, omaggio, o semplice divertissement. La più nota è senz'altro quella a Crocodile rock in Intorno a trentanni, specie quando la canta dal vivo. A me in qualche versione è parso di ritrovarci Diana, ma può essere che l'abbia sentita solo io, come può essere che abbia sentito solo io nel finale di una canzone dell'ultimo album, forse del secondo Cd (ma, cosa imperdonabile, ora non mi ricordo quale), un richiamo, rapido come un battito d'ali, di Don't cry for me, Argentina
Il post, rapido quasi quanto una citazione musicale di Mimmo a qualche grande che ammira, vorrebbe essere lo spunto per una riflessione più attenta, che anche chi legge può fare per conto suo,  per amore dell'approfondimento, o per gioco.

venerdì 13 maggio 2016

LA STRADA CORRE DAVANTI



Un itinerario in macchina, un bon voyage, quello proposto nel video di accompagnamento alla versione trina di Cala la luna, che certo non stonerebbe a corredo di Bon voyage, alla quale il titolo fa riferimento. Mimmo, per motivi legati alla sua vita artistica, ma anche al fatto che vive un po' in città e un po' in campagna, trascorre parecchio tempo in macchina. Guida lui, ha sempre guidato lui - racconta - anche quando il suo factotum, per contratto, avrebbe dovuto fargli da autista, anche a notte fonda, dopo i concerti. Suppongo che guidare gli piaccia, magari non proprio nel caotico traffico romano, che si rilassi, pensi e ascolti musica (questo lo so per certo perché nelle interviste racconta spesso di aver ascoltato questo o quell'album, o di aver sentito questa o quella canzone alla radio, o di aver seguito quel dato programma). Non vorrei troppo sconfinare nel gossip, ma ho uno scoop. Una volta ebbi occasione di vedere Cantante e macchina, molto ben abbinati, fatti l'uno per l'altra. Non potei fare a meno di sbirciare dentro il cofano quando Egli lo aprì per prendere il suo computer portatile: vi regnavano il massimo ordine e la massima pulizia e posso dire che rimasi piacevolmente colpita, essendo, a detta di alcuni, fissata con ordine e pulizia a livelli patologici. 
...Mimmo non è che anche tu, nonostante il cofano perfetto, quando mangi lasci cadere tante briciole, e quando traffichi in cucina sgoccioli e imprima impronte ovunque? 

martedì 10 maggio 2016

NON C'ERO, ANZI C'ERO, MA DORMIVO

Ieri giornata pesante, di quelle che stendono un cavallo, figuriamoci una folgorata agée. Alle dieci già dormivo, quindi niente Rock Files di Life Gate. Forse ci sarà la possibilità di riascoltarlo, chissà. Non sono tanto rammaricata da questa mia mancata partecipazione all'invito di Mimmo, perchè un amico di Folgorata (cioè lettore del blog), e grande estimatore del Cantante, il 2 maggio è andato a sentirlo al TOM di Milano. Me ne ha parlato con grande entusiasmo e ammirazione, sia per l'aspetto artistico (mi cita una mirabile versione di Un po' di tempo ancora, Intorno a trent'anni, Il suono delle campane, Correre baby) sia per i concetti espressi tra una canzone e l'altra (dice cose profonde intense e ben espresse). Con questo piccolissimo intervento mattutino desidero ringraziarlo, quando si riaffaccerà qui. Ringrazio anche Mimmo per l'invito, e vado a levarmi il costume da folgorata, cosa che richiede molto tempo.

venerdì 6 maggio 2016

L'INTERPRETAZIONE DEI SOGNI

Il doodle di Google  mi racconta che oggi, 6 maggio, è il compleanno di Freud. Mimmo anticipa sempre, nei suoi concerti, la sua bella interpretazione di una canzone che si chiama L'interpretazione dei sogni, con un gustoso siparietto in cui fa riferimento a un certo ragazzo austriaco. Anticipava: non so cosa faccia ora, ne' se nelle sue scalette attuali inserisca il brano, tratto, così san tutti, dallo splendido, e sottolineo splendido, album Piano piano del 2004. Anch'io oggi vorrei prendermela comoda, fare piano piano e magari festeggiare un po' il ragazzaccio austriaco, ma per me è già tardi e devo correre (baby?)
Voilà.

mercoledì 4 maggio 2016

BUSINESS IS BUSINESS

Ho guardato e ascoltato il breve video della partecipazione a quel Tg. Mi pare che la confusa sia la giornalista, o no? Certo, un brevissimo servizio a fine Tg , ma un po' di accuratezza sarebbe il minimo, o no? Che dici, Mimmo? Tanto la gente ascolta distrattamente, mentre mangia, o forse quel titolo "Piccoli cambiamenti" rimane impresso comunque? A questo punto mi domando come mai tanto snobismo nei confronti di una trasmissione nazional-popolare quanto si voglia, ma condotta da uno dei pochi personaggi educati della tv (senza far nomi: concittadino di Dante, scuro di incarnato), e nessun senso critico in altri casi. 

lunedì 2 maggio 2016

TERRA MADRE


Ci piacciono di più i mercati, le botteghe, però ogni tanto capita di fare un giro in un ipermercato, anche per presentare un disco. Video divertente, da molti punti di vista.

Ma cosa c'entrano quei cocktails bellissimi e sicuramente buoni, con gli stuzzichini amorevolmente disposti sui vassoi?
Intanto Mimmo suona a Milano, e, a quel che leggo, condivide il palco con una delle compagne di viaggio del disco, una delle "Due amiche" che lo hanno onorato della loro presenza. 
...Quasi quasi emigro a Berna!

domenica 1 maggio 2016

CURATRICE D'IMMAGINE

Ho ascoltato ancora una volta, senza interferenze, l'inedito che dà il titolo all'album e mi è sembrato insieme un ritorno alle atmosfere dei primissimi dischi, e un compendio di tutta la produzione. Non so se sia una semplice coincidenza, o se sia intenzionale: nel testo sono presenti espressioni che rimandano a titoli di vecchie canzoni, o che comunque le richiamano. Mimmo sembra quasi voler citare se stesso, sempre che quelle parti del testo le abbia scritte lui, e non il coautore, ma penso di riconoscere gli stili. Come si scrive un testo a più mani (è la domanda di oggi)? Ognuno per conto suo scrive la sua parte, ci si incontra come bravi compagni di scuola che fanno insieme i compiti e si scrive insieme? Ci si incontra e si arriva a un accomodamento dopo che si è lavorato singolarmente? Forse la terza sembra la soluzione più sensata. Queste riflessioni mentre Mimmo suona ad Asti tutto contento con i suoi nuovi giovani amici musicisti, e sfoggia uno spolverino, al posto della solita giacca. Altro piccolo cambiamento. Si, ma nelle foto stava provando, dopo si sarà cambiato. E dire che qui dentro, tra le bozze, ho un pezzo congelato bellissimo sulle mises del Cantante, quelle scelte da lui e quelle che avrei scelto io: sobrietà, ma con un tocco estroso. Curatrice d'immagine in pectore...

martedì 26 aprile 2016

BRACCIALETTI ROSSI

Per la prima volta mi ritrovo a seguire in diretta gli impegni legati alla promozione di un disco di Mimmo. Con Idra, essendo io nata a nuova vita, vestendo i panni di Folgorata, a fine settembre 2009, mentre l'album usciva a maggio, ripercorsi i suoi passi in differita. Oggi con grande entusiasmo e immedesimazione, mi muovo sul solco tracciato dai suoi passi esattamente come il piccoletto di Folonari (qualcuno si ricorda chi fosse costui?) nei confronti di un altro malcapitato. Devo dire che mi fanno male i piedi e ho un po' di confusione mentale. Le e-mail di avviso si succedono incessanti e il ruolo mi inchioda a letture e visualizzazioni, che cerco di infilare, così come posso, tra un bucato e una pulizia della lettiera del gatto, una corsa verso il tram e una pausa pranzo, una telefonata e il riordino degli armadi della biancheria. Una promozione discografica che si insinua dentro il mio quotidiano. Leggo recensioni più o meno tutte uguali, meramente informative e dal tono ufficiale, e altre che colpiscono di più per la presenza di qualche guizzo di vivacità e di autenticità, scruto tra le pieghe delle interviste, osservo le foto della presentazione princeps, quella del 23 a Roma, che immagino avrà delle repliche in altre città italiane. Contento, sorridente, riflessivo, invecchiato (pochissimo!?) senza essere diventato adulto, e in attesa di quel futuro che è ancora lì, ma non arriva mai. C'è un cantante che un tempo aveva tanti capelli biondi e ricci, che, partito dal medesimo luogo di Mimmo, il 22, passerà per Torino, Milano, Verona, Bologna, Firenze, Napoli, Bari, Catania e infine atterrerà a Cagliari, ultima tappa del giro di presentazione, il giorno 6 maggio. Non posso non domandarmi se Mimmo farà anche lui tappa al nord, centro, sud e isole: escludo Torino perché tanto c'è il concerto ad Asti, escludo Milano per lo stesso motivo, ma la promozione è promozione e un conto è il plumcake, ops, lo showcase e un conto il concert... Dunque nelle librerie sedi delle presentazioni funziona così: chi compra lì il disco, viene munito di pass nella forma di braccialetto rosso e quello dà il diritto alla priorità, che significa percorso privilegiato per omaggiare il cantante e farsi firmare la copia. Io il disco l'ho comprato ormai una ventina di giorni fa, seppure in una di quelle librerie e pertanto non avrei diritto al braccialetto rosso, cioè alla corsia privilegiata.
...Poi, oggi, leggo il giornale cittadino e trovo una notizia interessante. Domani, in un locale storico che era morto e poi è risorto sotto altre forme e in un altro luogo, uno degli amici di Mimmo, uno di quei feat dell'album, sarà qui.  Sembra si trovi bene, a teatro viene sempre. Il locale è piccolo ma c'è ancora posto. Il concerto inizia alle dieci, e io difficilmente faccio tardi durante la settimana, quando la sveglia suona alle cinque. Magari alle due guardo un video e alle quattro leggo un'intervista, e poi mi metto a sproloquiare con l'uniforme di Folgorata addosso, però sto a casa. Giusto per un concerto di Mimmo, potrei uscire un mercoledì sera, a patto che, promozione di questi Piccoli cambiamenti a parte, inizi con Un po' di tempo ancora e concluda con Tango dietro l'angolo e ci includa Una vita che scappa col bicchiere colmo di vino rosso in mano. Concludo, come è tradizione, con l'esternazione di una curiosotà insoddisfatta. Come avrebbero dovuto essere, se fossero state, quelle millecinquecento copie personalizzate? Cosa significa? Che in ciascuna copia sarebbe comparsa la dedica autografa di Mimmo per ciascuno degli estimatori affezionati? Che ciascun Cd avrebbe rispecchiato la sequenza di brani scelti dal singolo fan? Come al solito, non so darmi una risposta. L'unica certezza che ho è di essere anch'io (l'ho scritto a suo tempo anche qui, citando la fonte), passata dall'adolescenza alla senetudine senza essere diventata adulta, almeno per alcuni aspetti.
 

venerdì 22 aprile 2016

UPDATING

Da anni faccio la guerra al supporto cartaceo, con esclusione dei libri, che continuo a preferire di carta e a comprare, in numero limitato per motivi di spazio. Non mi dispiace la lettura del quotidiano su supporto elettronico, però oggi avrei fatto volentieri un'eccezione. Ho girato per varie edicole alla ricerca del magazine (che va d'accordo con l'updating) Sette, senza trovarlo. Lo avrei gelosamente custodito. Non mi è rimasto che salvare e ingrandire le immagini dell'articolo pubblicato da Mimmo e leggere. L'autore è un nome (doppio) molto noto della critica musicale italiana, una vera e propria autorità. Se piccole imprecisioni potrebbero essere (non è detto), considerate peccati veniali in un blog dilettantesco, nei pezzi di un professionista mi aspetterei, sempre, dati corretti.
Quanto a Mimmo, che al termine rivisitazioni, riferito alla canzoni di Piccoli cambiamentiusato  dal Signor Doppio Cognome (che gli si rivolge dandogli del lei e chiamandolo dottore),  risponde che è una brutta parola e preferisce usare updating, proprio lui che si scaglia contro l'uso indiscriminato di parole inglesi nel discorso: magari ha ritenuto che non ci fosse una espressione o termine italiano corrispondente che rendesse bene l'idea? Oppure il tono era ironico e questo si percepisce quando si ascolta, ma non quando si legge. Magari un corrispondente che renda fedelmente il concetto, esiste nella variante svizzera della lingua tedesca? Massima stima degli Svizzeri, che se ne infischiano di mode, classifiche, successi televisivi e via di seguito, però chi in patria segue il Cantante (il famoso zoccolo duro che per me è una brutta e abusata espressione), evidentemente non è attratto da cose di quel tipo, altrimenti si sarebbe rivolto ad altro e invece di mischiarsi ad altri cento in qualche club o piccolo teatro per sentirlo, spesso facendo lunghe trasferte, sarebbe andato all'Arena di Verona a fare la ola, o no? E fan fedelissimi del Cantante a parte, penso non sia necessario varcare il confine per trovare un pubblico attento e poco incline alle mode, anche se forse, certo, gli altri costituiscono la maggioranza.
Mi rimane la curiosità di sapere quali fossero le sessanta canzoni individuate in principio, diventate poi quaranta e infine, nell'album, diciannove. La soddisferò mai?

giovedì 21 aprile 2016

I PRIMI SARANNO GLI ULTIMI E GLI ULTIMI I PRIMARI

Aspettavo questo momento da cinque anni quasi esatti. E si perché nonostante la mia capacità di apprendimento sia leggermente in caduta libera, mi ricordo alla perfezione, come tutti gli anziani, i fatti del passato. Mimmo fu ospite a Radio 2 Social Club sabato 9 aprile 2011. Allora la trasmissione andava in onda il sabato e la domenica e io la ascoltavo da casa, oppure se ero fuori mettevo le cuffie, fatta salva la decenza. Ora va in onda dal lunedì al venerdì e la ascolto solo in quelle rare occasioni in cui sono a casa. Al mio rientro, oggi, durante la solita gita nella pagina di Mimmo, scopro che Egli è stato ospite, stamattina, della divertente puntata che ho or ora ascoltato. Ho visto anche la foto ricordo della puntata e ho pensato cose che vorrei tanto scrivere, ma non posso. Il clima era al solito divertente, Mimmo ha cantato, bene devo dire, Piccoli cambiamenti e Cala la luna, ha chiacchierato, scherzato, si è prodotto in due imitazioni, una felice, l'altra un po' meno, ma ha avuto modo di dire la sua battuta preferita, che ha scatenato un mare di risate. La battuta è quella che ho utilizzato come titolo del post estemporaneo così non mi son dovuta lambiccare il cervello per cercarne uno. Non è facile dopo più di quattrocento post (ricorre quest'anno il settennale di Folgorata, e tutti mi chiedono come riesco a conciliare la mia vita di blogger con la mia vita lavorativa e quella familiare e io rispondo che intanto preferisco coniugarla e che il segreto è l'amore), ogni volta trovare un titolo adeguato. 
Il mio piccolo post odierno finisce qui. Non faccio il riassunto della trasmissione perché come è noto preferisco creare che riassumere, ma basta andare sul sito di Radio due e ascoltarsi la puntata. La consiglio. Davvero molto divertente. Consiglio soprattutto di concentrarsi sulla voce di Mimmo, la mia preferita. Grazie a quella voce, gli perdono perfino le battute.

lunedì 18 aprile 2016

"E IO NON SONO PRONTO PER GRANDI CAMBIAMENTI"

Giorni intensi per Mimmo che, impegnato nella promozione del suo disco, tra un'intervista e un video (o meglio, intervista che è possibile leggere, ma anche vedere e ascoltare), paziente, serio, educato e sorridente racconta e poi racconta di nuovo dei piccoli cambiamenti apportati alle canzoni, che non ha voluto stravolgere. Canzoni che ha preso dal passato ma ha portato nel futuro, rinnovandole con un tocco sapiente che cogli quando stai per dire ma questa non l'ha cambiata per niente e invece ti sorprende e ti fa sentire pure un po' in colpa per averlo pensato. Risponde alle domande che gli hanno fatto mille volte e a qualcuna che gli hanno fatto meno e ancora una volta spiega come è riuscito a coniugare e non a conciliare (strenuo fautore del primo termine, non per un fatto di suono ma di concetto che esprime, anche se... non riporto qui la tediosa analisi etimologica dei due termini e le conclusioni cui sono giunta) musica e medicina, e ancora racconta delle collaborazioni, alcune notissime a tutti, altre un po' meno, e che un po' sorprendono chi lo intervista perché è il suo mestiere, ma di lui ha una conoscenza alquanto superficiale. Sempre colpiscono le sue attestazioni di stima nei confronti dei colleghi. La commistione tra un incantatore di serpenti e un professore di letteratura riferita al Rouge (così lo chiamano i fan), mi sembra degna di essere riportata. Ricorda, Mimmo le prime esperienze musicali e il primo disco, le vicende legate alla nascita di quest'ultimo, si sofferma sull'andamento attuale del mondo discografico,  in qualche caso si sbilancia perfino su quel famoso disco di inediti al quale sta lavorando da tempo. Non è il momento di pensare a questo, godiamoci il presente, del quale spesso ci dimentichiamo perché troppo legati al passato, o troppo protesi verso il futuro. Il mio presente è attraversato da una domanda di vitale importanza: ma in che rapporti è Mimmo, veramente, coi gatti neri? Il mio futuro immediatissimo dall'urgenza di vedere la sua nuova video-intervista, chissà che non trovi la risposta.

giovedì 14 aprile 2016

TROVIAMO UNA SOLUZIONE

In sottofondo Non voglio più, contaminata dal rumore della lavatrice in lontananza e dal confortante ronfare del gatto. Nessun'altra interferenza. Ascolto, intenta in muliebri faccende, il secondo Cd, non per la prima volta, e noto ancor meglio la liquida intro di Stella di vetro, che sembra quasi portarmi in Cina. No, non è l'urgenza di una improbabile recensione mattutina a spingermi a scrivere, in questo inizio di giornata di ferie da casalinga affannata, ma un altro motivo. Mi sono imbattuta, ieri sera, nella icona di un video di Repubblica in cui si annuncia che Mimmo L. si racconta: Una vita tra musica e medicina (Intanto ascolto Una vita elementare). Mi sarebbe molto piaciuto sentire il suo racconto - sebbene in materia sia molto preparata, tanto da poter scrivere un piccolo trattato (non lo farò) - ma qualche causa misteriosa lo proibisce. Ho provato diverse volte, tuttavia cliccando sull'icona appaiono altri video di tutt'altro argomento e di musica e medicina nessuna traccia. Intanto ascolto Tra lo Utah e Tel Aviv (inevitabile soffermarsi sulle variazioni subite dalla voce in otto lustri), di cui conosco genesi, motivazioni, significato, ma non li renderò pubblici, perché le canzoni non si spiegano...
Rivolgo un appello alla comunità informatica internazionale perché renda fruibile il video di Repubblica.
...Quale mai sarà la tipica disinvoltura da chauffeur?
Se almeno qui ci fossi tu...ti chiederei di andare a stendere il bucato della prima lavatrice, che intanto ha concluso il suo ciclo di lavaggio, così io potrei dedicarmi a recensire il tuo disco in maniera professionale!

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