Ho ascoltato ancora una volta, senza interferenze, l'inedito che dà il titolo all'album e mi è sembrato insieme un ritorno alle atmosfere dei primissimi dischi, e un compendio di tutta la produzione. Non so se sia una semplice coincidenza, o se sia intenzionale: nel testo sono presenti espressioni che rimandano a titoli di vecchie canzoni, o che comunque le richiamano. Mimmo sembra quasi voler citare se stesso, sempre che quelle parti del testo le abbia scritte lui, e non il coautore, ma penso di riconoscere gli stili. Come si scrive un testo a più mani (è la domanda di oggi)? Ognuno per conto suo scrive la sua parte, ci si incontra come bravi compagni di scuola che fanno insieme i compiti e si scrive insieme? Ci si incontra e si arriva a un accomodamento dopo che si è lavorato singolarmente? Forse la terza sembra la soluzione più sensata. Queste riflessioni mentre Mimmo suona ad Asti tutto contento con i suoi nuovi giovani amici musicisti, e sfoggia uno spolverino, al posto della solita giacca. Altro piccolo cambiamento. Si, ma nelle foto stava provando, dopo si sarà cambiato. E dire che qui dentro, tra le bozze, ho un pezzo congelato bellissimo sulle mises del Cantante, quelle scelte da lui e quelle che avrei scelto io: sobrietà, ma con un tocco estroso. Curatrice d'immagine in pectore...
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