Ho
davanti agli occhi la bella locandina del workshop sulla canzone d'autore, che vedrà Mimmo, ancora una volta, nelle vesti di docente. Ormai è tutto un fiorire di termini inglesi, ormai tutti fanno workshop, nessuno partecipa più a un più sobrio e ormai desueto seminario, e quando, ad esempio Mimmo andrà da qualche parte a presentare il suo disco, ne parlerà e canterà qualche canzone, leggerò che ci sarà il suo showcase. Nella mia affermazione non c'è biasimo, semplicemente prendo atto... Appena ho letto le date del momento formativo, 16 e 17 aprile, cui dovrebbe seguire, alle ore 18 del 17, il concerto del docente, ho avuto un tuffo
al cuore, nonché definitiva conferma del fatto che il Cantante ha il dono dell’ubiquità, da me solo ipotizzato. Ne spiego il motivo: se la memoria non mi inganna,
e mi inganna, nonostante una lieve flessione dovuta all’età e ai pensieri, di
rado, in quegli stessi giorni Mimmo avrebbe dovuto essere a Roma con l’amicomico abruzzese, in scena in un noto
teatro con uno spettacolo intitolato Con
tutto l’Abruzzo che posso. Oh Mammamia - mi sono detta - se ne sarà dimenticato? E il management di prima fascia, non
avrà verificato? Mi precipito a controllare più di una fonte, risalente a onor
del vero a un po’ di tempo fa, e le date
indicate coincidono con quelle dell’evento che, con altri si situa all’interno
dell’Estate Musicale Frentana di Lanciano. La città, anticamente Anxanon, e
quindi Anxanum, da cui Lanciano, era l’antica capitale dei Frentani, così
come Penne, l’antica Pinna Vestinorum, lo era dei Vestini. Dopo la piccola
digressione, che attesta la mia costante attitudine allo studio, riprendo il
discorso interrotto. Devo vederci più chiaro e mi precipito nel sito del Teatro
romano e scopro due fatti sconcertanti. Il primo è che le date sono state
cambiate (diverse repliche a marzo e non più ad aprile) e il secondo è che
della partecipazione di Mimmo appare traccia soltanto nella locandina, mentre
nella descrizione più completa, compare un altro artista (anch’egli si appresta
a festeggiare il quarantennale della carriera, nel 2016), cui Mimmo ha prodotto
un album tanto tempo fa, che ha suonato
in rassegne musicali in cui hanno partecipato entrambi (lo vedo anche tra i
protagonisti delle lezioni-concerto frentane) e che, a quanto leggo, si duole, forse giustamente, perché essendo ormai al suo quindicesimo album, la gente lo ferma ancora per dirgli ah, tu sei quello dell'aria fresca. Gran bella canzone, capisco il punto di vista dell'artista, ma meglio l'aria fresca che l'aria fritta, per tutta la vita. Mi domando che attinenza
possa esserci tra questo artista e Germano, e francamente mi sfugge (non saranno solo questione
di management), mentre vedo che anch’egli sembra avere una certa frequentazione
e un certo legame con l’Abruzzo. Insomma, ci sarà o no, Mimmo, nelle serate
teatrali romane? Magari potrebbe avere, dovesse esserci, uno spazio limitato rispetto a quanto deciso tempo fa, per motivi che non è dato conoscere? Siamo nel campo (minato) delle illazioni, e il mio desiderio è di essere quanto più possibile... scientifica. Soprattutto non vorrei essere davvero entrata, illazioni a parte, in un campo minato. Il mistero si fa fitto e il mistero è pane per i miei denti…da
accompagnare col vino (nella locandina ci sono due bicchieri: uno è per l'artista, l'altro idealmente a disposizione del pubblico), se ci fosse bisogno di dirlo.
Immagino che con il cambio-programma in corsa, in pieno lancio dll'ultimo lavoro, vedremo M dappertutto...tranne, forse, che nel noto teatro romano.
RispondiEliminaPiumino
Caro Piumino, grazie per il tuo saluto. Chissà, però nella locandina dello spettacolo presente nel sito del Teatro, si legge ancora della partecipazione di Mimmo. Magari dovranno aggiornarla.
RispondiEliminaUn abbraccio.