Penso di essere rimasta una della poche a non possedere uno smartphone, o un tablet. Non li voglio, non mi servono; uso il telefonino per il suo scopo primario, ormai non mando più nemmeno messaggini, a meno che costretta a rispondere per educazione, ma le risposte sono monosillabi. Non mi importa niente di connettermi quando sono fuori casa, ma ieri pomeriggio avrei certo ascoltato cosa avessero da dirci i due uomini di mare più in vista dell'estate. Avessi avuto uno di quegli aggeggi avrei potuto ascoltare in streaming, e invece niente. Nonostante l'occasione persa continuo a resistere e continuerò a comprare telefonini normali, finché saranno in commercio - che se cadono continuano a funzionare e non hanno bisogno di essere messi in carica tutti i giorni - passando per luddista o per fossile vivente.
Informata la nazione su certe mie attitudini, passo a una cosa fondamentale per la mia vita di folgorata persa. Ho letto una cosa, ieri, che mi ha fatto gola, una cosa che avverrà, se avverrà, tra un sacco di tempo, e si sa che certezze non ce ne possono essere, almeno per ciò che mi riguarda. Mi sono ripromessa tuttavia, di esserci, a questa cosa, perché il tempo è giunto di tornare a essere presenti, non solo con lo spirito, ma anche con il corpo.
Ciao.
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