Spero proprio che il feuilleton non si colori di tinte grandguignolesche, ma dubito, data la pacatezza, fatta qualche eccezione, del pubblico di Mimmo. Io penso che se il lavoro è stato completato, non abbia senso aspettare ancora. Nessun rischio di confusione, nessun pericolo di soffocamento, a meno che non ci sia la precisa volontà di cambiare rotta e con tutta questa corte di dotti medici e sapienti (promoter, manager, distributori, addetti stampa, vattelapesca), lanciarsi verso una fetta di pubblico non raggiunta prima. In tutta sincerità non vedo Mimmo così incline a lasciarsi convincere da opinioni, strategie e volontà altrui, se non collimano perfettamente con le sue opinioni, le sue strategie e la sua volontà. Forse è lui non del tutto contento e del tutto convinto, forse altre interferenze esterne hanno influito, ma queste non sono altro che considerazioni personali. Quanto al titolo, mi pare che a parte l'assonanza ci sia una differenza sostanziale, soprattutto se dietro a un titolo c'è il desiderio di esprimere un concetto. Piccoli cambiamenti va benissimo, ma potrebbe andar bene anche Piccoli equivoci senza importanza, se non ci fosse già un precedente illustre.
Niente di irrimediabile. Poi, se il Cantante volesse farsi perdonare, per questa attesa che inizia ad assomigliare ad un'era geologica, un modo ci sarebbe...
Niente di irrimediabile. Poi, se il Cantante volesse farsi perdonare, per questa attesa che inizia ad assomigliare ad un'era geologica, un modo ci sarebbe...
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