Vivo su un'altalena: da un lato conto i giorni che separano il lavoro in sala di registrazione dall'uscita del disco, passando attraverso le fasi intermedie, dall'altra mi godo l'attesa, perché impaziente da giovane, nella maturità ho imparato a gustarmi le attese, o forse ho dovuto fare di necessità virtù. Proprio grazie alla frequentazione virtuale col giovanotto in camicia di jeans della foto, il gusto dell'attesa si è decuplicato, o forse si sono moltiplicate le occasioni in cui ho dovuto fare di necessità virtù.
I mandorli sono in fiore, le giornate più lunghe e io sono, almeno per quanto attiene all'argomento in oggetto (ribadisco volentieri, essendomi già espressa in proposito), OTTIMISTA.
L'ARCHIVIO FOTOGRAFICO
...Sono devota custode di un archivio di foto di Mimmo, avendo raccolto quasi tutte quelle che lui ha pubblicato e tutte quelle che ho trovato in rete e per qualche motivo mi hanno colpito. Per noi agiografe le foto sono fondamentali. Lo conosco da quando portava il gilet di vello di pecora e aveva il boccolo sulla fronte, da quando era il frontman del noto gruppo beat che imperversava tra la jeunesse dorée pennese, i Dinosauri, dal cappello a visiera da monello, ai raffinati attuali cappelli neri a falda stretta, passando per i tradizionali borsalino, per i panama, per i cappellacci da colono americano, per quelli a visiera piatta col logo che di tanto in tanto usa e che per me sono i più brutti in assoluto (de gustibus). In tanti casi di cronaca sentiamo parlare dei computer di indiziati o di vittime, sottoposti ad attente analisi da parte degli inquirenti. Sarò malata, ma qualche volta penso: mi capitasse qualcosa profanerebbero i miei computer e cosa troverebbero? intere cartelle denominate Foto M. seguite da numerazione.., o Immagini Cantante.... La cosa mi disturba alquanto.
Tra decine e decine di foto, non ce n'è neppure una che risalga all'infanzia, certo sempre legata a un momento musicale. Proprio non riesco a immaginarmi Mimmo bambino. Se non avessi sentito tante volte dalla sua stessa bocca, il vibrante ricordo del piccino di cinque anni, costretto a lunghe sedute di solfeggio, penserei che è nato adolescente. Mi guardo bene dal proporre al Cantante di pubblicare una foto dell'infante che fu, magari durante un saggio di pianoforte (certa che la mia accorata richiesta sarebbe cinicamente ignorata), però mi rimane la curiosità di sapere che aspetto avesse, da bambino.
Me la porterò nella tomba, questa curiosità, però me ne faccio una ragione. Un'altra delle convinzioni che si è rafforzata nella maturità è che ci sono dei territori in cui non è lecito sconfinare, ed è mio desiderio mantenermi sempre dentro la legalità.
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