Mimmo & Greg

Mimmo & Greg
Grazie Mariangela, grazie Mimmo!

lunedì 11 marzo 2013

QUELLI CHE BENPENSANO


Mimmo cita sempre questa canzone come esempio di testo profondo, intelligente, moderno, diretta espressione del tempo vissuto da chi lo ha scritto; ne loda la forma e il contenuto, così come manifesta sempre la sua stima incondizionata e il suo affetto all'autore.
M. non è di quelli che si sottrae di fronte alla possibilità di lodare colleghi più giovani di lui di cui ha stima, e se qualcuno gli dicesse che è generoso, forse risponderebbe che non si tratta di generosità, che la generosità non c'entra nulla, ma che  semplicemente esprime  ciò che pensa. 
Se non ricordo male, quando F. era stato suo ospite, in una delle quattro serate al Teatro Golden  (30 marzo-2 aprile 2011) avevano cantato insieme questa canzone, e per un po' era girato in rete il video. Mi ricordo di Mimmo col megafono, che cantava il ritornello, o magari me lo sono semplicemente immaginato. Non se se devo preoccuparmi, ma talvolta confondo sogno e realtà, non so se qualcosa sia accaduta nella realtà, o solo nei miei sogni, o nella mia testa.
In ogni caso, ho cercato disperatamente quel video, evidentemente artigianale, girato da qualche spettatore, e non l'ho più trovato. Se mai c'è stato, non c'è più.
Per una che si occupa di Mimmo, con mille dubbi e risultati incerti e discutibili,
sembra doveroso rendere omaggio a questa canzone che Lui ama tanto. Lo faccio con un certo ritardo, ci pensavo da tempo.
Non sono proprio una  ardente estimatrice di F., a dire il vero non ritengo di conoscerlo in maniera adeguata, ma condivido il giudizio su "Quelli che benpensano." Mi sembra molto bello anche il video ufficiale.
Non cediamo alla tentazione di tirarci fuori dal mucchio di "Quelli che benpensano", In molti casi siamo noi a far promesse senza mantenerle mai, e non solo. Insomma, per intenderci, è sempre valido il vecchio discorso della pagliuzza e della trave, però tra le categorie enumerate nella canzone, quelli da da cui prendo maggiormente le distanze, che proprio non sopporto, sono quelli arroganti coi più deboli, zerbini coi potenti.
Ho messo il link del video, spero parta cliccandoci sopra, (a volte non accade, almeno a me...) altrimenti è facilissimo trovarlo. 


http://www.youtube.com/watch?v=vrpJB7ucC5Y



Sono intorno a noi, in mezzo a noi, in molti casi siamo noi a far promesse senza mantenerle mai se non per calcolo, il fine è solo l'utile, il mezzo ogni possibile, la posta in gioco è massima, l'imperativo è vincere e non far partecipare nessun altro, nella logica del gioco la sola regola è esser scaltro: niente scrupoli o rispetto verso i propri simili perché gli ultimi saranno gli ultimi se i primi sono irraggiungibili. Sono tanti arroganti coi più deboli, zerbini coi potenti, sono replicanti, sono tutti identici guardali stanno dietro a maschere e non li puoi distinguere. Come lucertole si arrampicano, e se poi perdon la coda la ricomprano. Fanno quel che vogliono si sappia in giro fanno, spendono, spandono e sono quel che hanno. 
Sono intorno a me ma non parlano con me... Sono come me ma si sentono meglio... 
Sono intorno a me ma non parlano con me... Sono come me ma si sentono meglio... 
...e come le supposte abitano in blisters full-optional, con cani oltre i 120 decibels e nani manco fosse Disneyland, vivon col timore di poter sembrare poveri, quel che hanno ostentano e tutto il resto invidiano, poi lo comprano, in costante escalation col vicino costruiscono: parton dal pratino e vanno fino in cielo, han più parabole sul tetto che S.Marco nel Vangelo e sono quelli che di sabato lavano automobili che alla sera sfrecciano tra l'asfalto e i pargoli, medi come i ceti cui appartengono, terra-terra come i missili cui assomigliano. Tiratissimi, s'infarinano, s'alcolizzano e poi s'impastano su un albero, boom! Nasi bianchi come Fruit of the Loom che diventano più rossi d'un livello di Doom... 
Sono intorno a me ma non parlano con me... Sono come me ma si sentono meglio... 
Sono intorno a me ma non parlano con me... Sono come me ma si sentono meglio... 
Ognun per se, Dio per se, mani che si stringono tra i banchi delle chiese alla domenica, mani ipocrite, mani che fan cose che non si raccontano altrimenti le altre mani chissà cosa pensano, si scandalizzano. Mani che poi firman petizioni per lo sgombero, mani lisce come olio di ricino, mani che brandiscon manganelli, che farciscono gioielli, che si alzano alle spalle dei fratelli. Quelli che la notte non si può girare più, quelli che vanno a mignotte mentre i figli guardan la tv, che fanno i boss, che compran Class, che son sofisticati da chiamare i NAS, incubi di plastica che vorrebbero dar fuoco ad ogni zingara ma l'unica che accendono è quella che dà loro l'elemosina ogni sera, quando mi nascondo sulla faccia oscura della loro luna nera... 
Sono intorno a me ma non parlano con me... Sono come me ma si sentono meglio... 
Sono intorno a me ma non parlano con me... Sono come me ma si sentono meglio...


FRANKIE HI-NGR MC
QUELLI CHE BENPENSANO, 
DALL' ALBUM LA MORTE DEI MIRACOLI (1997)

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