Mimmo & Greg

Mimmo & Greg
Grazie Mariangela, grazie Mimmo!

giovedì 6 dicembre 2012

SANGUE ROMANTICO




Muscoli e rabbia denti stretti e via 
Sangue romantico tramonti e foschia 
Gola bruciata vento e neve che ricadono giù 

(Niente di più, da Clandestina, 1987) 

"Voglio i colori forti, il conflitto delle forze della natura, l’estasi contemplativa e l’azione impulsiva, la disciplina e l’irrazionalità animale. Ecco, voglio restare anacronisticamente romantico, anche pagando dazio… se necessario."

Stralcio dalla riflessione/enunciazione/dichiarazione programmatica odierna di Mimmo, che, va da sé, è da leggersi integralmente nella giusta sede. 
Passano gli anni, ma la stoffa è la stessa: non appaiono tracce di logoramento nella trama e nell'ordito, anzi il tessuto sembrerebbe, col tempo, aver acquisito una maggiore robustezza. Che passione, che tempra e che orgogliosa convinzione, nell'affermare ciò che è e ciò che vuol essere. Condivisibile o meno, discutibile o meno, merita apprezzamento per la coraggiosa e netta affermazione di sé, senza tentennamenti ne' infingimenti. 

Davvero uno spirito romantico, - inteso nella accezione colta, non corrente del termine - in cui, almeno a mio modo di vedere, non sono assenti tracce di contaminazioni dannunziane e una certa vena futurista. 


Della sua attrazione per gli ideali romantici ho senz'altro parlato in diverse altre occasioni, ancor prima di averne la conferma diretta attraverso interviste o ascolti. Ricordo una piccola intervista telefonica a una radio di Colonia, in cui Mimmo raccontava la sua passione per il movimento romantico tedesco, ed esprimeva il desiderio di meglio approfondirne la conoscenza, soprattutto in ambito letterario.

Da un articolo pubblicato su Repubblica del 16 giugno 2010, sezione di Napoli, in occasione del concerto a Castel Sant'Elmo. 

"A Locasciulli piace l' idea di essere considerato un po' un Lord Byron della canzone. «Non sono né greve, né dozzinale», dice di se stesso. «C'è un modo anche gentile di usare la violenza, di vivere il proprio sturm und drang»."

Il desiderio di essere assimilato a un Lord Byron, seppur della canzone, può apparire legittimo, ma anche un po' presuntuoso. Il detto "le parole sono pietre" è ancor più vero se si tratta di parole scritte. Penso che immaginare il tono di voce usato nel pronunciare una tale affermazione, unito magari a un sorriso, possa mitigare di molto questa sensazione. Un conto è essere consapevoli del proprio valore e delle proprie qualità artistiche, e Mimmo certamente e a buon diritto lo è, altra cosa è la presunzione, o l'arroganza, caratteristiche che non mi paiono appartenergli.



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