Mimmo & Greg

Mimmo & Greg
Grazie Mariangela, grazie Mimmo!

lunedì 17 dicembre 2012

LIBERE DI FARE COME CI PARE

Donne, sorelle mie, che a volte non capisco. 
Donne, a volte tra voi così poco amiche e poco solidali.
Donne, a contendersi le attenzioni di qualcuno.
Uomini: "Si, tanto a scegliere e a decidere in fondo sono sempre loro, le donne."
Donne, insieme una sera per svagarsi: "Non parliamo di uomini", e invece ce n'è sempre uno che monopolizza la serata, se non uno per cui piangere.
Donne: "Quell'uomo ha una sensibilità tutta femminile." "Sicure che non sia gay?"
Donne: "Avrò sempre un momento per parlare con te". Poi arriva uno qualsiasi e mi molli. Quando ti molla mi cerchi di nuovo.
Donne: "Se fossi in te non ci starei un momento di più, con uno così". "Mollalo!" (Fosse così facile... aspetta il tuo turno e ne parliamo.)
Donne: belle, grintose, intelligenti, con un ruolo sociale importante, un lavoro di responsabilità. Davanti a un'apparenza vincente, una collezione di fallimenti nella vita privata.
Donne: "Tu proprio non ci sai fare, non devi mostrarti troppo disponibile.  Tienilo un po' sulla corda. Sparisci per un po'. Fatti desiderare, funziona".
Donne: "Basta, io con gli uomini ho chiuso, ho già dato". 
Donne: "Se voglio davvero un uomo me lo prendo." 
Donne da sole al ristorante, sempre più numerose. Possibili motivi:
Sono in coppia, ma, orrore, hanno la libera uscita settimanale autorizzata. 
Sono in coppia, e sono anche felici, ma se vogliono vedere le amiche, per fortuna, non hanno bisogno di autorizzazione.
Sono in coppia, ma ormai ognuno si fa gli affari suoi. Anzi lui se li è sempre fatti, ma si sa... è un uomo.
Sono sole e felici di esserlo. 
Sono sole e si divertono un sacco.
Sono sole e disperatamente alla ricerca di qualcuno. Lanciano sguardi adescatori ai vicini di tavolo, già impegnati. "Tanto quel qualcuno arriva sempre quando meno te lo aspetti: smetti di cercare."
Donne: "Al centro della mia vita ora non c'è nessun uomo, e sono proprio felice."
Donne: "Non sono mai stata sola; senza un uomo io non so stare." 
Donne: "Con un uomo vicino sono più rispettata e mi sento più protetta."
Donne: "Senza amore non si può." (E qui possiamo concordare).
Un Uomo: ... "Però confesso che sempre più sovente avverto una certa amarezza quando dal tavolo accanto ascolto solo voci femminili. Mi chiedo dove sono i loro uomini, perché non sono lì, se li hanno lasciati e sono felici o se sono state mollate (peggio!) per insufficienza." (Mollate per insufficienza???)
Lo stesso Uomo di prima: "Le donne....., temo, forse si sono chiuse (o lasciate rinchiudere) dentro le bolle di una moderna solitudine".
Donne: libere di fare come ci pare, entro i limiti del rispetto per il prossimo. Di andare dove ci pare, sole o accompagnate. Se siamo in un posto pubblico, magari cerchiamo di non fare troppa cagnara, di non sghignazzare troppo. Diranno che siamo le solite galline e non avranno tutti i torti.

Donne: quelle per cui l'esteriorità è al primo posto, quelle che le tentano tutte per cercare di restare giovani, e vedi dei mostri che girano per le strade, con facce da criceti, tiratissime che non riescono neppure a parlare, delle bocche orribili e dei mezzi palloni piazzati sotto la gola. Contente loro.

Donne: quelle che certo si curano, tengono al loro aspetto, perché è inutile che ci raccontiamo balle, conta, eccome se conta, ma sanno anche accettare i segni del tempo, e si vogliono bene così e continuano a piacere anche ai loro uomini, seppur lontane dal fulgore dei vent'anni. Esistono anche gli uomini così, per fortuna: sono certa che qualcuno di loro leggerà questa pagina. 

Questa poesia è per loro, e per le loro donne, perché l'amore riesce ad andare d'accordo con una pelle non più tanto fresca e con un seno un po' cascante.
Se è vero amore.

Amo di più le tue rughe, Filinna,
che lo splendore della giovinezza.
Mi piace di sentire nella mano
il tuo seno, che piega giù pesante
le sue punte, più del seno diritto 
di una ragazza. Il tuo autunno è migliore
della sua primavera ed il tuo inverno
è più caldo della sua estate.

Paolo Silenziario
Antologia palatina, Libro V, Epigramma 258.
Testo italiano di Salvatore Quasimodo.

Paolo Silenziario, poeta del tempo di Giustiniano, suo funzionario di corte, autore di bellissimi epigrammi di soggetto amoroso. 
Prendendo spunto da questo epigramma notissimo e citatissimo, che io amo alla follia non solo ora che assomiglio un po' (solo un po') a Filinna, ma fin dalla mia terza liceo, è nata una canzone che si intitola La donna della sera.  Frutto della collaborazione di Roberto Vecchioni (testo) e Angelo Branduardi, (musica) è pubblicata nell'album Domenica e lunedì, di Branduardi, del 1994.
Ho sentito Vecchioni cantarla dal vivo, quest'estate, in una trasmissione radiofonica. Non so se l'abbia incisa, e in che album.

A me sembra bellissima. Nei miei sogni, perché ne ho sempre fatto tanti, ora e allora, me la faccio cantare da Mimmo, che ci mette tutta la passione di cui è capace. Noi donne, anzi noi esseri umani, uomini e donne, soli o no, abbiamo una libertà che neppure in schiavitù ci possono togliere: quella di sognare. 

A volte può aiutare a resistere, questa libertà.

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