Non mi sono dimenticata. Mi sono,
ieri pomeriggio, dedicata all'ascolto della trasmissione della Radio televisione svizzera, Retedue in cui è stato ospite Mimmo. Il titolo del programma è Babilonia, l’ospite, (ieri
Mimmo, nelle puntate precedenti altri artisti con qualche caratteristica comune,
che sfocia in molti casi in un percorso
autentico e indipendente, slegato da logiche meramente commerciali) non è il vero protagonista. La vera protagonista è la musica, nelle sue forme più svariate e
meno comuni, in una confusione di generi, stili e lingue che ben giustifica il
titolo. Confusioni e commistioni che testimoniano una grande ricchezza. L’ospite
accompagna i conduttori nel percorso di ascolto dei brani musicali scelti, chiamato a esprimere le sue sensazioni e le
sue preferenze, a scegliere tra le diverse proposte musicali, che non strizzano
l’occhio alle mode, ma spaziano tra i generi musicali più disparati e collocati
in luoghi e periodi diversi. Ieri abbiamo sentito Miriam Makeba, un inedito
Fabrizio de Andrè alle prese con una canzone popolare in piemontese (inconsueto,
ma non mi sorprende: le sue radici non sono forse anche nel Monferrato?) una
canzone popolare ungherese, un pezzo di Frank Zappa e uno di Ananda Shankar,
imparentato col noto musicista di sitar Ravi, con cui entrarono in contatto i
Beatles, in particolare George Harrison… e altre cose ancora.
Mimmo si è rivelato come sempre
all’altezza, da buon intenditore di musica quale è: ha individuato al primo
colpo in una esecuzione, uno strumento non tanto noto, l’oxofono, (??? non so se ne ho afferrato bene il nome)*** una via di
mezzo tra oboe e sassofono e i due conduttori sono rimasti colpiti: mica è uno
qualunque (N.D.A., nota dell’agiografa)! Continuo a sostenere che in radio dia
il meglio di sé, sempre competente e al contempo semplice e informale, senza
bisogno di tirarsela tanto, e sempre con un tono sorridente.
Tre le canzoni di Mimmo
ascoltate: Scuro, Passo lento, (presente nei miei Frammenti) Senza un addio. Le
tematiche affrontate sono state quelle ricorrenti: gli esordi, la formazione musicale, le collaborazioni prestigiose con musicisti stranieri avvenute nel segno della stima e dell’amicizia, i rapporti con i critici musicali, i legami con la Svizzera, che non ha esitato a
definire un’altra mamma; Frankie l'onnipresente, al quale dovrò dedicare una piccola monografia, ma solo dopo aver molto
studiato; l’importanza del cinema nella sua vita, e… non continuerò a ripetere cose già dette altre volte. Non posso
però non soffermarmi un momento su una nuova notizia: sapevo che quando era molto giovane, Mimmo avrebbe desiderato fare l’attore,
ma ero all’oscuro del suo desiderio di diventare critico cinematografico! “Quando
ero a Perugia (dove come sappiamo studiava medicina, seguiva quando poteva, le
lezioni di letteratura italiana all’Università per stranieri, suonava la notte
al pianobar di Via dei Priori, studiava alacremente, viveva) vedevo uno, due
film al giorno e poi scrivevo le recensioni e le confrontavo con quelle dei
critici cinematografici”…
Cosa darei per poter scassinare
il cassetto dei ricordi del Cantante… Ma le conserverà ancora le recensioni
cinematografiche?
Per chi non avesse potuto seguire la puntata di Babilonia andata in onda ieri, non perdete le speranze, sarà
possibile scaricare il podcast. Lo farò anch’io e lo riascolterò, ma eviterò accuratamente
di tornarci sopra, perché tengo molto all’immediatezza del pezzo, anche se
qualcosa che forse meritava di essere riportata, sarà rimasta sicuramente
intrappolata nei tasti.
...Ho appena controllato: potete già scaricare. Appena possibile riascolterò e interverrò solo eventualmente a fornire notizie precise sullo strumento e sul musicista, con cui Mimmo ha collaborato, anzi che ha collaborato con Mimmo, che lo suona molto bene. Lo ha nominato ma non sono riuscita a capire bene di chi si trattasse, (sarà uno dell'irripetibile mitico gruppo di Tango dietro l'angolo).
***Ho riascoltato: come supponevo, oxofono è una mia invenzione, non ero riuscita a captare bene. Lo strumento si chiama sorrousophone e il musicista, del quale a Mimmo sfuggiva il nome durante la trasmissione, dovrebbe essere Lenny Pickett, almeno così mi raccontano i credits di Tango dietro l'angolo, che mi sono andata a controllare. Per essere più precisi, Pickett suona in Tango dietro l'angolo il tenor sorrousophone e in Mosche & mosquitos il tenor & contrabass sorrousophone.
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