Mimmo & Greg

Mimmo & Greg
Grazie Mariangela, grazie Mimmo!

domenica 22 agosto 2010

NIENTE DI NUOVO SOTTO IL SOLE, MA REPETITA IUVANT


Non sono ancora le sei, e sono qui a scrivere. Prima mi sono guardata allo specchio, e ho visto riflessa l'immagine di una donna dall'espressione dolce, rilassata e contenta. Non è la mia espressione abituale, anche se talvolta, per fortuna, si dipinge sul mio viso. Doveva essere così anche l'altra mattina quando un signore gentile, che incontro nella strada in salita che mi porta al lavoro, ha risposto al mio sorriso di saluto e ha esclamato: Che fortuna! Che bel modo di iniziare la giornata! Magari era una battuta galante e basta, però io l'ho presa per buona e mi sono cullata nella piacevole idea di poter, con la mia sola presenza e un sorriso, dare luce alla giornata di una persona. Ecco io oggi posso dire di aver iniziato la mia giornata, all'alba, in un modo che senz'altro la condizionerà positivamente e la illuminerà. Certo oggi qui splenderà il sole, ma sarebbe lo stesso se ci fossero nuvoloni plumbei e pioggia. Ho saputo ieri sera (Hai voglia di alzarti alle cinque anche domani mattina? ... Grazie!) che oggi alle cinque avrebbero riproposto a Rai 2 la Lezione d'autore, che è già andata in onda più volte, che io avevo già visto l'anno scorso a ottobre, e alla quale avevo dedicato due puntate nel mio blog agli esordi. A dire il vero mi sono svegliata molto prima, in genere ormai sono già sveglia alle quattro, ma credo che anche se avessi faticato a svegliarmi, per M.L. un sacrificio l'avrei fatto volentieri, così come gli appassionati dell'alba nascente rinunciano volentieri al loro sonno per vivere la magica esperienza.


Mimmo Locasciulli è stata oggi la mia alba, dalle dita di rosa, o per meglio dire che ha per dita delle rose, visto che stamattina sono molto ispirata e mi permetto una citazione omerica. Mi piacerebbe sapere cosa pensa il mio artista di culto dell'Odissea che è uno dei miei libri preferiti. Uno dei miei buoni propositi odierni, è di leggerne alcune pagine, magari quelle in cui Nausicaa va con le ancelle al fiume a lavare il suo corredo e incontra Odisseo ingrommato di sale, provato dal destino avverso, dalla nostalgia, dalle tempeste e dal naufragio, ma sebbene l'apparenza dell'uomo sia scoraggiante per chiunque, lei non ne ha paura e da subito coglie in lui l'eccezionalità al di là delle misere apparenze. Riuscire ad andare oltre le apparenze è senz'altro un dono.

Dopo aver vissuto una bella esperienza, in particolare aver letto un libro che molto mi ha coinvolto, a me capita di vivere per un certo tempo, breve in genere perchè per fortuna trovo presto qualcosa che mi fa provare emozioni altrettanto intense, un senso di perdita e di abbandono, in cui mi sento un po' orfana e vedova. Stesso stato d'animo ho provato appena in maniera inaspettata, senza preavviso, i riflettori si sono spenti su Mimmo che cantava con molta passione la canzone che da sempre accompagna i suoi soundcheck, Sign on the window di Dylan che io prima certo non conoscevo, ma che ora mi è diventata familiare. Non ripeterò passo passo le cose dette e le canzoni cantate, ne' descriverò di nuovo quel posto bellissimo in cui l'autore restio ha accettato di far entrare le telecamere. Mi viene da pensare che abbia accettato di farlo perchè l'ideatore del programma è un suo caro amico, Arnoldo Mosca Mondadori (in genere quando uno porta due cognomi è perchè vuole onorare i due rami della famiglia, noti come in questo caso) che lo stesso M. cita a proposito della manifestazione a Lampedusa, nell'estate del 2008, quella in cui fu inaugurata la celebre Porta dei migranti. Nella lezione Mimmo canta una versione di Idra, all'epoca ancora in gestazione, leggermente diversa rispetto alla versione che abbiamo imparato a conoscere e ad apprezzare. Lo sappiamo bene ormai che Mimmo per amicizia fa molte cose che altrimenti non accetterebbe di fare. L'esempio classico sono le collaborazioni. Forse in un altro caso non avrebbe accettato di mostrare un luogo così suo, anche se un'altra eccezione la fece anni addietro: gli interni del video de Il futuro mi sembrano girati proprio nella casa di campagna a sei chilometri dall'Abruzzo, così Mimmo quando ci va, respira aria di casa.


Visto che qui dentro inevitabilmente ci facciamo i fatti suoi, possiamo dire che ha approfittato di questo periodo di riposo per recarsi nella sua terra, Mimmo, per quella voglia di mamma che irrefrenabilmente lo coglie. Sarà andato in giro per borghi e città, avrà fatto scorta di belle sensazioni e si sarà dedicato, come di consueto, ai sapori. Queste ultime battute per dire che alla fine, dopo aver combattuto non poco, e con risultati pessimi (ho dovuto mettere le cuffie per sentire poco e male) sono riuscita a sentire l'intervento del nostro alla trasmissione La terra di Radio uno. Intervento piccolo piccolo, a dire il vero, in collegamento telefonico mentre rientrava da Livorno, dove lui stesso (nessun ricorso a agenzie investigative) ci racconta i suoi programmi di vacanza e riposo. Poche frasi, però io di Mimmo non mi voglio perdere nemmeno le briciole, e quindi mi accontento anche di cose minuscole come telefonate dalla macchina. Andrò alla disperata ricerca di Canestrato, o altro pecorino abruzzese. Profuma di pecorino, ormai, questo blog, di pascoli, di erbe profumate. Ci sono sulla tovaglia virtuale le macchie rosso rubino violetto intenso del vino. A parte i vini, che si trovano facilmente, o formati di pasta, non mi è parso di vedere qui, in giro altri prodotti abruzzesi, ma devo esplorare con più attenzione. In alternativa, rimane la spesa online. Tanto ormai è diventata una consuetudine, però continuo a dire, così come è più bello comprare i libri in una libreria, i dischi in un negozio di dischi, sempre più raro, è bello scegliersi direttamente i prodotti alimentari, sentire i profumi, vedere i colori, gustare con lo sguardo prima ancora di portarli alla bocca. Andare al mercato è una festa, e consiglierei a quanti si trovassero a visitare la mia città, di recarsi al mercato di San Benedetto, un'occasione per entrare davvero nell'atmosfera della città. Nei miei viaggi, ahimè non troppo frequenti, cerco sempre di andare a visitare un mercato. Acquisto online, quando non ho scelta, mi adeguo e può essere comodo, ma nell'altro modo è tutta un'altra storia, molto più affascinante.


Chissà quante persone stamattina avranno avuto la mia stessa idea e si saranno messe davanti alla tv, magari con una bella tazza di caffè. Sarei curiosa di saperlo. Matti ce ne sono tanti, insonni pure, ma io non parlo di spettatori casuali, parlo di gente avvertita, che non c'è capitata per caso, lì davanti. Non lo saprò mai, come mai saprò tantissime cose che ardo dal desiderio di conoscere.

Ma la realtà nuda e cruda non sempre è piacevole, e, come ormai è noto anche da queste parti, io trovo una grande complice nell'immaginazione. Io sono di quelle che il potere molto volentieri continuerebbe a darlo all'immaginazione, perchè usando parole non mie: "Il miraggio dei sogni? Rifiutato. L'amore per gli altri? Dilapidato. L'immaginazione? Tutta spesa. La vita ormai è indifesa."




4 commenti:

  1. Di chi sono i versi finali?

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  2. Sandra dixit:
    Te lo dico se mi dici chi sei tu!
    Scherzo. L'autore è Raffaele Crovi. Conosco questa piccola poesia dai tempi dell'adolescenza, sarà stato il 1976, 1977: la trovai, con un'altra, pubblicata su una rivista. Non ti so dire con esattezza a quale raccolta appartenga, anche se, per il sapore epigrammatico e per l'argomento trattato, potrebbe far parte di Genesi, Milano, Il formichiere, 1974. Purtroppo non ho la possibilità di verificare direttamente perchè nella biblioteca dove lavoro,abbiamo una sola raccolta di poesie di Raffaele Crovi, La vita sopravvissuta, del 2007, e non ho trovato neppure nella altre biblioteche locali.
    Ecco un altro epigramma tratto appunto dall'ultima raccolta. SEmbra scritta per me.
    La fantasia è multiforme,
    è fervida, sbrigliata, frivola,
    si maschera, è capriccio,
    voglia,bizzarria,
    si muove tra realtà e illusione:
    è un dialogo avvolgente
    tra la tua mente e al mia.

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  3. Le poesie colgono un momento dell'anima, come una lama di luce che penetra in una stanza buia e illumina solo ciò che sfiora, lasciando in ombra il resto della stanza;
    le poesie illuminano come un fendente il nostro cuore, mostrano l'essenziale e lasciano in ombra tutto ciò che è contingente. Per questo ognuno di noi le sente sue, solo sue e ritrova, nei pensieri, nei sentimenti altrui, i propri.
    mari

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  4. Ti adoro, perchè so che questo è un commento meditato: un momento dedicato a me, con tutto ciò che implica,e questo è un regalo bellissimo.
    Infinitamente grata.
    Sandra

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