Che Mimmo sia un uomo fortunato è un dato di fatto. Le cose gli sono andate piuttosto bene, ma non gli sono piovute dal cielo, si è impegnato. Ha studiato, ha lavorato, ha cantato, suonato, e fatto tutte quelle altre cose che sappiamo e che per noia non ripetiamo. Ha cercato anche di coltivarsi lo spirito, nell'ultimo decennio anche di guardarsi dentro con più attenzione. Dal punto di vista della gestione delle sue risorse mi sembra uno che si conceda ciò che gli piace e gli permetta una buona qualità della vita, senza nessun ammiccamento all'apparire. Se non avesse avuto dei guadagni dalla professione di medico, e avesse dovuto vivere solo degli introiti della musica, avrebbe saputo costruirsi un tesoretto per eventuali tempi di crisi, e lo avrebbe ben amministrato. Questione di dignità, questione di carattere. Si merita quello che ha, ma una buona dose di fortuna lo ha sostenuto. Ha una blogger di fama che da tempo immemorabile ancora scrive di lui, e ne segue le tracce con un fiuto notevole. Ha da qualche anno un legame professionale con una brava giovane fotografa che ora gli ha perfino dedicato una mostra (e da quel che vedo sono foto molto belle, e non so se il merito sia più del soggetto, o dell'autrice, ma per rimanere su una posizione di equilibrio dirò cinquanta e cinquanta), che è già visitabile al Museo archeologico "La Civitella" di Chieti e si intitola "Un po' di tempo ancora" come il noto successo con cui spesso Mimmo apriva (ora con il tour di "Cenere" non so), i suoi concerti. Dunque Mimmo, bene culturale da tutelare, all'interno del Museo archeologico ci sta proprio bene, lui che si è spesso definito un uomo antico. L'ho sempre detto io che ha le fattezze di un prode capo vestino...
Al Folk di Torino la settimana scorsa ha iniziato con Svegliami Domattina
RispondiEliminaUn altro modo classico di iniziare. Un saluto e grazie.
RispondiElimina