Mimmo & Greg

Mimmo & Greg
Grazie Mariangela, grazie Mimmo!

sabato 28 luglio 2018

RICORDO E MEMORIA


Il link per ascoltare l'intervista di Gerardo Ferrara a Mimmo, in quel di Dolianova, il 9 luglio del 2018, data che passerà alla storia. 

https://www.spreaker.com/user/radiobrada/locasciulliok

Qualcuno mi ha raccontato di aver visto, alla fine di tutto - intervista, presentazione del libro, concerto - Mimmo che, tutto solo, in un cantuccio, mangiava in piedi un piatto di qualcosa di non ben precisato. Ho provato una stretta al cuore, e nonostante il mio informatore abbia subito evidenziato come il solingo sia stato immediatamente raggiunto e confortato da alcuni sodali dell'organizzazione, questa immagine dell'artista solo e appartato e affamato mi ha devastato. Lui sicuramente era contento così. Si limitava a soddisfare un bisogno primario. Dal particolare, passo all'universale e mi chiedo: L'artista è solo?  Domanda più adatta a elucubrazioni notturne invernali che a un pomeriggio estivo. 
Ci sarebbe da discutere con Mimmo sul significato delle parole e in particolare su alcune sfumature personali che egli attribuisce ad alcune di esse. Questa attenzione all'uso delle parole mi piace e mi appartiene, come mi appartiene il fastidio per alcune espressioni che stanno sulla bocca di molti, ad esempio da un po' di tempo imperversa l'odiosissimo "anche no", per non parlare dell'abominevole "piuttosto che" impropriamente usato. Queste brutte espressioni sono contagiose quanto un virus e difficili da estirpare. Anzi, noto che chi le utilizza se ne compiace. Nelle conversazioni di Mimmo, uomo per sua stessa definizione "antico", sono spesso presenti i proverbi. Il mondo contadino pullula di proverbi; dopo avergli sentito infinite volte proferire "corre l'acqua per l'orto", nelle ultime interviste mi capita spesso di sentire e leggere "mi hanno messo il sale sulla coda." Per chi volesse saperne di più sul significato:
Talvolta pronunciamo certe espressioni senza sapere da dove derivino, e scoprirlo è sempre interessante.
Ci sono poi gli appassionati delle massime latine, che si devono usare solo se si è certissimi della loro esattezza. Non sempre accade. Quante volte capita di sentire "dulcis in fundum" o "deus gratias", o benedizione "urbis et orbis", per citare le storpiature più comuni. Taluni fanno come certe vecchiette che in chiesa biascicavano, deformandole, preghiere in latino. Il campionario delle massime è sterminato; tra le mie preferite "ubi maior minor cessat", e "sutor, ne ultra crepidam", passando per "festina lente". Cerco, per quanto possibile, di attenermi ai precetti enunciati.

La conversazione tra Mimmo e Gerardo è da ascoltare. Mimmo, se non l'hai già fatto, ascoltati.

Nessun commento:

Posta un commento

Elenco blog personale