Questa sera Mimmo parcheggerà la sua macchina volante in un bel posto, di quelli dove si troverà senz'altro a suo agio, un luogo d'incontro pieno di libri e di buoni vini, situato in una delle cittadine più belle della Sardegna, Alghero. A L'Alguer, è cosa nota ma mi fa piacere ricordarla, si parla una variante antica di catalano, una lingua che molto mi affascina. Le targhe che indicano le vie sono bilingue. Passeggiare per le strade di Alghero, è esperienza di grande suggestione, e mi auguro che Mimmo si sia inoltrato, seppur brevemente, a esplorare. Ieri ha conversato con un musicista, oggi lo farà con uno scrittore e poeta. Il giornale "La Nuova Sardegna" gli ha dedicato, cosa che quello del capoluogo non ha fatto, un'intervista, in cui l'ignaro giornalista gli rivolge la consueta domanda: "Come è riuscito a conciliare...?". Piccolo (o grande) neo, ma inviterei alla clemenza.
Spero che il bilancio di questi quattro giorni sia stato positivo. Spero che Mimmo, che ha sofferto lievemente di nostalgia e avrebbe voluto avere il dono dell'ubiquità, come la veggente marchigiana, sia stato ben nutrito e ben accudito, che abbia dormito in luoghi se non di lusso, confortevoli e puliti, e che abbia conosciuto delle persone piacevoli. Chi ha organizzato il tutto, ha fatto a mio avviso un bel lavoro, anche nella scelta delle persone che hanno accompagnato Mimmo nella presentazione della sua creatura, questo figlio unico di carta. Mai dire mai, mai essere granitici, mai dire questo sarà l'unico libro, e quell'altro sarà l'ultimo disco. Alla base di certe decisioni definitive ci sono di sicuro motivazioni valide, ma sarà il corso della vita a decidere. Per ora aspettano il nostro amico cantante-dottore-cantiniere ancora altre presentazioni estive, poi arriverà l'autunno (dopo tutto) e vedremo cosa ci porterà. Così, come viene, senza fretta. Quando sarà, come è tradizione, ascolterò "Cenere" in totale solitudine, l'unico ammesso sarà il gatto bianco, e lo farò al buio e con gli occhi chiusi. Vorrei però che ci fosse comprensione nei miei confronti se qualche volta mi venisse il desiderio, sulla metropolitana leggera che mi riporta a casa o sul vecchio romantico trenino che in certi orari viaggia al posto della vettura più moderna, di mettere le cuffie e d perdermi nella sua musica, e magari di perdermi a tal punto da saltare la prima fermata, la mia, e scendere a Dolianova, e di ricordarmi della bella serata di lunedì.
Grazie infinite Mimmo per essere venuto, e grazie infinite a chi ha reso possibile tutto questo.
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