Gli gioverà la Svizzera , ma Parigi, che fu per
Mimmo città del cuore ancor prima di visitarla, per certi versi gli giova ancor
di più. Qui si sente a suo agio, come a casa, qui ha la fortuna di incontrare
un bravo musicista e produttore, con cui ha un lontano rapporto di parentela.
Questo parente, che è uno dei pochi da cui Mimmo accetta critiche e a cui
consente atteggiamenti affettuosi, scherzosi e confidenziali - un privilegio raro - lo ospita spesso nel suo studio di
registrazione, lo sostiene, gli offre consulenze e gli dà consigli. Insieme
lavorano al nuovo progetto musicale, e di tanto in tanto interrompono per
riposare un po’; bevono un caffé o una birra, chiacchierano amabilmente dei fatti
loro e si interrogano su quelli del mondo. Lo studio di registrazione Albamusique sembra molto bello, ha un
piccolo cortile interno (o terrazza) che invita a rilassarsi e a meditare.
Perché si chiamerà così, per onorare il momento in cui il sole sorge,? Oppure in omaggio alla cittadina delle Langhe nota per le sue
eccellenze gastronomiche ed enologiche? o Alba è il nome femminile che richiama un affetto importante? Chissà…
Durante il momento di relax si
scatta qualche foto, e subito si posta perché i seguaci hanno fame di notizie.
Le foto forniscono informazioni preziose. Chi osserva si fa un’idea precisa sul
luogo e sugli stati d’animo. Anche su certi dettagli esteriori, che
testimoniano una recente visita chez le coiffeur. Sarà parigino? Certo che
oggigiorno recarsi a Parigi per andare dal parrucchiere di fiducia non è
proprio per tutti, ma nemmeno così d’élite come quando ero bambina io e mia
mamma mi raccontava di quella vecchia nobildonna cagliaritana, che assai spesso
si faceva accompagnare dal suo chauffeur in aeroporto per raggiungere Lutèce, dove l’attendeva il
mitico Alexandre. Dopo, una sosta in una sala da the, un taxi, all’aeroporto e di
nuovo nell’avita dimora nella città alta, scortata dallo chauffeur in livrea.
Vecchi ricordi, lasciamo in soffitta il passato e torniamo al presente, che a
piccoli passi ci condurrà al futuro, quando il progetto si sarà concretizzato del tutto. Piano piano, però, che mi piace crogiolarmi
nell’attesa. Mi piace anche immaginarmi Mimmo dentro una macchina d’epoca,
guidata da uno chauffeur in livrea che lo accompagna dal suo coiffeur parisien. Bonjour - esclama Mimmo - Aujourd'hui je veux me faire couper les cheveux. - C'est une bonne idée - risponde le coiffeur parisien - poi passa all’attacco, e incomincia a tagliare e sfoltire. Due chiacchiere, un pensiero che passa veloce, uno sguardo all'orologio. Bisogna tornare, forse sta nascendo una canzone.
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