L'immagine che Mimmo propone per il singolo Confusi in un playback - in uscita il giorno 8 aprile - in cui duetta con Ligabue, mi è subito sembrata familiare. Essa rappresenta due giovani che camminano accanto con passo sincrono, forse a significare una comunanza di intenti e una identità di vedute. Il giovane a sinistra potrebbe, come suggerisce Piumino, amico di questo blog e estimatore e fine conoscitore del Cantante, ricordare Mimmo da giovane. Concordo: prendetelo, intento a cantare Canzone di sera appollaiato sullo sgabello del Folkstudio, mettetelo in piedi e poi di spalle, sembra proprio lui. Il fatto è che l'immagine è uno dei fotogrammi del documentario del 2005, Tra Roma e l'Abruzzo, della regista tedesca Petra Reinfelder, andato in onda nella rete televisiva tedesca Bayerischer Rundfunk, all'interno di un ciclo intitolato L'Italia dei cantautori. I due giovani passeggiano a Penne, dopo il tramonto, in una atmosfera che quasi richiama Blade Runner, piena di mistero. In sottofondo le note di Come viviamo questa età. Poi via via il mistero si affievolisce, i due appaiono sotto un cono di luce più viva e la somiglianza svanisce. Chi siano i due in fondo non ci importa. Che sia un vecchio fotogramma fornito dallo stesso Mimmo che passeggia nella sua città con un amico di gioventù, che siano due giovani di epoca più recente, quel che conta è ciò che l'immagine vuole rappresentare: scene e stati d'animo di una vita di provincia, ben descritte dalle parole della canzone che ne costituisce il commento sonoro. L'immagine ben si adatta anche a Confusi in un playback versione 2016, dal cui ascolto ci separa ormai pochissimo tempo. Non per niente Mimmo l'ha scelta.
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