A volte capita di ripercorrere il cammino fatto e di osservare le cose in una diversa prospettiva. E allora può accadere che episodi, accadimenti ed incontri cui si è attribuita una elevata valenza vengano poi ridimensionati a banale normalità. Può accadere anche che persone, circostanze e fatti dapprima valutati marginalmente assumano invece una rilevanza davvero imponente. Il tempo è un setaccio ed il cuore è il giudice supremo ma, per quanto mi riguarda, amo pensare che il setaccio ha maglie larghe ed il giudice è molto benevolo. Ecco, non mi piace affatto usare il cancellino. (M.L.)
A Folgorata piace (molto) il post di M.
Il caso mi ha condotto, dopo quella della riflessione di Mimmo, alla lettura di una citazione da un libro della scrittrice inglese Rose Macaulay, intitolato Staying with relations. La rivendo qui (uso intenzionalmente e un po' ironicamente una di quelle espressioni che ultimamente va per la maggiore) a chiunque la voglia comprare, ma a Mimmo, piena di gratitudine per quanto ha scritto, la regalo volentieri.
Forse, si disse Catherine, se facciamo un viaggio insieme riuscirò finalmente a conoscerli, dato che finora mi sono sbagliata su ogni cosa e loro si son rivelati diversi da quel che pensavo. Come si fa a sapere chi sono gli altri?...
Forse non lo sapremo mai; forse è impossibile afferrare le persone: ci scivolano tra le mani come l'acqua, che non è mai la stessa.
Per dirla con Mimmo, L'acqua che passa non torna.
A questo punto il richiamo a Senza un addio è evidente. Possiedo un minuscolo video molto, molto artigianale e sgangherato di questa canzone; ci ho provato, ma non sono riuscita a caricarlo. Mimmo è un puntolino bianco e nero, molto mosso, ma la sua voce riesce a confortarmi perfino in questo preciso momento di una mattina domestica che stenta ad avviarsi, in cui mi sono appena rovesciata addosso il caffè bollente, che per fortuna, penetrato attraverso i vestiti, non ha fatto danni gravi, solo una lievissima ustione. Quando si dice il potere taumaturgico di una voce....
Forse non lo sapremo mai; forse è impossibile afferrare le persone: ci scivolano tra le mani come l'acqua, che non è mai la stessa.
Per dirla con Mimmo, L'acqua che passa non torna.
A questo punto il richiamo a Senza un addio è evidente. Possiedo un minuscolo video molto, molto artigianale e sgangherato di questa canzone; ci ho provato, ma non sono riuscita a caricarlo. Mimmo è un puntolino bianco e nero, molto mosso, ma la sua voce riesce a confortarmi perfino in questo preciso momento di una mattina domestica che stenta ad avviarsi, in cui mi sono appena rovesciata addosso il caffè bollente, che per fortuna, penetrato attraverso i vestiti, non ha fatto danni gravi, solo una lievissima ustione. Quando si dice il potere taumaturgico di una voce....
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