Piccolo dono di una nuova alba:
una ricca galleria fotografica del concerto del 25 agosto di Mimmo ad Amantea,
cittadina della costa tirrenica in provincia di Cosenza, dal nome bellissimo ed
evocativo che, dalle mie veloci ricerche, sembra avere una origine araba. Al-Mantiah, significa in arabo “la rocca”. Amantea è molto più bello, per me che
subisco il fascino dei suoni armoniosamente uniti insieme a formare le parole.
Mimmo ha frequentato e frequenta molto la
Calabria: nel corso delle mie ricerche ho trovato traccia di numerosi suoi concerti
in questa terra, e di qualcuno ho, in passato, parlato. Uomo del sud - si
definisce - che il sud ama, ben conosce, e dove spesso si esibisce. Questione di
occasioni, di inviti e di feeling. Credo sia stato ricco di soddisfazioni il concerto del 12 di Strongoli Marina, quella Festa della legalità, della quale ho trovato molte notizie sulla pagina Facebook dei SUD/ORE, che hanno pubblicato anche la scaletta della serata e inserito alcuni video.
Mi sono imbattuta dunque nelle immagini della suggestiva notte di Amantea e,
superando una certa ritrosia che mi coglie in questi casi, ho scritto al sito http://www.webiamo.it/,
che le ospita, per chiedere l’autorizzazione a pubblicarne qualcuna. Me l’hanno
gentilmente e prontamente concessa, per cui ne pubblico alcune, ma suggerisco di visionarle tutte,
cliccando su http://www.webiamo.it/webiamo-story/28-anno-2012/1633-locasciullo-amantea.html perché forniscono tutte spunti interessanti. Ciascuna di esse mi
ha suggerito un pensiero e mentalmente le ho corredate di didascalia. Ho visto
un pubblico attento e divertito. Irretito dalle lusinghe verbali e dalle doti
affabulatorie del Cantante. Io come al solito non resisto e mi lancio nel gioco
“ora sta cantando questa canzone” (gioco assai facile - ma in questa occasione
non ho potuto farlo - quando lo vedo in piedi con un calice in mano, o in casi
di difficile reperimento, di bottiglietta d’acqua minerale da mezzo litro. Lo
capirebbero anche i sassi cosa sta cantando, figurarsi un’agiografa posseduta
dall’Oracolo di Delfi), oppure “ora parla del romanziere austriaco”, o “di
quando non c’era ma c’era” o annuncia che è “ora di chiudere”.
Giocate anche voi, non lasciatemi
sola, vi imploro.
Ecco la mia piccola selezione.
Ecco la mia piccola selezione.
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