Non ho potuto non domandarmi se siano stati ultimati, i lavori di ripavimentazione dello spiazzo davanti alla Porta San Francesco, a Penne, quando ho saputo che anche quest’anno, a poco più di un anno di distanza dall’epico concerto del 13 giugno 2011, Mimmo sarà di nuovo con la sua band pazzesca nella sua città natale. Il luogo indicato nel suo sito è proprio la Piazza San Francesco, e ciò mi fa supporre che finalmente i lavori siano ultimati. Non paga, sono andata a verificare e ho trovato che si, oramai da un pezzo la vecchia pavimentazione in mattone è stata sostituita con la nuova di porfido rosso, e questo pare che non sia piaciuto molto a chi difende strenuamente la tradizione di Penne, città del mattone. Non entro nel merito, ma mi piacerebbe conoscere la posizione di Mimmo.
Lo scorso anno - quello del concerto che ho definito epico per più di un motivo – Mimmo tornava a cantare a Penne dopo tanti anni, la folla era festosa e caldamente avvolgente, e c’ero anch’io, tutta emozionata e contenta, a godermi una delle tappe del mio pellegrinaggio per luoghi mimmiani, iniziato a Roma qualche mese prima, e che, magari in tarda età, sicuramente completerò.
Come una scolaretta timida e impacciata, ero stata condotta d'autorità a salutare il Maestro, nello spiazzo grigio e anonimo dove si sarebbe tenuto il concerto, sotto un cielo di nuvole, prima delle prove. Un saluto fulmineo, tanto che ancora oggi mi domando se ci sia stato davvero, o se sia stato frutto della mia immaginazione. Dopo qualche ora, come per magia, il cielo si schiarì; incantata dalla voce di Mimmo, qualche stella fece capolino, e tra quella folla, guidata forse da una cometa, venne verso di me anche un’altra figura avvolta nella leggenda, l’etereo Piumino con i suoi modi aristocratici, la erre un po’ francese e nessuna traccia di accento delle colline della provincia di Pescara, dalle quali proviene. Grande estimatore di Mimmo fin dalla fanciullezza, e suo profondo conoscitore, gli sarò per sempre grata anche se l’ho perso di vista, da un po’ di tempo; essendo forse mutate le sue coordinate, non ho più neppure modo di sapere se almeno qualche volta, senza palesarsi, al pari di alcuni altri fedeli lettori storici, si soffermi sulle mie storie.
Dunque, finalmente, lo spiazzo davanti alla porta-emblema dell’antica fiera città vestina, potrà nuovamente ospitare un palco. Se lo scorso anno il concerto si teneva nell'ambito delle manifestazioni civili in onore di Sant’Antonio, quest’anno si tratta di qualcosa di veramente speciale, che merita di essere festeggiato. Penne infatti è stata inserita nel novero del Club dei Borghi più belli d’Italia, un prestigioso riconoscimento che certamente riempirà d’orgoglio il nostro Cantante. Ho visitato il sito del Club e mi piace segnalare il link http://www.borghitalia.it/ se qualcuno volesse maggiori informazioni. Nel Club sono inseriti ben ventuno borghi abruzzesi. Scanno, tanto per citare un altro luogo del cuore di Mimmo, è uno dei più noti.
Vengo a sapere che Penne si colloca anche in un’ottima posizione per quanto riguarda la qualità della vita, esattamente al 233° posto tra gli 8100 comuni italiani, e al quinto posto in Abruzzo, e viene pertanto inserito nel novero dei borghi più felici d’Italia. Nei parametri utilizzati ufficialmente non ne hanno tenuto conto, ma dovrebbero prendere in considerazione questo fattore: i Pennesi sono felici anche perché hanno Mimmo come concittadino. Un concittadino dal multiforme ingegno che tra non molto gliela canterà e gliela suonerà, facendoli sbalzare dal 233° posto ai primissimi posti della classifica dei più felici d’Italia.
E io, in tutta questa storia, io l’agiografa, che stato d’animo vivo? Il solito, quello della esclusa, che mi ha accompagnato e mi accompagnerà per tutto il 2012, di cui ho già ampiamente parlato. Sto vivendo una situazione contingente particolare, ma ricca di spunti di riflessione e tempo a disposizione, che non mi permette neanche di arrivare al negozio sotto casa in autonomia, figuriamoci a Penne. Mi sarebbe molto piaciuto…chissà se nel frattempo la cittadina si è dotata di una struttura ricettiva adeguata, dentro il paese, intendo, non nelle campagne vicine.
Mimmo datti da fare, compra un bel palazzotto storico, affida a un gruppo competente un bel restauro conservativo e metti su un hotel de charme. Che non manchi la sala per la musica, e una splendida cantina. Uno dei più bei borghi d’Italia deve essere in grado di accogliere i visitatori nel modo migliore, e di renderli felici. Muoviti, pare che gli Svizzeri stiano già prenotando le stanze…
Ci sono, ci sono: Piumino c'è!
RispondiEliminaSeguo con un pò di ritardo per via di situazioni contingenti che mi impediscono un'assidua frequentazione di questo "borgo incantato", ma seguo. Grazie per le belle parole che mi hai dedicato (forse un pò eccessive!!!) e - che dire - confermo che il luogo è stato ripavimentato e giorni fa ha ospitato anche il concerto di un artista di fama nazionale. Io ci sarò, immancabilmente, anche quest'anno e...se vuoi, se puoi, batti un colpo!
Ciao
Piumino
Mi fa sempre piacere avere tue notizie. Sarei davvero felice di poter contare sul tuo racconto del concerto di luglio a Penne: mi farebbe "soffrire" meno l'assenza.
RispondiEliminaNei tuoi confronti non sono mai eccessiva, semplicemente uso espressioni particolari per meglio vestire una opinione del tutto sincera e obiettiva.
A questo punto attendo che..., se vuoi, se puoi, sia tu a battere il prossimo colpo.
Nell'attesa ti abbraccio e ti ringrazio.