Ed eccoci ancora a combattere con gli errori, che fanno parte della natura umana, mia in particolare, ed a farne pubblica ammenda. Nell'ultimo post ho citato una pittrice, che dovrebbe aver donato a Mimmo un quadro, attribuendole anche la professione di medico. Ho riletto con attenzione la mia unica fonte, e cioè un articolo di giornale in cui si fa riferimento al quadro e alla pittrice, nonché al concerto cosentino, e l'unico medico citato è il nostro amico Cantante. A mia parziale discolpa posso dire che il testo dell'articolo, anche usando lo zoom al massimo, è di difficile lettura, le righe si sovrappongono e il "medico-cantautore" è diventato la "pittrice-medico". Che cosa ci posso fare: sono anziana e la mia vista è alquanto debole!
Il post precedente lo lascio immutato, perchè l'errore mi ha fornito un bello spunto di scrittura, con Carlo Levi, Amintore e via scrivendo.
Spinta dalla curiosità, sono andata però a cercare tracce del dipinto donato a Mimmo, e le ho trovate! La sua faccia di profilo, il capo cinto da una strana cinghia, (che cos'è, non riesco a capirlo: sembra una cinghia da elettrochock, ma certo sono io, condizionata dalla mia follia, a ravvisarvi uno strumento simile; alla cinghia è attaccato qualcosa: potrebbe essere una luce, una lente, un dispositivo di protezione del volto del chirurgo, roba che usano anche i dentisti, una maschera antischizzi) da cui si diparte un groviglio di fili, elettrodi (???), fiorellini, cuoricini rossi, forbicine alate, che si divertono a recidere i fili, note musicali, una tastiera, stelle e uno spicchio di luna: insomma tutto il mondo, almeno il mondo conosciuto ed ampiamente esplorato, di Mimmo. Mi piace molto tutto questo groviglio allegro e colorato, fluttuante. Mi piace meno come è stato reso il Cantante, una copia, non ben riuscita, della solita foto che appare dovunque in questi ultimi anni, dalle copertine ai manifesti alle locandine. Mi sarebbe piaciuto mostrare il quadro anche a chi si trovi ad entrare qua, ma dovrei prendere contatti con la pittrice, chiederle il permesso di pubblicare la sua opera, e francamente mi sembra tutto complicato ed eccessivo. Fate come ho fatto io: cercate, oppure fate ricorso all'immaginazione. Se qualcuno poi scopre che l'artista calabra è davvero anche medico, me lo faccia sapere. Anche esattamente cos'è la cinghia con annesso oggetto misterioso, mi piacerebbe sapere... magari è semplicemente l'ultima acconciatura di una modista (l'ho detto che sono anziana, guardate che termini vado a scovare...) di grido, per il Nostro, stanco del solito cappello.
Ho visto quel quadro; sembra un grande capo indiano, con tutta quella roba al posto delle penne.
RispondiEliminaConcordo: Grande Capo Cuore di Falco.
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