Mimmo & Greg

Mimmo & Greg
Grazie Mariangela, grazie Mimmo!

martedì 16 marzo 2010

A SAPERLO PER TEMPO, NON SAREI ANDATA AL LAVORO.


Il mio è un destino crudele, una sorte matrigna. Gli dei cospirano contro di me e Mimmo Locasciulli mi coglie alla sprovvista, sorprendendomi al punto che sono ancora attonita. Io me lo immaginavo tutto intento, stamattina, a visitare (non Folgorata, purtroppo, cui dedica quando appare il nuovo post, tre secondi e mezzo, mentre si mette il pigiama o mentre beve il caffè, e gli avanza pure qualche nanosecondo, avendo sviluppato da uomo super-intelligente una tecnica di apprendimento super-veloce: un lungo articolo scientifico in tedesco lo legge e lo memorizza in tre minuti e otto secondi, e contemporaneamente degusta un ottimo vino, e ne compila la scheda di valutazione) i suoi pazienti e invece lui decide di andare ospite a Cominciamo bene. A saperlo prima avrei preso un giorno di ferie, e sarei rimasta inchiodata davanti alla televisione, in trepida attesa del mio inclito nume. Mimmo, mi sono morsicata le mani, per la rabbia e la delusione: ora sono tutte sanguinolente e mi toccherà rivolgermi a uno dei tuoi gentili colleghi isolani, di quelli che conosco io, (qualcuno so che l'hai conosciuto anche tu) che tenteranno di porvi rimedio.
Che cosa ti avrà domandato il simpatico Frizzi, o ti avrà intervistato la signora Di Gati? Quante canzoni hai cantato? Scommetto che c'è stato un siparietto con Rita Forte, scommetto che quando ti hanno presentato lei accennava al pianoforte Intorno a trentanni... forse, o forse no. Hanno chiesto anche a te che senso ha il divismo oggi, e qual'è a tuo avviso quel quid che fa di una persona un sex symbol? (I temi del giorno erano questi, se le mie fonti non sono ingannevoli.) Che dirti, me ne farò una ragione, come di quasi tutto, ma soffro molto, e non in silenzio, come vedi. Scrivere mi aiuta ad arginare e a controllare la sofferenza. Non solo le mani, ma anche il cuore sanguina, anche se quello non sono arrivata a lacerarlo con questi denti da anziana che mi ritrovo.


Mica avevo intenzione, io, di scrivere questo post: ne ho quasi pronto uno chilometrico in cui racconto cose serie (inframezzate però di qualche lepidezza) ma esistono delle priorità, e il fatto che Mimmo vada da Frizzi e Di Gati e io non ne sia al corrente giustifica questo raptus scribendi. Il mio stato d'animo è simile a quello della nivea fanciulla modestamente agghindata per partecipare al gran ballo, che d'improvviso vede sfumare la sua grande occasione: il suo principe preferisce la bionda vaporosa incendiaria in baby doll.

Dato che sono in ballo, ballo e ne approfitto per ricordare a chi si trovasse a passare da queste parti, che nei prossimi giorni Mimmo sarà impegnato in una serie di concerti nel Lazio: il 18 a Colleferro, in provincia di Roma, il 19 nella capitale, e il 20 a Sezze, in provincia di Latina, e di questo abbiamo già parlato qualche tempo fa. Per maggiori dettagli http://www.mimmolocasciulli.com/concerti_ml.html
I primi due concerti, sempre che le mie fonti siano attendibili (io declino ogni responsabilità di cattiva informazione) sono addirittura gratuiti, mentre in quello di Sezze il prezzo del biglietto è davvero popolare, solo 15 euro (io per Mimmo ne pagherei anche 80, come al Live at Sunset nel Landesmuseum di Zurigo quando si scatenò il diluvio universale e gli Svizzeri rimasero lì, sotto la pioggia scrosciante, con i loro impermeabilini a seguire il concerto: gli artisti per fortuna si esibivano sul palco coperto. Ti ricordi Mimmo quanto rimanesti colpito? Anzi anche 150 ne pagherei: ce li ho già nel salvadanaio!) ed è auspicabile che abbia un grande riscontro perchè il ricavato al netto delle spese sarà devoluto ad Emergenza Haiti, e in modo specifico a bambini haitiani già ospitati attualmente in Italia. Andateci o voi che potete.
Io ogni volta che Mimmo si esibisce mi faccio tutto un piano: controllo la disponibilità del volo, mi studio il tragitto del treno, (come nel caso di Sezze) prenoto l'hotel, dopo aver verificato che sia vicino vicino al luogo dove il concerto si svolge, perchè un'anziana indifesa da sola in giro di notte è bene che non vada, mi studio mise, trucco e acconciatura (crocchia e veletta) e poi sto qui, a godermi l'attesa del prossimo, perchè sono una fautrice della filososfia del "sabato del villaggio": al di là della gioia sfrenata davanti a Mimmo in concert c'è il dolce piacere dell'attesa, che è uno dei piaceri più belli. Pregustare una cosa cui si tiene tanto è forse anche più stimolante che viverla. La domenica a me non è mai piaciuta: non sa mantenere le promesse.
Signora Di Gati, signora Forte, affascinanti donne baciate dalla sorte, se permettete vi scriverò in privato: ho una voglia matta di chiedervi che impressione vi ha fatto Mimmo! Devo al più presto sapere se in lui ci sono tracce di divismo. No, se lo reputate un sex symbol non arriverò a chiederlo: anche in una quasi senza ritegno come me, è rimasta una traccia esangue di pudore.

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