Osservo un'immagine che è anche una sequenza del video della canzone di prossima uscita, "Buonanotte dalla luna" (l'altro titolo a cui Mimmo aveva pensato era "Chi vivrà vedrà", surclassato dalla luna), unico inedito dell'album che contiene le canzoni di "Intorno a trentanni" rivisitate, risuonate e ricantate, a quasi quarant'anni dall'uscita dell'originale. Mi soffermo su quella foto in particolare, e ci ricamo sopra. Il Cantante passa ed è un passaggio che anticipa un saluto, un congedo. Il luogo dove trovare rifugio e conforto non è più la riserva elitaria, dove l'artista non si mescola col resto del mondo, ma dove c'è uno spiraglio che permette a chi ne condivide valori, opinioni, punti di vista, sentimenti, di affacciarsi o di entrare discretamente; questa volta è un saluto da un "altrove" in cui l'artista è costretto a trasferirsi perché andarsene è l'unica strada percorribile in un mondo di cui, ormai, ben poco si può condividere, dove ci si sente estranei e stranieri, dove non vale neppure più la pena di cercare di cambiare le cose, perché la fatica è improba, ma i risultati (quasi) inesistenti. Ho l'ardire di attribuire al Cantante considerazioni mie, perché questo è il mio stato d'animo attuale; penso che Lui sia su posizioni meno pessimistiche. Sempre nella stessa foto, sul pavimento vediamo dei petali di rosa e uno stelo ormai senza più corolla; due sono le cose che mi vengono in mente, la prima riguarda la condizione di precarietà intrinseca nell'essere umano: tutto finisce, tutto appassisce, come i fiori che a un certo punto, una volta recisi, si seccano e perdono i petali. Anche una bellezza sfiorita può tuttavia avere il suo fascino e attrarre, e non mi riferisco solo a quella delle persone. A osservare con più attenzione, però, i petali sul pavimento non sembrano secchi, ma freschi, e potrebbero essere stati staccati e gettati per terra come omaggio al passaggio del Cantante, così come, nelle processioni, si usa fare al passaggio del santo: intere strade ricoperte di petali ed erbe profumate.
Mimmo ha più volte parlato di un congedo dal mondo della discografia, nel quale già si muove da circa un ventennio da indipendente; cosa ci ha voluto dire? Che non inciderà più dischi da vendere, ma che rimarrà ugualmente nel mondo della musica per fare esattamente ciò che desidera fare, al di là di logiche commerciali. Insomma, non lo perderemo di vista, senza contare che lo leggeremo anche, prima o poi, perché si sta dedicando a un'opera letteraria di cui al momento, niente è dato sapere, se non che è in divenire. Per ora aspettiamo la canzone e il video, di cui mi pare di capire, sarà regista (o uno dei registi) Riccardo, uno dei più cari amici di Mimmo, che non perde un suo concerto quando lui suona al nord. E ancora una volta torna il tema dell'amicizia, e della sua importana nella vita di un uomo.
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