Mimmo & Greg

Mimmo & Greg
Grazie Mariangela, grazie Mimmo!

domenica 4 dicembre 2011

COMMEMORAZIONI

Me ne sono ricordata stasera, mentre preparavo in tenuta da casalinga, con tanto di grembiule, una torta al cioccolato e caffè. "Accidenti" - mi sono detta - "Se continuo a preparare due torte ipercaloriche alla settimana, non riuscirò più a entrare nel mio vestito nero e tortora, che già fatico ad infilarmici..." Le mie tortine sono sufficientemente buone, senza che per questo io possa considerarmi chissà quale pasticcera, e senz'altro più sane delle merendine e dei biscotti acquistati, che anche quelli buoni, hanno tra gli ingredienti misteriosi oli vegetali e altri intrugli. Continuerò a prepararle, e poi cucinare mi rilassa molto: nel frattempo penso e ascolto la radio, o un po' di musica. Le canzoni di Mimmo mi frullano sempre in testa, però ormai la terapia che prevedeva l'ascolto compulsivo di tre album al giorno, ha ceduto il passo a ascolti più meditati e più diluiti nel tempo. Oggi ho messo su Delitti perfetti, mentre sbattevo le chiare a neve e mescolavo con il cucchiaio di legno, che in questo sono all'antica, massaia tradizionale. Ascoltavo Povero me, Delitti perfetti, Gli occhi... Due ore che poi a ripulire tutto me ne sarebbero occorse altrettante... e Dicembre... Mi sono ricordata che oggi è l'anniversario. La prima volta, quella che sono andata al concerto del Cantante nella fredda città del nord, tutta sola, col mio vestitino a righe nere e tortora, che mi stava proprio a pennello ma non si vedeva perchè avevo addosso un piumone, sempre nero, perchè da Mimmo si va in nero, e quando il concerto stava per finire, al bis, ho guadagnato quatta quatta un posto vicino vicino, perchè temevo che se ne andasse via, e di non poterlo neppure salutare. Ubriaca fradicia senza aver neppure annusato da lontano una bevanda alcolica, l'ho acchiappato mentre stanco morto e morto di sete prendeva la via del corridoio; credo di avergli rapito un braccio in una morsa decisa: "Oh, non scappare, che ho sfidato i ghiacciai, per venire da te, Cantante!" Egli, che in gioventù scherzosamente lamentava di non trovare ad attenderlo, alla fine di un concerto, bande di ragazzine scalmanate, si è trovato di fronte una cinquantenne in evidente stato confusionale. Il resto è storia, e soprattutto esercizio di scrittura.




Questa è una di quelle fasi in cui mi pare di aver del tutto raschiato il fondo del barile, ma non dispero, perchè magari, domani, chissà, mi soccorrerà uno spunto interessante.




Il nostro Cantante dice che morde il freno, io lo mordo con lui, ma se tanto mi dà tanto, per scrivere qualcosa di veramente inedito dovrò attendere, se va bene, il prossimo autunno, e saranno momenti felici. La prossima primavera potrò rinverdire i fasti goldeniani, e mettermi a piangere nel vedere il DVD, se ci sarà...




Nel frattempo... qualcosa da dire ci sarebbe, ma ci sono delle attività di cui Mimmo non dà notizia alcuna nei suoi mezzi di informazione ufficiale, e io lo interpreto come un'indicazione e mi adeguo. Evito di evidenziarle, però seguo, che le agiografe, seppur non ufficiali, devono conoscere tutte le gesta del loro santo, e se non nel blog, nell'intimo delle loro stanze segrete, riflettono su alcune cose, magari quando preparano le torte.




Mi hanno detto (ma prima non mi riferivo a questo) che Mimmo ha imparato da un amico newyorkese la cheesecake più buona del mondo, però potrebbero avermi rifilato una bufala. Io se non vedo non credo e non ho visto ne' trovato traccia alcuna di preparazioni di cheesecake. Secondo me preferisce una buona torta di ricotta, di quelle delle sue parti.

Ho invece trovato in una intervista di tanto tempo fa, rilasciata dopo un tour lungo e impegnativo, un Mimmo molto scherzoso che dichiarava di non vedere l'ora di potersi dedicare alla routine domestica, al pagamento delle fatture e al cambio di stagione. Bugiardo! Non per le fatture, per il cambio di stagione. "Se mi cercano per un concerto all'Olympia, dite che sono impegnato a sistemare i sacchetti di lavanda e a insacchettare le giacche nere estive. Chiamino dopo, ho delle priorità."




Ho scoperto, ma già da un po', che, come si usa dire "tiene per la Juve". Mamma mia, spero che non sia "un maschio italico tradizionale" di quelli che quando gioca la squadra del cuore, guai a disturbarlo... ma glielo avranno proposto, i suoi amici calcio-cantanti, di giocare nella Naz-cant.? Maschio italico tradizionale, non necessariamente nel senso deteriore del termine, un po' lo è, a mio avviso, ma non mi avventuro in quello che per me potrebbe rivelarsi un ginepraio.





Scriverà ancora qualche poesia, Mimmo, in quelle sue notti lunghe lunghe che quando io mi sveglio alle tre del mattino a prendere il primo caffè (sono come le suore ortodosse che si levano prestissimo, ancora prima delle Carmelitane coltissime e fanno almeno tre colazioni) lui è ancora nel bel mezzo delle sue molteplici misteriose attività. Questione di abitudine e di attitudini.




Talvolta mi ritrovo a pensare, nel leggere un libro o vedere un film, se potrebbe essere di suo gradimento. Da poco ho rivisto Smoke e ho pensato: "Gli piace senz'altro, non solo per la musica del suo nume con la voce roca." Poi magari non è così, ma tanto è un gioco, tutta questa storia, un gioco molto serio, come spesso i giochi. Tra tutti i "giocattoli" con cui mi sono dilettata, forse questo è uno dei più belli, proprio per questa sua natura distante, inafferrabile, intangibile. In fondo a me delle cose materiali è sempre importato poco.




E infine, se permetti, Cantante, ti faccio un regalino di Natale, un po' in anticipo, che poi magari sei troppo indaffarato e non hai tempo per aprire il pacchetto. http://www.youtube.com/watch?v=61pp51kxvVM

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