Ho trovato un nuovo lavoro: un lavoro a tempo, precario, non remunerato, perfettamente in linea con le caratteristiche del lavoro, oggi: scordiamoci il posto fisso, adattiamoci, ma facciamo esperienza e mettiamoci impegno: lavorerò come aiuto-giardiniere nel Giardino in-cantato di Mimmo Locasciulli. Un lavoro che mi terrà occupata per un po', e che svolgerò con immenso piacere: ho già approntato vari tipi di terriccio, zappette, rastrelli, e indosserò una tuta da lavoro, stivali di gomma e un cappello di paglia. Acqua ce n'è in abbondanza e la primavera è alle porte, quindi lavorare all'aperto sarà un piacere. Dei fiori del giardino, quelli che riuscirò a cogliere, farò sentire su queste pagine il profumo. Molti non riuscirò a coglierli, e forse saranno i più belli.
Chissà quante persone, leggendo questa dichiarazione programmatica, vorrebbero essere un'ape;per ronzare non intorno ai fiori bensì intorno alla testolina di Sandra, in modo da scoprire cosa le passa per la mente!
RispondiEliminaCon un po' di pazienza lo sapremo.E allora, anche noi come Fabullo, pregheremo gli dei che ci facciano "totum nasum".
mari
Lì siamo messi bene, cara la mia latinista, sia io (un po')sia il giardiniere capo (molto di più) sia in senso stretto che figurato.
RispondiEliminaMi piace l'empatia tra di noi, sai che anch'io avevo pensato a Catullo, da schiaffare qui, ma non per "cenabis bene". Una volta eravamo ...candidae puellae. Io anche oggi, e tu lo sai, molto di più!
Quanto alle persone, lo sai bene che al massimo sono tre, e non so cosa di possano domandare: una si è persa per strada; speriamo che torni.