Mimmo & Greg

Mimmo & Greg
Grazie Mariangela, grazie Mimmo!

lunedì 31 agosto 2020

NOCCIANO

Mi sono rivolta al mio Corrispondente dall'Abruzzo e dal Mondo, che mi ha inviato due belle foto notturne del luogo dove si è svolto il concerto di Mimmo del 28 agosto, a Nocciano, borgo della provincia di Pescara di circa 1800 abitanti, situato a circa 300 metri sul livello del mare, a forte vocazione agricola, immerso tra i vigneti, gli uliveti e i campi di grano.


Di fronte al palco - racconta il Corrispondente alla sua ignara committente isolana - il bellissimo castello di impianto medievale, ricostruito nel XVII secolo; le immagini - riporto ancora le sue parole - non rendono l'idea di tanta bellezza. 




Mimmo ha cantato e suonato il piano, in compagnia di alcuni fedeli compagni di questi ultimi anni, Marco, al contrabbasso, Mattia al sax e Filippo, alla batteria, con cui suona da più tempo. 
Ha presentato sopratutto canzoni del repertorio storico, (Cala la luna, Aria di famiglia, Svegliami domattina, Gli occhi, Un po' di tempo ancora, Buoni propositi, etc etc, una decina in tutto più i bis con Vola vola vola e Pixie Dixi Fixie) e ancora Cenere, Le Regole del jazz e Annaluna, dall'ultimo album. 

Non so se tra il Corrispondente e il Cantante ci sia stato un avvistamento, seguito da breve incontro: "la storia non dice".

Grazie infinite, per la milionesima volta, al Corrispondente. 

giovedì 20 agosto 2020

PENSIERI IN LIBERTÀ

Come hai visto, Mimmo, non ho intitolato il mio post mattutino "Attenti a quei due" e neppure "La strana coppia", lasciando forse a qualcun altro la possibilità di farlo, perché non c'è veramente alcuna necessità di stare in guardia, e non mi pare neppure ci sia niente di strano, in questa piacevole commistione di cuore e lingua pennese. Sono tra quelli rimasti, ieri sera, fino all'ultimo collegati a quella sventurata diretta streaming del concerto di Mimmo e Nicola "Setak" Pomponi, curata dal comune di Penne, nonostante la qualità davvero pessima dell'audio e delle immagini, che sicuramente ha scoraggiato molti dal proseguire. Spesso le dirette streaming, anche quelle curate da enti, o persone con ottime capacità e mezzi tecnici, non sono di buona qualità, per cui dopo aver detto che questa era davvero pessima, vado oltre. D'altronde è stato un regalo. Il concerto, lungo al punto giusto, ha visto cantare e suonare insieme, e sottolineo insieme (Mimmo non solo suona il piano, ma anche la chitarra e canta parti dei brani di Setak e viceversa) i rispettivi artisti e i relativi musicisti. Tra i due c'è affetto, stima, riconoscenza e sintonia. Mimmo, torna, dopo tanto tempo, nel ruolo di pianista che accompagna un altro artista, che ha la peculiarità di usare il pennese nelle sue canzoni; queste hanno una melodia e un ritmo che entra facilmente nell'ascoltatore, anche se non sono canzoni facili. Ce n'è una dedicata a un amico, che deve essere un amico particolare, Alessandro, che Nicola cerca, e trova, tra il pubblico, c'è quella che lui definisce "la mia preferita", che sembra essere la preferita anche di Mimmo, di cui non comprendo bene il titolo, c'è, alla fine, Marije, dedicata a "tutte le Marie del mondo", in realtà alla nonna del giovane pennese "trapiantato" a Roma, esattamente come l'amico più grande. Ho visto un video in cui Nicola con i suoi musicisti la cantano in una terrazza, e mi è sembrata una esecuzione molto suggestiva. Ho letto in una intervista che Nicola non considera questa, che forse è diventata la sua canzone più nota, quella che lui ama di più. Nella stessa intervista ho letto il significato del suo nome d'arte, Setak: deriva dal mestiere svolto in passato dai componenti della sua famiglia, cioè quello di produrre setacci. Come vedete, questi sono davvero pensieri mattutini in piena libertà. Alla fine del concerto c'è una sorpresa, una canzone inedita scritta da entrambi, che nasce, secondo il racconto di Mimmo, che sembra ruvido, ma non lo, proprio da un abbozzo di ninna nanna senza parole ma solo di suoni, utilizzata per far addormentare il suo primo nipote, ora pre-adolescente. Te lo vedi il Cantante che torna a casa dal turno in ospedale, trova il nipotino un pochino irrequieto che piagnucola, e allora interviene nel ruolo di "Supernonno", se lo accomoda sul petto, e il piccolo scivola in pochi secondi nel mondo dei sogni dei piccoli, che è un mondo bellissimo. Non comprendo il titolo della canzone, ma mi informerò meglio. Mimmo, dal canto suo, inserisce in scaletta diversi suoi classici, e due canzoni tratte da "Cenere", concludendo in bis con la sua evergreen più nota, di cui attendiamo la versione rivisitata. Ecco la scaletta completa: 

Svegliami domattina
Piccola luce
Le regole del jazz
Stella di vetro
Aria di famiglia
Buona fortuna
Confusi in un playback
Cenere
Vola vola vola
Intorno a trentanni

Alla fine di tutto, ci sono i saluti e i ringraziamenti e come spesso in questi casi, l'assessore alla cultura sale sul palco. Mimmo e Nicola sono a casa, sono contenti. Si sono abbracciati, infrangendo le regole, anzi è stato proprio Mimmo che per primo ha abbracciato l'amico, che a sua volta lo ha baciato. Io sono per il rispetto delle regole, ma qui sicuramente ci saranno state prove lunghe in cui sarà stato davvero difficile mantenere le distanze, e alla fine negare quell'abbraccio finale sarebbe stato solo un fatto formale. Forse faranno altri concerti insieme, Mimmo e Nicola, che si è emozionato molto quando a un suo concerto, dal palco, ha visto Mimmo tra il pubblico, che, colpito molto dall'album d'esordio di Nicola, Blusanza, volle andarlo a sentire. Forse ci sarà un'altra canzone frutto della loro collaborazione. Chissà. 
Sto cercando un modo per chiudere dignitosamente il mio pezzo: non lo trovo, pertanto invio il mio solito abbraccio virtuale e mi congedo. Grazie. 

mercoledì 19 agosto 2020

APPUNTAMENTO ALLE 21

Stasera concerto di Mimmo e Setak nella natia Penne. Per chi non potrà essere lì, c'è la possibilità di seguire il concerto in streaming collegandosi con la pagina Facebook del comune di Penne. 
In fretta e furia sto tentando di mettere insieme un gruppo d'ascolto. 
Comunque sia io ci sarò, salvo cause di forza maggiore o imprevisti tecnici sempre in agguato. 

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