Mimmo & Greg

Mimmo & Greg
Grazie Mariangela, grazie Mimmo!

mercoledì 28 agosto 2013

TEMPI

"Ho paura delle persone attaccate con la colla al proprio passato, che attraversano quasi per inerzia il presente e non guardano all'orizzonte del futuro. Possono intrappolarti nella loro tela e... amen". M.L.

 INDOVINELLO
Passato:   c'è stato.
Presente:  c'è.
Futuro:     ci sarà, anzi dirò di più, il bello deve ancora venire.

SOLUZIONE
Mimmo, con la sua musica, presenza costante nella mia vita. 

... Ogni nostra fibra è intessuta di passato, siamo quello che siamo stati anche prima di esserci, ma per fortuna riusciamo a uscire da questa trappola deterministica: ci evolviamo, cresciamo, andiamo avanti verso nuove avventure. Spesso frughiamo dentro il passato (come si fruga dentro un soffitto abbandonato), a volte tendiamo a idealizzarlo, deformiamo la realtà e anche ciò che non è stato bellissimo può trovare un suo riscatto. La tentazione di trovarvi rifugio, soprattutto in momenti di sconforto, può essere forte. A parte qualche situazione, qualche fatto, qualche sensazione, non vorrei rivivere ciò che ho già vissuto, e questi miei anni maturi,  per molti aspetti faticosi e a volte disperati, sono anche belli e consapevoli. Mi sembra che si siano squarciati molti veli e spero di poterne squarciare ancora molti altri, intendendo per veli convinzioni errate, pregiudizi, atteggiamenti rigidi e ingessati. Il cammino è ancora lungo. La cosa che più mi auguro per il futuro è di imbattermi in qualcosa o qualcuno che mi stimoli sempre più ad affacciarmi oltre i confini del mio piccolo mondo, che mi indichi cambiamenti di prospettiva e di direzione, soprattutto mentali e interiori.

Una paura ce l'ho anch'io, diversa da quella di Mimmo. Temo il ritorno del passato, di certo passato che ho voluto recidere e dimenticare. Non è un timore peregrino e infondato, è accaduto purtroppo anche di recente. Lo avevo cacciato con tanta determinazione, ma quello niente, in un momento in cui proprio non me lo aspettavo, mi ha morso i polpacci, da vigliacco, senza nessuna fatica perché neppure tentavo di fuggire. 
Bisogna fare i conti anche con queste cose, e soprattutto non aver paura di aver paura.

Quale occasione migliore per rendere omaggio a una delle mie canzoni preferite della produzione recente di Mimmo, riportandone qui il testo? 
Forse racconterò anche da dove gli è scaturita l'idea per questa canzone. Non ora, però.

PASSATO PRESENTE
Testo e musica di Mimmo Locasciulli
© 2009 Piccola Luce Edizioni Musicali


Non devi andare lontano 
Per incontrare qualcuno
Che parte o arriva o ricompare soltanto
E all'improvviso svanisce d'incanto

Qualcuno che scende da un treno
E si guarda intorno stupito
E appoggia la borsa per terra
Cercando uno sguardo o un saluto

Qualcuno forse che avrai pure amato
Qualcuno che un giorno avrai pure tradito
O forse qualcuno che hai già perdonato
Lasciando un biglietto che è ancora piegato

Ma tutto continua a girare a passare
A viaggiare e a tornare
E a volte ci sembra vicino
Altre volte ci sembra lontano

E' il passaggio del giorno che fa posto alla sera
Un bambino che invecchia con la sua primavera
Una gabbia che s'apre un uccello che vola
Un gioco che dimenticherai

Non devi andare lontano
Non devi andare lontano

E' il mistero dell'acqua che diventa vapore
E' l'ombra sul muro che si mette a volare
E' un vento d'estate che porta la neve
E' un segreto che conosci già

E tutto continua a girare a passare
A viaggiare e a tornare
E a volte ci sembra vicino
Altre volte ci sembra lontano

E' il ritmo di un ballo che ti invita a sognare
Milioni di facce che ti stanno a guardare
Miliardi di passi al centro della sala
E l’orchestra che suona per te




lunedì 19 agosto 2013

SPIRITO DI EMULAZIONE

http://www.youtube.com/watch?v=NMVUKX4f3jc

Conosco questo video da quando è stato caricato. L'ho guardato più volte e, devo dire, mi sono molto divertita. Oggi mi è tornato alla mente e lo propongo qui, in attesa di trovare dentro, ma soprattutto fuori di me, nuova linfa per la mia ispirazione. Il minuscolo post (da prolissa che ero sono diventata sintetica) avrebbe potuto intitolarsi anche "Vorrei cantare (e interpretare, e muovermi) come M.L." 


venerdì 9 agosto 2013

SOLO PER CHI SE LO MERITA



Proseguendo con la recente usanza di rubare in maniera compulsiva (non bastava il resto, ora pure cleptomane), le locandine dalla pagina di Mimmo e pubblicarle a casa mia, per esercitarmi nell'ufficio di promoter volontario (una specie di "Nonno vigile" del settore promozione musicale), desidero partecipare al mondo che, domani sera, a distanza di una settimana, Mimmo sarà di nuovo di fronte a un pubblico abruzzese. Lo sanno, questi signori, di avere dinanzi un artista di vaglia (anche di Vagli...), lo sanno che quello che canta e suona sul palco del piccolo paese non è roba di second'ordine, ma un artista completo e raffinato, capace di incantare anche, anzi, soprattutto, un pubblico esigente, sensibile e colto, uno che conosce la musica, suona diversi strumenti, scrive testi bellissimi, è capace di suscitare emozioni profonde, di descrivere meravigliosamente, con poche giuste pennellate, situazioni e stati d'animo, lo sanno che non si stanno accontentando e che sono fortunati ad avere lui e non un qualsiasi ragazzetto trascinatore di folle, pompato dalla notorietà televisiva? Spero di si. 

Ciò detto, una parola sulla necessità di vestirsi in modo appropriato perché ad Isola del Gran Sasso ci sarà freddo. Mimmo invita a portarsi il maglione e in teoria ha pure ragione. In pratica però, quando lui canta, avviene questo fenomeno: se fa freddo ci si sente come avvolti da un caldo piumino, o come se ci si trovasse di fronte a un camino; se fa caldo, al contrario, si ha la sensazione di trovarsi sulle sponde di un torrente di montagna, o di un laghetto alpino. Funziona sia che si assista a un suo concerto, sia che si ascoltino i suoi dischi. A me è accaduto proprio ieri: faceva un caldo torrido ed ero impegnata prima in cucina, poi in stireria.

Ho messo su Uomini e Tango dietro l'angolo, mandati più volte di seguito, e la mia fronte non si è imperlata nemmeno di una gocciolina di sudore: fresca come una rosa. Si, certo, - potrà obiettare qualcuno - questa è proprio partita, trasfigura la realtà, non ha più neppure un briciolo di obiettività. Sbagliato: ho provato a usare la musica di Mimmo per curare l'emicrania, e non dà sollievo.
Inoltre bisogna sapere che, perché funzioni da impianto di riscaldamento o di condizionamento, occorre essere in sintonia con la sua musica e volergli molto bene. in caso contrario si può ascoltare tutta la sua discografia, dagli albori a Idra, e si rimarrà delusi: Mimmo non è per tutti, ma solo per chi se lo merita.

...Questo post non nasce casualmente, o solo per esigenze promozionali della Nonna vigile pseudomusicale che ne è l'artefice. Mi capita talvolta di imbattermi in considerazioni che mi procurano un po' di amarezza e mi fanno riflettere. http://www.isoladelgransasso.it/2013/07/isolestate-2013-giorno-per-giorno/#comment-1122
Non è che Mimmo debba per obbligo essere apprezzato da tutti; i gusti sono tutti rispettabili; ognuno è libero di esprimere ciò che pensa; M. non ha bisogno della mia difesa d'ufficio e darà a certe cose il rilievo che meritano, tuttavia, ribadisco, è un attore protagonista e non una comparsa, nell'ambito della canzone d'autore. 

sabato 3 agosto 2013

LA MIA SERATA IDEALE


Si, sarebbe proprio la mia serata ideale, quella di stasera: buon vino, (quelli che hanno aderito al progetto Bellavita, e uno della cantina che ormai mi sogno tutte le notti, quella del Cantiniere con lo sguardo chiaro, limpido e ispirato rivolto verso l'infinito, che vediamo nella locandina della manifestazione) indissolubilmente congiunto ai prodotti del territorio, bellagente, riunita nel luogo più idoneo a ospitare una iniziativa simile, l'Enoteca comunale di Controguerra, e, a conclusione della serata, il concerto di Mimmo, sotto le stelle d'agosto. Il tutto reso ancora più bello dal fine nobile, il sostegno all'Associazione "L'Aquila per la vita". 
e ancora...
e infine se ci fosse qualche volenteroso


giovedì 1 agosto 2013

BLU



Sicuramente è una questione di luci, che fa percepire come blu ciò che invece è nero. Sta di fatto che, quando ho scaricato questa foto dal sancta sanctorum di Mimmo, e l'ho dovuta rinominare, per una questione di ordine di archiviazione, l'ho chiamata "BLU". Il blu è il mio colore preferito, si intona bene ai miei capelli e al mio carattere, che talvolta ha bisogno di cubetti di ghiaccio, e il blu è un colore freddo, freddo ed elegante. Se dovessi abbinare il Cantante a un colore, non avrei dubbi: blu, blu notte. Di questa piccola parola di tre lettere mi piace anche il suono, vagamente onomatopeico: il suono labiale della b si tuffa nel suono liquido della l, riproducendo quello di un corpo lasciato cadere nell'acqua.

Blu è anche il titolo di una vecchia canzone di Mimmo, che fa parte di uno dei miei album preferiti, (Adesso glielo dico), del 1989, dove non c'è un solo pezzo che non funzioni o non convinca.  Una di quelle canzoni che lui definisce zumpa zumpa, cioè appartenenti al filone allegro, svelto, che induce anche i pali di legno al movimento, una di quelle che svegliano anche i più assopiti. Si fece accompagnare, quando registrò questa canzone, dalla banda di Colonna, un paese in provincia di Roma, la Little Big Band. Si divertì molto. Credo che anche dal vivo, in qualche occasione, abbia ospitato la banda, o parte di essa. Più lo conosco e più mi rendo conto di come lui abbia precorso i tempi, anticipato tendenze.

Blu è anche una di quelle canzoni appartenenti al filone cinematografico, cioè quelle che mentre le ascolti, o di cui leggi il testo, immediatamente su un ipotetico schermo ti appaiono una serie di immagini in movimento, e vedi le adescatrici bionde e scollate, il triste suonatore di sax, le mogli isteriche che non solo urlano, ma rincorrono i mariti rincasati tardi e un po' ciucchi con il mattarello in mano, (e qui, sarà una questione di età, ma io vedo Pedrito inseguito da Paquita) e le guardie e e i lampioni, e la luna e i cani che abbaiano sfiniti,  insomma tutto ciò che serve a una notte, per essere una vera notte di quelle alle quali le canzoni di Mimmo ci hanno abituato. E mentre la ascolti, al buio naturalmente, a un certo punto vedi sulla tua pelle luccicare qualcosa, e scopri che la pioggia d'oro e di coriandoli ti ha colpito, e vorresti trattenere tutto quell'oro per un bel po' e invece svanisce subito.

L'ho sentita anche dal vivo, Blu, in quella bella notte pennese di due anni fa, una notte tutta blu. Non c'era la banda, non c'era l'orchestra, ma una band pazzesca, come usa dire Mimmo (non vedo l'ora di dedicarmi alla compilazione di un Piccolo dizionario del lessico di M.). Io mi adeguo, e faccio mio un termine che non appartiene al mio lessico: Cantante, quando ti ci metti, sei proprio pazzesco!


...Quella col vestito blu è una blogger monotematica pazzesca!

BLU 

Cade una pioggia d'oro e di coriandoli
E i marinai ubriachi come pendoli
Sotto un lampione illuminato a gas
Ballano al ritmo frenetico del jazz

Le donne bionde ammiccano dai vicoli
E piano piano allungano i tentacoli
Sui vagabondi sui nottambuli e i passanti
E un uomo triste all'angolo strapazza un sax

Blu, la notte è blu
Ma in questa notte c'è qualcosa in più
Presentimenti equivoci
Sospetti catastrofici

Blu, la notte è blu
E in questa storia mi ci hai messo tu
La luna è gobba e zoppica una stella
Se tu fossi un po' più bella forse ci starei

Dietro le quinte di questa scena tragica
Schizzano gli urli di una moglie isterica
Le biciclette delle guardie e dei lattai
Sono i fantasmi di un diabolico via vai

In questa giungla non potrò resistere
lo non ho più riserve per combattere
Vorrei gridare aiuto e non c'è più nessuno
E un cane abbaia al vento finché non ce la fa più

Blu, la notte è blu
Ma in questa notte c'è qualcosa in più
Angosce microscopiche
Trappole metafisiche

Blu, che notte blu
E in questa storia resti solo tu
In mezzo al cielo la luna è un buco giallo
E prima che ricanti il gallo me ne andrò da qui

Blu, la notte è blu
Ma in questa storia resti solo tu
La luna è gobba e zoppica una stella
Se tu fossi un po' più bella forse ci starei
Vorrei gridare aiuto e non c'è più nessuno
E un cane abbaia al vento finché non ce la fa più
E in mezzo al cielo la luna è un buco giallo
E prima che ricanti il gallo me ne andrò da qui

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