Mimmo & Greg

Mimmo & Greg
Grazie Mariangela, grazie Mimmo!

mercoledì 26 agosto 2015

"L'ATTESA", NELL'ATTESA

Propongo, e forse non è la prima volta, L'attesa, senza spendere altre parole, perché data la mia passione per questa canzone, ho avuto altre occasioni per esprimermi. L'attesa nell'attesa. Per ingannare l'attesa, cosa assai difficile, perché essa è scaltra e non si fa ingannare.


A dire il vero avrei voluto proporre una riflessione che mi è scaturita da una lettura che ho fatto oggi, ma mi occorre un minimo di tempo e di concentrazione che ora non ho. Mimmo non c'entra direttamente, ma ben gli si attaglia, a mio avviso, per cui lo prenderò per i capelli e lo tirerò dentro, suo malgrado, come sempre.

Si dice che le donne riescano a fare diverse cose contemporaneamente, ed è vero, anche nel mio caso. Ora però sono troppo cotta per qualsiasi altra attività che non sia mangiare un bel gelato, in totale relax.

Se la riflessione avrà ancora un senso e se sarò meno cotta, la esternerò presto.

giovedì 20 agosto 2015

UN PAESE SULLA COLLINA

Gli piace, questa canzone. Gli è sempre piaciuta. La sente sua e la sentiva già sua quando uscì, tanti anni fa, e il suo paese sulla collina lo aveva già lasciato da qualche tempo. La chitarra però l'aveva comprata nella nuova città che lo aveva accolto. La noia l'abbandono il niente, definiscono molto bene il clima di una giornata di provincia, incatenati nei perché, quando la noia ricomincia. 
Gli piace, la canzone portata al successo da José Feliciano (mentre gli autori sono Jimmy Fontana e Franco Migliacci, e per entrambi esisteva un paese sulla collina), ma anche da un noto gruppo genovese, tanto che l'ha cantata di recente a Pescara, con l'amico Germano, e a Genova, due anni fa, con un altro collega, con cui aveva diviso il palco di una bella serata al Porto antico. Ogni tanto gli capita, di cantare qualche canzone non sua, penso ad esempio alle occasioni in cui ne ha interpretato qualcuna dell'amato Battisti. 
In passato, in occasione di una specie di gara canora televisiva (parliamo di tanto tempo fa), se le fonti che ho consultato non sono mendaci, ha cantato perfino un brano del milanese d'importazione con cui, così racconta spesso, i discografici del tempo lo volevano far duettare in un brano del suo album del 1989. Non so neppure se ricordi di averla cantata, quella Sei rimasta sola, che è rimasta un punto fermo del mio immaginario affettivo-musicale, uno dei miei primi ricordi musicali non usciti dalla bocca della mia mamma (Vecchio frack, La casetta in canadà, Balocchi e profumi: non ne avvertivo l'aspetto tragico), ma da un giradischi, del tipo chiamato fonovaligia. Basta, finisce che divento nostalgica e che passo per essere molto più vecchia di quello che sono, a dire che mi ricordo così bene di Sei rimasta sola. Della trasmissione televisiva in cui pare Mimmo l'abbia interpretata, non ho invece memoria, però se mi concentro un attimo mi pare di sentirlo, e mi sembra una bella interpretazione.
Dei duetti di Che sarà ho cercato tracce, ma non ne ho trovato.


La propongo cantata da Feliciano, molti anni fa.








domenica 16 agosto 2015

SUTOR, NE ULTRA CREPIDAM!

Quello  citato nel titolo è un motto che voglio mi appartenga sempre. In tempi in cui tutti esprimono opinioni su tutto, è opportuno fermarsi quando non si è all'altezza. Il calzolaio non vada oltre la confezione delle scarpe, e non pensi di poter essere scultore, la scrittrice dilettante si diletti pure, ma si astenga dall'addentrarsi in territori che conosce solo per averli lambiti, e non penetrati. 
Il termine opinionista, tanto usato in questi tempi tristi e poveri culturalmente, sta a designare certi personaggi senza arte ne' parte, ospiti di inutili salotti televisivi dove si vende fumo e si esprimono, appunto, opinioni, su temi di cui non si sa assolutamente nulla. Non lo fanno gratis, che già sarebbe un danno, ricevono un compenso. O tempora, o mores, mi verrebbe da esclamare, e prometto di fermarmi alla seconda citazione latina, smentendo un altro motto: non c'è due senza tre.
Non ho potuto, comunque, da profana, non apprezzare il basso che sembra un violino, e mi sono domandata a chi sarà affidato il compito di suonarlo, nel lavoro cui fa riferimento Mimmo, che non so se sarà la compilation, o il nuovo album di inediti, se ci sarà, o tutti e due.

Io provo a lanciare un'idea... Lo chiami, lo inviti a casa, togli un po' di quel caos creativo dal tavolo, metti una tovaglietta, un po' di canestrato, un bicchiere di vino, due chiacchiere e poi prova a chiederglielo, se non ha impegni, non si sa mai...


venerdì 14 agosto 2015

"QUARANT'ANNI DI CARRIERA, QUARANT'ANNI DI DURO LAVORO..."

Ripassa, Folgorata, ripassa, che giova anche alle massime esperte mondiali.
Mimmo sempre più profeta in patria, in questo lungo special trasmesso da una nota emittente abruzzese. 


Perfetto per i neofiti, ottimo per i distratti, piacevole e a tratti divertente per tutti, purché interessati al tema. Video monotematico in blog monotematico, utile per far comprendere ai duri e puri che ormai dalla riserva saranno spedite poche lettere, il nuovo corso è (da tempo) iniziato.
In studio a un certo punto c'è stata una epifania, ufficialmente una mosca (non l'onor del mento di Mimmo, proprio un insetto), in realtà una seguace appassionata disposta a tutto. 
Alla fine della puntata è arrivata una signora con un padellone contenente pipinduni e ove caldi caldi e una cesta di pane tipico, e un giovane vestito da Ganimede ha copiosamente mesciuto Planoianni, Cardilloso, Cavaticchi delle annate più prestigiose. La cantina si è pericolosamente vuotata, il tono dell'umore è notevolmente salito e i tre ragazzi hanno concluso la serata tra danze e canti. Molto apprezzata l'esecuzione del brano "Idro".
La festa ha avuto il suo culmine per strada, quando un Mimmo improvvisamente molto nostalgico, ha intonato "Irene Goodnight", seguito a ruota dai compagni della serata. Un trionfo, però l'ora era tarda: una finestra si è spalancata e una signora in vestaglia che aveva appena preso sonno, ha rovesciato una secchiata d'acqua gelata addosso al neo-costituitosi trio. Faceva molto caldo e l'acqua gelata  è stata molto gradita. Tutto è bene quel che finisce bene. "Grazie signora, sarà un piacere e un onore averla ospite al mio prossimo concerto, le concederò l'onore di una foto insieme". Ciò detto, felice e grondante, lasciati i sodali, "Fortunato" sparì, rapito dalle tenebre.

giovedì 6 agosto 2015

UN'ALTRA VITA

Da quando abito un'altra casa e un'altra vita, che della precedente è la naturale, inevitabile prosecuzione, ma che se ne discosta alquanto, ho ascoltato pochissime volte musica e solo in due occasioni, musica di Mimmo. La prima è stata una mattina di marzo, quando ho cercato compagnia in Piano piano, con l'orecchio teso verso altri suoni che di lì a qualche giorno non avrei più potuto sentire. La seconda, qualche giorno fa, quando, rientrata prima del previsto, ho accompagnato un inconsueto impegno in cucina (nell'altra vita nutrivo, in questa in genere sono nutrita) all'ascolto di Delitti perfetti, perché sentivo l'esigenza di un ripasso. L'impegno in cucina è stato più lungo del previsto, per cui ho chiesto a Mimmo il bis. Ho riflettuto, mentre lavavo e affettavo carote, sedano, verza e pomodori e melanzane, sulla esigenza dell'artista (non solo il Nostro, essendo un fenomeno alquanto diffuso), di rivisitare le sue canzoni, di non lasciarle imbalsamate e immutate per sempre, ma di cantarsele e suonarsele in modo diverso da quello originale. In Delitti, per alcune canzoni, questa rivisitazione fu abbastanza estrema. A detta di alcuni troppo. Penso ad esempio a Intorno a trentanni... a Una vita che scappa, a Il treno della notte. Penso a quel 25 settembre che mi sono segnata sul calendario, seppure solo mentale e non materiale, e mi domando cosa ci riserverà, e quali saranno le sorprese, al di là di alcune sorprese annunciate, o parzialmente svelate, o intuite. Forse quel 25 settembre potrebbe diventare un 25 dicembre, e non ci sarebbe alcun problema, anzi sarebbe un bel regalo di Natale. A quel punto, forse, tornerei, almeno per un po' ad ascoltare in maniera intensiva e anche un po' compulsiva, perché tutto a un certo punto ritorna, anche se mai esattamente allo stesso modo.

domenica 2 agosto 2015

PREMIO DEAN MARTIN

Targa alla carriera a Mimmo, stasera, a Pescara, all'interno del "Premio Dean Martin" (siamo all'ottava edizione). Riconoscimento meritato, e di certo assai gradito, primo perché talvolta accade di essere profeti in patria, e parimenti perché le tematiche e i valori ispiratori del premio ben si allineano alla sensibilità e anche alla storia personale del Nostro.
Felicitazioni.

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