Mimmo & Greg

Mimmo & Greg
Grazie Mariangela, grazie Mimmo!

sabato 21 novembre 2009

Una signora incantevole: in principio fu...Gigliola


Folgorata l’ha già menzionata su queste pagine, Gigliola Cinquetti da Verona, ma non poteva limitare i danni e lasciare le cose così: no! Si sa come sono le artiste, anche quelle che non appaiono tanto dive e primedonne: metti che a Gigliola giunga la notizia che a Carmen è stato dedicato un pezzo su Folgorata, e a lei che nella vita di Mimmo Locasciulli è entrata molto prima, no. Io non voglio correre rischi del genere e quindi mi metto subito all’opera per dare a Gigliola quel che è di Gigliola. http://www.bigcobra.net/oggi.htm (Questo è il link di un sito zeppo di informazioni su di lei.)
Ho il sospetto, che è quasi certezza, che Gigliola e Mimmo siano amici, prima che colleghi che si son trovati a collaborare insieme. Mimmo dice sempre che per riuscire ad avere una bella collaborazione professionale è necessario partire da un solido rapporto umano e personale, perché certe cose non si possono costruire freddamente a tavolino. Da una serie di elementi che ho trovato nel web, e che qui non riporto, immagino anche che ci sia una bella amicizia che magari coinvolga, o abbia coinvolto anche le rispettive famiglie. Di questo son lieta, se così è, ma non mi avventuro oltre. A noi interessa in particolare la vita artistica.

Io Gigliola la conosco da sempre e ho di lei una certa stima, e come artista e come persona. La conosco dagli anni sessanta, quando in molte famiglie italiane si prestava una certa attenzione alla musica leggera, e si guardava Sanremo che allora poteva avere ancora un senso; nelle famiglie come la mia, dove c’erano fratelli maggiori che compravano i quarantacinque giri, e poi li ascoltavano nel giradischi a valigia, e più tardi nel mangiadischi, anche la sorella piccola era immersa in quel clima musicale allora allegro. Io sono convinta di ricordarmi di Gigliola che cantava Non ho l’età, ma credo sia uno scherzo della memoria, perché avevo tre anni.

Il filmato di Sanremo ’64 l’hanno riproposto in tantissime altre occasioni. Posso dire di ricordarmi meglio La pioggia, Dio come ti amo, cantata con Modugno (il primo Mimmo della sua vita) più tardi Alle porte del sole. Non è che mi piacesse molto Gigliola cantante: io negli anni sessanta ero innamorata dei Rokes e ancora mi sorprendo di non aver mai scritto una lettera a Shel. (Son sempre in tempo.) Ad essere sincera, pur riconoscendole un posto di spicco nella storia della musica leggera italiana, io non sono particolarmente attratta da Gigliola cantante, ma ho stima di lei come artista in senso lato; mi pare che se la sia cavata bene anche come attrice, per quel poco che ho potuto vedere, o come conduttrice: sobria, elegante, disinvolta senza essere mai sopra le righe, in una parola una signora. Più bella da donna matura che non da ragazza.
Come si siano conosciuti lei e Mimmo Locasciulli non lo so, (volessi calarmi bene nei panni di Folgorata quando delira, potrei osare dire che forse Mimmo era uno degli amatori che l’accompagnavano alla messa, la domenica, e http://www.youtube.com/watch?v=LTKQ4o9TJj4 poi lui mollava gli altri del gruppo perché in chiesa cantava e suonava l’organo) so per certo che nel 1990 Gigliola dà una svolta alla sua carriera di cantante interpretando delle canzoni d’autore. L’album che le contiene s’intitola Tuttintorno e Mimmo, che lo produce, è autore della maggior parte delle canzoni del disco (sono sette? Non vorrei sbagliarmi) al quale hanno partecipato come autori anche Enrico Ruggeri e gli Avion Travel, allora noti solo a un’élite. Tra le canzoni di Mimmo voglio citare Le amiche, e due tra le mie preferite, Odor di maggio e Come viviamo quest’età, http://www.youtube.com/watch?v=8uUC6SjKZCM che mi fa andare in visibilio e soffrire al contempo. Grazie agli immensi poteri della rete ho avuto modo di sentire queste canzoni interpretate da Gigliola: lo so che non è giusto, lo so che non si dovrebbe fare un confronto. Gigliola le interpreta senz’altro nel migliore dei modi, mettendoci tutta sé stessa, tuttavia sono troppo affezionata alle interpretazioni di Mimmo.

A proposito della canzone degli Avion Travel, Abbassando, http://www.youtube.com/watch?v=2tYtE1IwONM Mimmo modificò leggermente il testo, per cui "sulle sponde del turchino spazio amabile" divenne "sulle sponde azzurre dello spazio amabile" pare che questo scatenò l’ira funesta dei componenti del gruppo, che accusarono Mimmo di aver trasformato la loro canzone raffinatissima in una canzone da balera. Cito come aneddoto e per la cronaca, senza prendere posizione. Immagino che questo piccolo incidente sia stato ampiamente chiarito e superato, dato che in diverse occasioni negli anni a venire Mimmo e il gruppo di Caserta si sono trovati a suonare all’interno delle stesse manifestazioni musicali, e immagino non si siano ignorati per una sfumatura di colore. L’album di Gigliola ebbe molto successo non già in patria, ma indovinate dove? In Giappone, dove la nostra godeva già da tempo di grande popolarità. Proprio a seguito di ciò, accadde un fatto straordinario: nel 1993 Mimmo e Gigliola partirono per una lunga tournée nel paese asiatico. Ci sono stati davvero, non come alcuni cantanti un po’ sfigati, che, spariti dalla circolazione perché non se li fila nessuno, alla domanda di rito Che hai fatto in tutto questo tempo? - Sono stato in Giappone - rispondono. Un momento molto gratificante per la vita artistica di entrambi, con un grande successo nei teatri dove si esibirono e nelle trasmissioni televisive dove furono invitati a partecipare. Da quell’esperienza esce sempre nel 1993 l’album doppio Live in Tokyo. Contiene nella versione per il mercato italiano solo le canzoni interpretate da Gigliola, mentre in quella per il mercato giapponese anche quelle cantate durante i concerti da Mimmo.

Certo che questi Giapponesi sono dei buongustai, se amano la musica di Mimmo. Ora la mia fantasia potrebbe sbizzarrirsi a proposito di questa bella esperienza. Che avranno fatto i nostri nel tempo libero? Avranno unito lavoro e affetti e si saranno portati dietro la famiglia o parte di essa? Si saranno fatti divorare dalla folla nella metropolitana di Tokyo? Avranno visitato Kyoto e il quartiere delle Geishe? Ci sarà andato Mimmo a farsi servire quel thè verde e spumoso da una di quelle colte signore in kimono? Gli sarà venuta la curiosità di indossarne uno? (Ce lo vedo Mimmo con un bel kimono, vestito da raffinato signore orientale, come lo vedo pure vestito da suonatore di ciaramelle: mi piace immaginarmelo in vesti diverse dalle sue consuete) Gigliola pure col kimono starebbe benissimo: sono certa che ne abbia acquistato qualcuno, se ha avuto il tempo, che queste tournées spesso non lasciano tanto tempo per visitare il paese dove si svolgono, ma sono un tourbillon di voli auto taxi metro e teatri e studi televisivi. Insomma un po’ di udon, di tsukudani e di sushi e di tempura (per l’infarinatura di conoscenza della cultura giapponese Folgorata deve ringraziare Banana Yoshimoto, I turisti per caso, e, last but not least Goffredo Parise col suo L’eleganza è frigida) li avranno pure assaggiati (ne sono sicura, anche se Mimmo preferisce il ragù di castrato preparato dalla mamma). Insomma cosa abbiano fatto nel tempo libero per Folgorata resta un mistero, l’importante è che sia stata una bella esperienza di cui entrambi serbano un buon ricordo, e di questo sono certa.

Della partecipazione di Mimmo alla trasmissione di Gigliola Di che sogno sei abbiamo già parlato nel post sul fumo, e a quello rimandiamo per non ripeterci troppo. Non so se Gigliola abbia invitato Mimmo in camice bianco quando conduceva Pronto Elisir. La mia opinione è che lui a meno che non ci sia una giusta causa, (una volta mi sono sciroppata una puntata di Medicina 33, scovata in rete, dove ha partecipato al fine di rendere noto un concerto a favore di un’associazione che si occupa di persone autistiche, e qui c’è la giusta causa) non abbia nessuna voglia di proporsi come “medico televisivo” ne’ tantomeno come “medico fisso televisivo” categoria sulla quale ci sarebbe da aprire un dibattito. Quindi io dico che no, non c’è andato a Pronto Elisir, e forse Gigliola, che lo conosce bene, non gliel’ha neppure proposto. Certo che un’ultima curiosità Folgorata ce l’ha e dato che non ha proprio freni inibitori, la esterna: ma Mimmo quando si fa la doccia, o la barba, in omaggio alla sua amica, la canterà qualche volta Non ho l’età? Niente di strano: lui dice sempre che sessant’anni non ce li ha, cioè, ce li ha, anagraficamente, purtroppo, ma si sente un fanciullino nel corpo e nello spirito; per cui ho deciso: canticchia spesso Non ho l’età!

2 commenti:

  1. Folgorata da una piccola luce e elettrizzata da tanti flash...
    Se si vuole pescare nella rete della memoria basta affacciarsi in folgorata, qualche luminoso pesciolino c'è sempre.
    Buona giornata, non spegnere le piccole luci che rischiarano il cammino.
    mari

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  2. Sei sulla via della conversione locasciulliana?
    Il mio intento è proprio questo, di divulgare il "verbo", al di là del momento di narcisistica gratificazione, se ricevo conferme sulla piacevolezza dei miei scritti. Ancora pochi passi nel primo caso e nel secondo: non demordo. Noi siamo piccoli, ma cresceremo. La prima entusiasta lettrice di Folgorata è proprio Sandra, che ci sta mettendo il suo lato migliore.
    Grazie.

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