Mimmo & Greg

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Grazie Mariangela, grazie Mimmo!

lunedì 22 settembre 2014

AUTUNNO

Ritenendo azzardato addentrarmi in questioni riguardanti l'autunno astronomico, mi asterrei anche da considerazioni sull'autunno meteorologico. Mi interessa di più l'autunno come stato d'animo, o l'autunno della vita. L'autunno è sempre stata la mia stagione preferita, o almeno quella più congeniale al mio temperamento. Così pensavo fino a non molto tempo fa, provando davanti ai precoci tramonti, un senso di rassicurante calore, non disgiunto da una consolante malinconia. Ora che nell'autunno della vita ci sono in pieno (secondo il tizio che l'altro giorno mi ha chiesto se fossi la figlia di Tia Juanna, la mia rocciosa nonna nata nel 1895 e morta più che centenaria, e purtroppo è già il secondo ad averlo fatto, dovrei più che altro essere nell'inverno più freddo, che nessun fuoco ormai potrebbe più riscaldare), la malinconia scivola talvolta nella tristezza, e in tutta franchezza, non lo so più, se l'autunno è la mia stagione preferita. Non mi consola ormai neppure l'assorta lettura dell'epigramma di Paolo Silenziario, che è uno dei punti cardine della mia formazione e di cui ho parlato anche qui, sul fascino delle donne mature. Ho provato a cercare conforto nell'ascolto della canzone di Mimmo, L'autunno, dopo tutto, (in Sglobal, 2006), di cui ho testé postato un video non ufficiale (non mi pare ne esista uno), che utilizza immagini di un film di rara bellezza, Dieci inverni, di Valerio Mieli, che con l'autunno della vita c'entra poco, visto che i protagonisti sono due ragazzi di cui si racconta l'incontro e gli sviluppi di questo incontro, entrando nelle loro vite nell'arco di tempo tra i diciotto e i ventotto anni, per dieci inverni, appunto, come recita il titolo. 
Non c'entrano nulla con L'autunno, dopo tutto, però sono belle immagini. E poi uno può sempre chiudere gli occhi, e immaginarsi quello che vuole, o, anche sognarsi un'altra vita

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