Mimmo & Greg

Mimmo & Greg
Grazie Mariangela, grazie Mimmo!

lunedì 19 novembre 2012

APPAIO DUNQUE SONO



Più tento di approfondirla, questa materia di studio chiamata Cantante, meno la possiedo. Proprio mentre mi pare di riuscire ad afferrarla, mi sfugge. Ancora, talvolta, riesce a sorprendermi, materia multiforme e non facilmente imbrigliabile, fluida, - quando non è granitica - magmatica e viva. Ore dedicate all’ascolto di materiale di gente che si scrive, si canta  e si suona canzoni, poi gliele invia. Spinto da vari fattori, correttezza, forse, nei confronti di chi ripone in lui fiducia e aspettative, curiosità, speranza di essere sorpreso e di trovare qualcosa che lo colpisca, ascolta. Tutto questo senza tornaconto, perché immagino non ci sia un ritorno monetario. Qualche tempo fa, la produzione di un nuovo talento della musica d'autore, avrebbe potuto rientrare nei suoi progetti, ora non più, sempre che nel frattempo non ci siano state evoluzioni. Dopo l’ascolto, delusione e giudizio implacabile. Mimmo boc(c)ia tutti. Il mondo va avanti e quelli son lì a proporre clichés di un passato lontano, che ora non hanno più senso perché bisogna adeguarsi ed essere testimoni del tempo che si vive, attraverso forme espressive e tematiche anch’esse adeguate ai tempi.

L’unica considerazione che mi sento di fare, dopo aver letto il post di Mimmo, che mi ha sorpreso non tanto per i concetti espressi, che già sapevo appartenergli, ma perché nelle maglie preziose del suo tempo e delle sue molteplici attività riesce pure a infilare questi ascolti più o meno ingrati, in quantità non modeste, è questa: se un ragazzo, ma anche una persona più matura, sente impellente l’esigenza di esprimersi attraverso una manifestazione creativa, di qualsiasi tipo, nel caso specifico la musica, può tranquillamente farlo. A casa sua, tra i suoi amici, a qualche festa, perfino in qualche locale dove, magari, gli consentiranno di esibirsi gratis per farsi conoscere, o gli offriranno una consumazione o un piccolo compenso. Si diverte lui e forse, ma non è garantito, si diverte chi lo ascolta. Un piacevole modo di trascorrere il tempo e di coltivare una passione. Quello che mi sembra stonato, è il volere ad ogni costo “diventare famosi”, cercare una ribalta più ampia, da tentare di raggiungere nei modi più disparati e talvolta disperati, dal talent show, all’invio della propria  produzione, scadente o meno, vetero-cantautorale o innovativa, a quello che ce l’ha fatta, passando attraverso una serie di altri canali e percorsi, (che oggi molto viaggiano per il web), spesso senza quel minimo di senso critico utile per avere la giusta percezione delle cose. Non di rado, purtroppo, sono i casi più pietosi quelli maggiormente convinti di valere. Dunque bisogna rinunciare ai sogni? Non si deve neanche tentare? L’esperienza di tanti ci dimostra che la tenacia è importante, insieme con il talento e con una buona dose di fortuna e di circostanze propizie, anche di incontri, variabili, queste, davvero determinanti, a parità di talento. No, non si deve rinunciare ai sogni, e forse fa bene chi le tenta tutte e non si arrende, nemmeno davanti a un giudizio negativo da addetto ai lavori obiettivo, severo e autorevole. Magari se facesse tesoro dei consigli sarebbe meglio. Più di tutto non si deve rinunciare alle passioni, che qualche volta possono portare lontano, altre semplicemente rendere più sapida la vita. Quello che non mi piace è che ci sia, sempre più diffusa, la tendenza a pensare che si esista solo se si ha un pubblico, una notorietà, il tanto decantato successo. Non conta misurarsi in una cosa che diverta e gratifichi in sé, ma il divertimento e la gratificazione passano attraverso la fama, il bagno di folla, l’essere riconosciuti.
Appaio dunque sono.
Ecco, è questo l’aspetto che proprio non mi piace.
Non posso, infine, anche se al loro posto mi guarderei bene dall’inviare le mie canzoni tristi e mortifere all'attenzione di chicchessia, e dal sollecitare ascolti, soprattutto in maniera martellante come capita, non immedesimarmi almeno per un istante nei nuovi cantautori in attesa di giudizio. Fuggo via immediatamente da questo tipo di attesa, perché mi procura un gran disagio e una grande sofferenza. 
Non posso neppure chiudere senza aver sottolineato la costante generosità che il nostro Cantante dimostra  nell'elogiare alcuni suoi colleghi più giovani. Non manca occasione per citarli ed esprimersi nei loro confronti      in termini lusinghieri, e questo gli fa onore: non è proprio da tutti. 

Nessun commento:

Posta un commento

Elenco blog personale