Mimmo & Greg

Mimmo & Greg
Grazie Mariangela, grazie Mimmo!

venerdì 12 ottobre 2012

FRAMMENTI 1

L'ho scritto mille volte, che nei momenti più impensati mi ronzano prepotenti nella mente i versi delle canzoni di Mimmo. Sono sfacciati e indiscreti, lo fanno senza preoccuparsi del luogo in cui mi trovo in quel momento e della circostanza. Versi sfrontati e invadenti di autore discreto, che tuttavia non ha alcuna responsabilità: dopo essere stati composti, essi, dotati di libero arbitrio, non mantengono legame di subalternità col loro demiurgo, ma si muovono come bizzosi folletti anarchici, e lo fanno con le persone più disparate: io sono solo un esempio tra tanti. Se ne son viste di tutti i colori, questi versi si infilano dovunque e si ficcano nelle attività di chiunque: nei discorsi di serissimi amministratori delegati, nel bel mezzo di una riunione, nelle arringhe degli avvocati, nelle lectio magistralis di paludatissimi intellettuali, nelle tesi di laurea di giovanissime dal cuore palpitante, perfino nei referti medici, e, ma questo non desta stupore, nelle lettere d'amore. Potrei allungare l'elenco, ma mi fermo qui, e lascio spazio a uno di questi frammenti. Stamattina mi ha svegliato e mi ha ordinato di scrivere immediatamente. Io, incline all'obbedienza, ho accettato di buon grado.

Per tutto il tempo che ho passato a cercare il passaporto 
Che fa più debole il confine della ragione con il torto 
Per tutti i fiori che ho rubato per farne mazzi di bugie 
Per tutti quanti i miei peccati e le tante malattie 
Che mi son preso a navigare nelle tempeste del mare 
Per tutti i falsi giuramenti fatti di audacia e pentimenti 
Per tutte quante le stelle cucite addosso alla mia pelle 
Per poi volare contro il vento in mezzo a un grande firmamento 
"Ça c'est la chanson de mon coeur pour toi…" 

L'avrà trovato alla fine, questo passaporto? A volte per me il confine è stato talmente labile, che la ricerca è stata estenuante e senza risultati. Ha sempre scritto belle canzoni, Mimmo, nel passato remoto, in quello più recente e nel presente. E mi pare che l'opera di cesello si sia sempre attuata. Certo molto sarà cambiato nel modo di comporre, e ci interessa sempre apprendere come, ma di più siamo colpiti dal risultato. 

La canzone, giusto per non lasciare le cose a metà, è I giorni delle rose, dall'album (Adesso glielo dico), del 1989. 
I versi delle canzoni di Mimmo sono veramente così, entrano senza bussare, ma non ci sarebbe bisogno di evidenziare che lo scritto di oggi è anche un modo per rendere omaggio ad alcune canzoni, e un pretesto per invitare a leggere i testi, integralmente, non solo i miei frammenti, e ad ascoltare le canzoni. 

Poiché ogni tanto mi propongo di essere seriale, non sempre riuscendoci perché mi annoio, ho pensato di dedicare un piccolo spazio quotidiano, per una settimana, a sette frammenti. Spero che mi visitino versi di canzoni un po' dimenticate, ma questo non dipende da me.

...ma perchè in questi giorni mi sono fissata con le rose???

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