Mimmo & Greg

Mimmo & Greg
Grazie Mariangela, grazie Mimmo!

venerdì 7 ottobre 2011

PROLOGO

C'è uno scrittore greco che si chiama Petros Markaris, intellettuale, sceneggiatore, traduttore dal tedesco di opere teatrali, di Brecht in particolare. La sua notorietà, non so in Grecia, ma fuori sicuramente si, la deve a un personaggio, Kostas Charitos, protagonista di una serie di romanzi gialli, o come usa dire oggi, noir. Lo scrittore racconta di come questo personaggio lo abbia ossessionato per tanto tempo, gli si sia proprio materializzato davanti, con la richiesta pressante di abitare stabilmente nella sua testa e di lì nella carta stampata. Questo a proposito di chiamate, che non sono così infrequenti, a quanto sembra.

Io leggo le avventure del commissario Charitos e di altri suoi colleghi di altri paesi, per altri motivi che non siano gli intrecci e le trame, che anzi a volte trovo faticoso seguire. Qui però non mi attarderò a parlare delle mie letture e delle annesse motivazioni, se non per lo spunto che nello specifico mi offrono. Charitos, e per sua stessa ammissione il suo autore preso per il bavero dal personaggio, hanno la mania dei dizionari. Ne possiedono diversi, e per rilassarsi, aprono i tomi e consultano le voci, traendone un giovamento per la mente e per lo spirito.

Io non ho proprio la mania dei dizionari, cioè non li utilizzo per rilassarmi, ne' ne possiedo, a casa, più di quattro, di italiano, intendo, comprendendo quelli del tempo che fu. Li utilizzo, però, quando voglio approfondire e andare oltre la ricerca veloce nel dizionario online, e questo avviene soprattutto in biblioteca, dove posso accedere a strumenti che a casa non possiedo.

Oggi ho deciso di emulare i miei amici greci, e ho preso in mano un tomo del Grande dizionario della lingua italiana, di Salvatore Battaglia, pubblicat0 dalla Utet, a Torino, nel 1964; esattamente il terzo, Cert-Dag. Ho sentito l'esigenza di approfondire la voce CONFUSO, participio passato del verbo confondere. Deriva dal latino confusus, participio passato di confundere, a sua volta derivante da fundere, versare, e dal prefisso con.

Lungi da me voler riportare integralmente le dotte pagine dove si indaga su confusione e confuso, mi limito a elencare i significati principali della voce.

1) Messo insieme alla rinfusa, disordinatamente, mescolato, frammisto, aggregato ad altri;
assorbito in un tutto, (più o meno omogeneo).

2) Abbracciato, accoppiato. (Accezione letteraria)

3) Non chiaro, indistinto, poco discernibile, torbido, vago, nebuloso, scompigliato, disordinato, arruffato, intricato, incomprensibile.

4) Che non distingue chiaramente, che pensa, opera disordinatamente, senza regole e disciplina.

5) Turbato, preoccupato, smarrito, mortificato, avvilito.

Ti sei confusa? - Potrebbe obiettare qualcuno - Guarda che questo è il tuo spazio-cantante.
Si, non ho difficoltà ad ammetterlo, sono confusa, in una o più delle accezioni elencate prima, ma non al punto da non tenere presente dove mi trovo a scrivere adesso.

Ho semplicemente voluto trovare un modo per introdurre un argomento che con Mimmo ha attinenza, come ne ha con un regalo ricevuto solo due giorni fa. Non poteva non offrirmi lo spunto per scrivere, questo regalo, che per una che vive di pane e Mimmo e ahimè, anche di molto altro companatico, costituisce una tessera fondamentale del mosaico che non vorrei mai ultimare, dal titolo Sviscerare Locasciulli.

Questo è il prologo. Entriamo nel vivo la prossima puntata, così accontento anche chi mi dice che i miei scritti sono troppo lunghi e si impiega troppo a leggerli, e se uno non è fan di Mimmo... e via di seguito. Non è vero, ho calcolato, al massimo dieci minuti e ci sono tante altre pietanze nel menù oltre il piatto forte. Il fatto è che occorre essere lettori allenati e anche interessati, altrimenti ci si stanca presto, perchè oltre che lunghi sono anche un po'... densi. A me non piacciono le minestre annacquate, ma le zuppe dense e corpose, come quelle che sa preparare Mimmo. (Volete la ricetta?)

2 commenti:

  1. Ma non l'avevi già messa, la ricetta della zuppa?

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  2. No, l'avevo raccontata come la ricordavo.
    L'aveva letta e non riuscivo a recuperarla, finchè non ho avviato la ricerca sistematica sugli archivi dei quotidiani. La zuppa fumante aspetta un piatto degno di ospitarla.

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