Mimmo & Greg

Mimmo & Greg
Grazie Mariangela, grazie Mimmo!

lunedì 17 ottobre 2011

DRUM BUN, CǏNTĂRÈŢ!

Come avevo già scritto, i due ultimi impegni di Mimmo, il concerto al Teatro Valle Occupato e la lezione-concerto all’Università de Vest di Timisoara, avevano suscitato, più di altri, il mio interesse. Non avevo previsto che tra i due concerti, potesse esserci un nesso, e invece, scava e riscava...

Il primo ha una forte connotazione politica e solidale; Mimmo e con lui un gran numero di artisti, hanno abbracciato la causa del Teatro Valle Occupato. http://www.teatrovalleoccupato.it/

I lavoratori dello spettacolo, artefici dell’occupazione, portata avanti con coraggio e determinazione, l’hanno fatto divenire luogo di dibattito costante e laboratorio di spettacolo aperto e permanente, diventando protagonisti di una lotta che va ben al di là delle problematiche dei singoli, e del singolo caso, per rappresentare l’emblema di un discorso veramente più ampio: focalizzare l’attenzione sulla politica culturale italiana. La cosa è nota, e purtroppo drammaticamente vera: nei confronti della cultura, nel nostro paese, paradossalmente ricchissimo di beni culturali materiali e immateriali, alla cultura nelle sue varie espressioni, si dedica poca attenzione e altrettanto pochi fondi, come dimostrano i tagli feroci costantemente apportati .

Accade che a distanza di pochi giorni dal concerto al Valle, Mimmo sia invitato, giovedì 20 ottobre in una Università rumena per una lezione-concerto. Non è nuovo, Mimmo, a questo genere di esperienze, da cui personalmente sono, anche al di là di lui, molto attratta. Riferendomi a lui, ricordo quella trasmessa in diverse occasioni in televisione, che ho seguito con immenso piacere e che seguirei ancora, nonostante ormai conosca a memoria quanto Mimmo, seduto al pianoforte della sua casa di campagna, ha raccontato. Lezione-concerto era anche quella all’Unical, a Cosenza. Da ciò che ho visto e sentito nei video registrati in quella circostanza, si respirava un’aria davvero speciale e il Cantante è riuscito a coinvolgere pienamente un pubblico giovane, ma evidentemente motivato e felice di essere lì, cioè non presente solo perché magari la partecipazione poteva essere foriera di crediti. Anche le esperienze in Svizzera, a Stans, e in Germania, a Regensburg, credo possano ritenersi delle lezioni-concerto, essendo state inserite all’interno di un discorso analogo: senz’altro erano momenti di manifestazioni più ampie, giornate della cultura e della lingua italiana, in cui la canzone d’autore era uno degli aspetti trattati. In senso lato credo che i concerti di Mimmo, almeno quelli cui ho assistito io, possano considerarsi tutti delle lezioni-concerto, e non certo perché ostenti un tono professorale, (anche se è vero che talvolta interroga: siate pronti!) ma per l’attenzione che pone nel raccontare delle sue canzoni, dei fatti che hanno portato alla loro creazione, di aneddoti, di ricordi, e di tutto ciò che gira intorno alla sua musica e non solo. In alcune occasioni sono stata amichevolmente critica nei confronti di alcune boutades dell’artista, che sono puntualmente riproposte, ma, pur continuando a esserlo per spronarlo a migliorarsi sempre e a riproporsi, per quanto possibile, in modo diverso, è evidente che per forza di cose gli aneddoti si ripetono e anche le battute: amabilmente prevedibile, Mimmo, ma credo che ci siano molte cose che le mie orecchie debbano ancora sentire e il mio senso critico debba ancora ispezionare.

Ha partecipato anche ad alcune edizioni della manifestazione Pergamene in concerto, presso l’Università di Teramo, festa di consegna delle pergamene di laurea, voluta fin dal ’99 (lui c’era) dall’allora Rettore Professor Russi, che di Mimmo era caro amico. Parte importante di tale festa è la musica, con la partecipazione di uno o più artisti. Non so se si sia trattato di vere e proprie lezioni-concerto o di concerti tradizionalmente intesi. Spero solo che i giovani presenti abbiano saputo apprezzare come i loro colleghi di Cosenza. Non lo so, nemo propheta in patria: mi auguro di sbagliarmi, ma mi sono imbattuta in un forum di studenti di quella università, mi auguro una piccola minoranza, che commentava la manifestazione e esprimeva opinioni sugli artisti ospiti, uno in particolare, e dal tipo di considerazioni non mi pare fosse dotata di quel minimo di sensibilità e profondità necessarie per poter apprezzare, senza pretendere di essere chissà chi, le canzoni del nostro autore. Questo fermo restando il fatto che è legittimo che ciascuno abbia i suoi gusti, fatto salvo il buon gusto nell’esprimerli. Mi sono sentita amareggiata, a leggere quel forum, ma non perché voglia ad ogni costo essere paladina del Cantante, che se la cava benissimo senza, ma perché mi intristisco sempre quando mi trovo di fronte a superficialità e desolazione, soprattutto giovanile.

Timisoara, dunque: un altro evento all’interno di un ciclo di manifestazioni che hanno lo scopo di promuovere la cultura italiana in Romania, dove, si tiene in questi giorni, tra il 17 e il 21 ottobre, la “Settimana di promozione della comunità e della cultura italiana”, organizzata dal Consolato Generale d’Italia a Timisoara. Una settimana intera di eventi che si svolgono in varie sedi. Il concerto di Mimmo avrà luogo, nell’Aula d’onore della Biblioteca Centrala Universitara Eugen Todoran, dell’Università di Vest, la terza università del paese. Il pubblico, tra il quale ci sarà anche il Console, leggo, sarà composto in massima parte di studenti e docenti, che conoscono e studiano la lingua italiana, e sono molto ottimista sul gradimento della manifestazione. Sono convinta che Mimmo, con la sua simpatia (non voglio rinunciare ancora una volta a dire quanto sia amabile, spiritoso e simpatico nei suoi concerti, con quel tanto di emozione che qualche volta lo fa “inciampare”, ma lo rende ancora più vicino e gradito al suo pubblico) con i suoi racconti e con la sua voce, conquisterà il pubblico, rumeno e italiano, docente, discente o ad altro titolo partecipante, convenuto nella sala d’onore della Biblioteca. Si tratterrà, in biblioteca, almeno quel tanto per una breve visita guidata, o fuggirà via subito dopo? Io l’ho visitata virtualmente: ha un bel sito, offre tutti i servizi che ormai tutte le biblioteche del mondo con quelle finalità, più o meno offrono, e penso valga la pena visitarla. Ci saranno domande, interventi, sarà un incontro vivo e stimolante?

Mi piacerebbe che Mimmo spendesse qualche parola non solo per annunciare le manifestazioni cui partecipa, ma anche per raccontarle, dopo averele vissute, almeno alcune, anche con poche efficaci pennellate, come talvolta riesce a fare.

A sentir parlare di Timisoara, inevitabilmente il ricordo è andato ai fatti del 1989, l’anno dell’inizio del grande cambiamento nei paesi del socialismo reale. La crudezza di certe dirette televisive.

Mi è anche venuto in mente che Mimmo si è avvalso della collaborazione, in più occasioni, di un quartetto d’archi rumeno. Riascoltate L’attesa, ad esempio: loro ci sono.

Il legame tra le problematiche annesse al concerto al Valle e la lezione-concerto a Timisoara, dove sta? - potrebbe domandare qualcuno - se non si è perso la mia breve premessa. Eccolo: a Timisoara, non il giorno in cui si esibirà Mimmo, ma il giorno prima, il 19 ottobre, sarà presente il Ministro della cultura, (Non ditemi che sto sbagliando, e come si chiama esattamente il ministero, lo so: cultura e basta per brevità) sempre all’interno degli eventi della settimana di cui sopra . Non so se i due avranno possibilità di incontrarsi, ma quale migliore occasione, dovesse accadere, per trovarsi di fronte e discutere in un clima di confronto e dialogo, pur nelle diverse posizioni, di un tema tanto importante quanto l’esigenza di una corretta politica culturale.

Il dialogo è sempre un fatto positivo, solo che non sempre conduce a grandi risultati.

Chissà che ne pensa, Mimmo. Io ad esempio in certi casi, penso: "Con quello non ci voglio neppure parlare; tempo e fiato sprecati". Avrò torto?

Drum bun, Cîntărèţ! che, se il piccolo dizionario che ho consultato stamattina non mi ha ingannato, o se io non ho ingannato lui, dovrebbe significare:

Buon viaggio, Cantante, e Noapte bună.



1 commento:

  1. La settimana di manifestazioni culturali in Romania si colloca, mi sono resa conto di non averlo evidenziato, all'interno di un discorso più ampio, la "XI Settimana della lingua italiana nel mondo" che ha visto tra il 17 e il 21 ottobre molte occasioni di incontro e promozione della lingua e cultura italiana in tante città del mondo.
    Avevo consultato il sito del Consolato Generale di Timisoara per avere notizie sul calendario degli eventi. Il Ministro appariva in un incontro con gli imprenditori, il 19.
    Ho consultato di nuovo il sito e leggo che ha, come è di solito previsto dal protocollo, incontrato i personaggi più eminenti delle istituzioni culturali, e assistito alla lezione concerto di Mimmo. Ritenevo doverosa questa precisazione.

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