Mimmo & Greg

Mimmo & Greg
Grazie Mariangela, grazie Mimmo!

lunedì 10 ottobre 2011

LA GRATTUGIA DEL MIO CUORE

La scena è la stessa descritta altre volte in circostanze simili, qui dentro: una stanza buia, quando la sera diventa notte, (che faccio, marzulleggio?) silenzio perfetto, una persona sola, in attesa delle prime note di un disco che non ha mai ascoltato, nonostante sia uscito ventisei anni fa. Non ricorda, l’ascoltatrice in attesa, come mai non sia stata tentata dal possesso di quel disco, tanti anni fa. L’unica spiegazione può essere che le canzoni le conoscesse già, essendo già state pubblicate in altri album precedenti. Una sola era inedita, pubblicata in un singolo poco prima, o contemporaneamente. Forse non era ancora pronta, all’epoca, la nostra amica, per raffinatezze come ascoltare un album live, registrato durante un concerto, anche se, certo, sapeva che lì dentro avrebbe trovato delle sorprese. Forse non riusciva ad apprezzarle a pieno, le inevitabili sorprese e varianti di un’esibizione dal vivo, preferendo rimanere legata alle certezze delle versioni originali.

Mimmo nel 1985 le piaceva molto e consumava la cassetta dell’album intitolato con il suo nome, che ancora oggi possiede e custodisce gelosamente. Un suo amico gliel’ha trasformata, quella come altre, e ora, pur non in maniera perfetta, di tanto in tanto la ascolta in mp3. Le cose normali tutte diverse e tutte quante uguali, per niente e per nessuno sotto un cavalcavia, sapessi quante volte mi son messo a pensare e sotto il cuscino ci ho trovato la pace ogni tanto facevano capolino tra altri pensieri, quando proprio non c’entravano niente, e questo fatto non ha smesso di accaderle, ancora oggi, a distanza di tanto tempo. Ora sono molti di più, i versi che le attraversano i pensieri, perché da allora il suo Cantante ha scritto molte canzoni e lei ha imparato a conoscerlo molto meglio. Le mancava quel disco, e forse sarebbe rimasto per lei un mistero, se a qualcuno non fosse venuto in mente di regalarglielo. Il portatore di doni è una persona gentile, ma il suo gesto racchiude in sé anche un intento didascalico e pedagogico: una che si dà un sacco di arie con quelle sue noiose storie sul raggiungimento dello status di somma conoscitrice del Cantante, doveva urgentemente colmare una lacuna profonda, ahi quanto profonda…

Silenzio perfetto, una lunga introduzione musicale, le pare di riconoscere una canzone… Svegliami domattina, che Mimmo utilizza ancora, talvolta come canzone d’esordio di suoi concerti con la band. Si certo, a Penne… All’ascoltatrice pare di provare una sensazione forte, troppo; le ricorda quanto ha vissuto con molte delle canzoni di Clandestina. Certo appare un eccesso, questa sensibilità così esacerbata. In fondo si tratta solo di una canzone. Perché le sembra che qualcuno le pizzichi il cuore, o glielo spelli? Vorrebbe spegnere perché le fa davvero male, il cuore, e non riesce a spiegare del tutto questa ridondanza di emozioni, dove sia il confine tra ciò che le suscita una voce e altri strati profondi, suoi personali, per il quali quella voce funge da amplificatore. Si emoziona sempre, con le canzoni di Mimmo, soprattutto ai primi ascolti, però una cosa così forte, ad esempio, con Idra, o con Sglobal, non è accaduta. Non le sembrava che ci fosse qualcuno lì a torturarla e a spellarle il cuore. Prevaleva più un’emozione estetica, legata alla ricerca e al godimento del bello nelle canzoni, anche se c’era una compresenza di altro tipo di emozioni, ma non così forte. Ha dovuto, l’ascoltatrice, stringere il denti e costringersi a procedere in questa tortura.

Cala la luna, Gli occhi: aiuto! qui si raggiunge sempre un momento alto… Arriva alla fine, a quella trascinante e inaspettata versione rock di Sognadoro, allo stremo delle forze. Ricomincia da capo: va un po’ meglio, il cuore spellato fa meno male, riesce a staccarsi dalla voce del cantante e a lasciarsi trasportare dalla musica, a cogliere l’aria che si respirava al concerto, con il pubblico partecipe e complice. Nota che non ci sono incertezze, che c’è da parte di tutti un gran divertimento, il piacere di cantare e suonare e stare sul palco, con emozione, ma con mestiere e sicurezza. La voce non presenta cedimenti, si nutre dell’energia trasmessa dal pubblico, e la ritrasmette a sua volta. Applausi entusiasti, Mimmomimmo, ma anche Enrico, che lo accompagna in Confusi e in Sognadoro. Le due voci, in quest’ultimo pezzo, si completano splendidamente, ma non si confondono, perché sono talmente diverse che non possono confondersi. L’allegria del Treno della notte, con le sirene della polizia: siamo in una posizione intermedia tra la versione originale e quella estrema di Delitti perfetti. Lo zingaro, con quello special che si spegne in fondo al cuore. Lo sapranno, i ragazzi d’oggi, cos'è uno special?

Notte che cambia la pelle e nasconde tutte quante le stelle: ecco Piove e non piove, da sempre una delle mie preferite, e me la vedo davanti questa notte fatta persona, che nel levarsi il manto scuro, copre le stelle.

1985: anno di impegni e grandi soddisfazioni per lui. Son trascorsi dieci anni dal primo disco, da quel 1975 anch’esso assai denso, in cui aveva tracciato le rotte, come dice lui, della sua vita musicale, professionale e non solo.

Nel 1985, repetita iuvant, sempre che non facciano sbadigliare, partecipa a Sanremo suo malgrado, con la canzone che per tanto tempo è stata una di quelle che mi è meno piaciuta, Buona fortuna. L’ho recuperata in tempi recenti. Partecipa confuso in quel playback che a lui e a Enrico ispira una riuscita canzone, Confusi in un playback, appunto. Il testo è di Enrico, la musica di Mimmo, ma la canzone è frutto di una riuscita fusione tra le due sensibilità; non devono essere mai sconnesse, le due componenti, ma in stretta relazione, per la buona riuscita di una canzone. Certo Enrico, attento alle parole, ha messo in quel “confusi”, più di un significato, tra quelli proposti nel mio prologo. Avrà consultato il Battaglia?

I due simpatizzano, lo sappiamo e ne conosciamo i motivi. Ci sono diverse interviste in cui lo raccontano, anche a distanza di tempo. Nasce un progetto comune, che trova realizzazione in un singolo, (lato A Confusi… lato B Con la memoria: cose già dette…) e nell’album live, dal titolo omonimo, registrato in uno dei concerti del tour estivo di Mimmo, cui Enrico partecipò come artista-ospite. Segue un tour teatrale di successo. Cosa fanno Mimmo e Enrico nel tempo libero? Le cronache narrano di entusiasmanti partite a scacchi, in cui l’uno è degno avversario dell’altro. Li guardo, i due, in vecchie foto di quel periodo. Mimmo spesso con quelle camicie un po’ troppo aperte, e il bavero delle giacche ornato di spillette. Enrico con il suo “boccolo” e gli occhiali, bianchi fanali, che qualche ragazzino porta di nuovo, adesso. L’ho rivisto di recente in una intervista spiritosa: simpatico, in buona forma fisica. Al contrario dell’amico, dice che ci rimane un po’ male se dimostrano di non riconoscerlo, purchè non ci siano troppi eccessi legati al riconoscimento, immagino. Ho saputo che in anni abbastanza recenti E. ha tenuto un concerto a Penne, e ha invitato Mimmo, presente tra il pubblico, a salire sul palco a cantare Con la memoria, memori forse di quell’indimenticabile volta nel 1986, con un ascoltatore d’eccezione.

Dove fu registrato l’album, in occasione di quale concerto, non è dato sapere, almeno io non ne ho trovato traccia nelle mie ricerche. Il lavoro è arricchito dalla presenza di musicisti di rilievo, uno per tutti il bassista Mario Scotti, compianto amico di Mimmo. La foto di copertina ritrae un primo piano di Mimmo molto preso dalla sua interpretazione. L’album è inoltre corredato di altre foto: dei musicisti, dei due cantanti; c’è un dettaglio degli occhi di Mimmo, quegli occhi chiari (ci sono molti occhi chiari, a Penne) chiacchierini, talvolta allegri e scanzonati, talvolta severi e pensosi. Rubandogli le parole: telecamera del cuore, antenne dell’anima, specchio del sogno.

Nel sito di Mimmo, nella sezione “discografia”, trovate la scheda del disco, con le canzoni, i musicisti, ma solo l’immagine di copertina. Inserisco il link dove invece è possibile vedere tutto, occhi chiacchierini compresi.

http://discografia.dds.it/scheda_titolo.php?idt=2163

Grazie a Mimmo, anche di essere la grattugia del mio cuore.

Grazie al mio “Portatore di doni”, che mi offre gentilezze e spunti di scrittura, e non solo.

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