Mimmo & Greg

Mimmo & Greg
Grazie Mariangela, grazie Mimmo!

venerdì 22 aprile 2016

UPDATING

Da anni faccio la guerra al supporto cartaceo, con esclusione dei libri, che continuo a preferire di carta e a comprare, in numero limitato per motivi di spazio. Non mi dispiace la lettura del quotidiano su supporto elettronico, però oggi avrei fatto volentieri un'eccezione. Ho girato per varie edicole alla ricerca del magazine (che va d'accordo con l'updating) Sette, senza trovarlo. Lo avrei gelosamente custodito. Non mi è rimasto che salvare e ingrandire le immagini dell'articolo pubblicato da Mimmo e leggere. L'autore è un nome (doppio) molto noto della critica musicale italiana, una vera e propria autorità. Se piccole imprecisioni potrebbero essere (non è detto), considerate peccati veniali in un blog dilettantesco, nei pezzi di un professionista mi aspetterei, sempre, dati corretti.
Quanto a Mimmo, che al termine rivisitazioni, riferito alla canzoni di Piccoli cambiamentiusato  dal Signor Doppio Cognome (che gli si rivolge dandogli del lei e chiamandolo dottore),  risponde che è una brutta parola e preferisce usare updating, proprio lui che si scaglia contro l'uso indiscriminato di parole inglesi nel discorso: magari ha ritenuto che non ci fosse una espressione o termine italiano corrispondente che rendesse bene l'idea? Oppure il tono era ironico e questo si percepisce quando si ascolta, ma non quando si legge. Magari un corrispondente che renda fedelmente il concetto, esiste nella variante svizzera della lingua tedesca? Massima stima degli Svizzeri, che se ne infischiano di mode, classifiche, successi televisivi e via di seguito, però chi in patria segue il Cantante (il famoso zoccolo duro che per me è una brutta e abusata espressione), evidentemente non è attratto da cose di quel tipo, altrimenti si sarebbe rivolto ad altro e invece di mischiarsi ad altri cento in qualche club o piccolo teatro per sentirlo, spesso facendo lunghe trasferte, sarebbe andato all'Arena di Verona a fare la ola, o no? E fan fedelissimi del Cantante a parte, penso non sia necessario varcare il confine per trovare un pubblico attento e poco incline alle mode, anche se forse, certo, gli altri costituiscono la maggioranza.
Mi rimane la curiosità di sapere quali fossero le sessanta canzoni individuate in principio, diventate poi quaranta e infine, nell'album, diciannove. La soddisferò mai?

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