Mimmo & Greg

Mimmo & Greg
Grazie Mariangela, grazie Mimmo!

giovedì 28 giugno 2012

LA GRÈVE DE FOLGORATA.


In occasione dello sciopero indetto da Folgorata,  chi scrive è stato incaricato di render noto il seguente comunicato:
“Oggi, in luogo del consueto post settimanale, a causa dello sciopero indetto da Folgorata, sulle cause del quale Ella non ha fornito, al momento, spiegazioni, si è scelto di trascrivere integralmente la scheda sull’artista cui questo blog è dedicato, presente all’interno del Dizionario completo della canzone italiana, a cura di Enrico Deregibus, Firenze, Giunti, 2006.

L’autore della scheda in oggetto è il signor Alberto Bazzurro.

Una trascrizione integrale di brevi scritti  di autori che non siano la stessa Folgorata, in questa  sede, è stata effettuata, sempre avendo cura di citare la fonte, solo in casi sporadici: in alcuni casi si tratta di scritti dello stesso M.L.,  in un altro caso è trascritto un toccante ritratto di impareggiabile corrispondenza al vero, di un signore che lo conosce bene, Mimmo, e in poche pennellate lo racconta fuori dai soliti schemi.

Il motivo per il quale Folgorata, tra diverse altre schede a lui dedicate, in diverse opere dello stesso tipo di quella citata oggi, abbia scelto proprio quella di Bazzurro, non è del tutto chiaro. La spiegazione più semplice potrebbe essere che, forse considerando una garanzia il curatore dell’opera, autore tra l’altro di un riuscito libro su un noto cantautore italiano, dove compaiono molte testimonianze su e di Mimmo (principale motivo per cui si trova nella libreria di Folgorata: è sufficiente che Egli sia citato in una sola  frase di un libro, e lei se lo porta a casa), abbia deciso di acquistarla. Insomma il motivo della scelta, potrebbe risiedere, molto banalmente, nel fatto che è stata, per lei, la scheda letta più di recente, seppur risalente al 2006 (anno in cui, Folgorata ci tiene a ricordarlo, uscì Sglobal).

Mere supposizioni. Ciò che si agita nella mente contorta di una blogger per caso esaltata, è difficilmente afferrabile, quindi sospendiamo il giudizio, dando la parola a un addetto ai lavori, appunto, e permettendo alla dilettantissima blogger esaltata di faire la grève (in francese per compiacere il Cantante, perché oltre che esaltata é anche un po’ ruffiana).

“I cantautori sono una specie fatta di tante sottospeci (così nel testo): i professori, gli avvocati, i medici… Se di questi  ultimi Jannacci è l’indiscusso capofila, Mimmo Locasciulli è il degno scudiero. Amico di De Gregori e “nemico” di Ciampi (al quale, appunto da medico, impediva di bere…) abruzzese di nascita (Penne, 7 luglio 1949) e romano d’adozione, è ormai “intorno ai trent’anni” quando l’Italia, al di là di un manipolo di patiti che lo conosce soprattutto come habituè del Folkstudio (che fra l’altro, nel 1975, produce il suo album d’esordio) – inizia ad accorgersi seriamente di lui. Chitarrista per necessità e pianista per vocazione, colpisce per una vocalità grave e pastosa, irruvidita dalle mille sigarette (e che in effetti si fa, dopo il suo stop alle “bionde”, più nitida e rotonda), fortemente evocativa, attraversata da un lirismo mai sdolcinato, al servizio di tematiche spesso quotidiane, mai ridondanti. Calcato un cappello in testa, a metà del guado di una carriera non sempre sotto i riflettori come il suo spessore avrebbe meritato, ritiene di possedere tutti gli elementi per mettersi sulle rotte dell’amatissimo Tom Waits. È ormai “intorno ai quaranta”, e al suo fianco chiama pure il bassista, (nonché cognato) di Waits, Greg Cohen, con il quale si cementa via via un rapporto destinato a durare. Appena alle spalle ha una brillante collaborazione con Enrico Ruggeri, (che come lo stesso De Gregori, accompagnerà, a singhiozzo, altre tappe della sua carriera), davanti un abile lavoro di produttore che lo porterà, tra l’altro a indurre un attore come Alessandro Haber a prestare il suo humus interpretativo anche alla canzone.
Dopo un Q-Disc del 1980 in cui spicca Piccola luce, è appunto l’LP INTORNO A TRENTANNI, che, nel 1982, lo consacra. La canzone omonima, Gli occhi e Natalina, ne sono i brani trainanti, mentre negli altri lavori del decennio spiccano tra le altre, Cara Lucia, Ballando, Vienna 1936, Arte moderna (con i Cetra). Gli anni ’90 si aprono con uno dei capolavori di Locasciulli, TANGO DIETRO L’ANGOLO, culmine della fase waitsiana (del resto mai dismessa). Inciso in America con i musicisti del collega, (Cohen, ma anche Marc Ribot), ha i suoi apici nella title track, in Siamo noi, Avrò diamanti e Il giorno più difficile. Alcune pagine scritte con De Gregori, (Delitti perfetti e Povero me su tutte), nobilitano i lavori che seguono, nonché il successivo Il FUTURO, prezioso disco in prevalenza di traduzioni (da Cohen, Dylan, Waits, Costello, Newman, Neil Young ecc.). Facendosi più stringente l’impegno di produttore, (tra l’altro di un ritrovato Claudio Lolli), finisce per soffrirne la produzione personale. Nel 2002 esce comunque un doppio lavoro riepilogativo, ARIA DI FAMIGLIA, e due anni più tardi (l’uno e l’altro per l’etichetta dello stesso Locasciulli, la Hobo), un nuovo lavoro di inediti, rigorosamente acustico e intitolato emblematicamente PIANO PIANO, i cui brani come Un po’ di tempo ancora, L’inverno, Olio sull’acqua, Piano piano, L’interpretazione dei sogni chiariscono che per L’uomo di Penne, l’età della pensione è ancora lontana. Nel 2006 è la volta di SGLOBAL, con ospiti come Frankie Hi-Nrg, e Alex Britti.”
… Segue discografia, che saltiamo, mentre riportiamo il breve apporfondimento su:
“ARIA DI FAMIGLIA Accanto a inediti di valore quali Aria di famiglia e Alice è felice, trovano posto in questo doppio CD nuove versioni di una ventina abbondante di brani storici (Piccola luce, Gli occhi, Cala la luna, Intorno a trent’anni, Confusi in un playback, Ballando, Avrò diamanti, Il giorno più difficile, Tango dietro l’angolo, Povero me, Delitti perfetti, Il suono della campane) con ospiti come Francesco De Gregori, Enrico Ruggeri, (entrambi come coautori) Greg Cohen, Paolo Fresu. Insomma: il veicolo ideale per abbordare il pianeta Locasciulli.”

L’incaricato ha portato a termine quanto richiesto, trasformandosi oltre che in portavoce, in segretario copista. Folgorata mostra piccoli segni di impazienza… Forse si è già pentita de faire la grève? Può darsi. Credo che abbia deciso di dare risalto a Aria di famiglia, perché è strettamente legato alla sua neofolgorazione. Lo ha già raccontato, qui, ma so che se rinverdirò questo ricordo, sarà felice, forse più di Alice , da cui ama farsi sorprendere, dopo una non breve attesa, nella versione proposta come ghost track.
A maggio, o giugno del 2009 lo ricevette in regalo, Aria di famiglia. “Guarda, ti ho portato una summa di Mimmo!” (lei  per tanti anni lo aveva custodito in una tasca interna del cuore, in oblio apparente) - Le disse il Donante nel consegnarle il doppio CD. E lei “Ah, Mimmo? Grazie, lo ascolterò al più presto.”  Lo mise da parte e non le venne nessuna voglia di ascoltarlo. Il Donante ogni giorno, per molti giorni,  le faceva sempre la stessa domanda. “Lo hai ascoltato?” La risposta era sempre "NO!" finchè un giorno proruppe in un troppo urlato “SI!” ma era una bugia. Più che pentita, timorosa di poter essere interrogata e non saper rispondere in maniera corretta, per dovere,  lo, anzi, li ascoltò una, due dieci, forse cento volte e da quel momento Mimmo divenne il suo impalpabile Nume sonoro, e lei la sua fedele paladina, con l’unica arma della scrittura e, per fortuna, distante centinaia di chilometri.
Larga la foglia stretta la via…

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