Mimmo & Greg

Mimmo & Greg
Grazie Mariangela, grazie Mimmo!

mercoledì 25 gennaio 2012

RADIO FOLGORATA

In principio fu il blog monotematico, che tanto monotematico non fu; infine, dopo tanto riflettere e tribolare, nacque la radio. Una radio piccina piccina, situata in un imprecisato punto della Sardegna meridionale, molto artigianale: Radio Folgorata, nata dalla pervicacia di una donna di mezza età, amata come una figlia tardiva arrivata quando ormai si erano perse le speranze, non dotata di strumentazioni tecnologiche adeguate ai tempi. Sembra di fare un balzo nel tempo, quando si entra nel minuscolo locale che ospita la radio, perché in tutto e per tutto assomiglia a una di quelle minuscole radio libere di provincia della metà degli anni settanta. La finalità della radio è quella di far conoscere e diffondere la musica, la vita e le opere dell’illustre pennese nato Domenico ( giunta è voce che si chiami anche Massimo, come il patrono del borgo natio – proclamato di recente uno dei più bei borghi d’Italia - ma non se ne ha la certezza: bello sarebbe averla, perché Domenico Massimo suona quasi come Alessandro Magno, o come Pietro il Grande, e con ciò si è detto tutto) e noto a tutti come Mimmo, nome più familiare e più commestibile. Tutte queste emme fanno venire in mente una mamma nutrice, o il mou, e Mimmo sarebbe un nome dolce e gustoso da masticare, se non si appiccicasse al palato.

Motore e anima della radio è Folgorata che non si avvale della collaborazione di alcuno, perché è fortemente accentratrice e decisionista: fa tutto da sola, e a volte è tanto stanca che si addormenta in diretta. Manda ininterrottamente le canzoni di Mimmo, partendo da Non rimanere là fino a Idra, per tutto il giorno, interrompendo solo quando il palinstesto lo richiede. Inizia a blaterare alle ore 1,30 con Facciamogli compagnia con una storia: Mimmo è sveglio e Folgorata gli racconta una storia per farlo addormentare, così il giorno dopo, se deve lavorare è più riposato e non ha le occhiaie.

Intorno alle 3, 15 va in onda Accadde quel giorno, rubrica di approfondimento biografico su un particolare episodio della vita di Mimmo, dalla vita fetale ai giorni nostri. La prima, che ha riscosso molto successo è stata Campione di tuffi nel liquido amniotico. Grande seguito hanno avuto anche Quel giorno che ancora minorenne firmai le cambiali per comprare l’organo, La mia prima volta da solo allo spettacolo serale al Folkstudio con un solo spettatore e Ora vi racconto quanto è intelligente Frankie: quattro veri super-classici, ma gli aneddoti sono circa 250 e c’è da rimanere sbalorditi. In esclusiva per i lettori eccone uno che solo in pochi conoscono, perchè Mimmo, che come è noto non ama vantarsi, lo ha raccontato solo a pochi intimi, una sera a cena, e non ha permesso che la stampa specializzata lo diffondesse.




Si trovava nella Svizzera tedesca per una serie di concerti; uno di questi decise di farlo in montagna, all’alpeggio, perché musica e natura possono davvero ben convivere. Faceva molto freddo, ma nessuno dei valligiani e dei musicisti pareva risentirne. Mimmo cantava e suonava in maniera sublime, incantato dal paesaggio e dal calore dei convenuti. D’un tratto vide procedere verso il palco una piccola mandria di mucche, che si fermarono e assistettero silenziose, senza un muggito. Dietro di loro un uomo disperato. Mimmo stava eseguendo Un po’ di tempo ancora; l’uomo aspettò che finisse, applaudì e timidamente chiese la parola. “Maestro" - disse- "Le mie mucche qui convenute si rifiutano di produrre latte. Si sono costituite in collettivo femminista e non vogliono più saperne. Dicono di essere state sfruttate troppo a lungo e di volersi occupare d’altro, andare a teatro e assistere ai concerti. Le ho accontentate, perché sono tutta la mia vita, ma senza latte non si fa il formaggio e senza formaggio da vendere io non campo. Mimmo prese a cuore il caso dell’uomo. Si rivolse a Lizzie la Pasionaria, la promotrice della rivolta e spiegò a lei e alle altre del collettivo, che entrambe le cose sarebbero state possibili, sia assistere ai concerti sia di nuovo produrre il buon latte di montagna. Spiegò loro con parole semplici il valore della disciplina e delle regole. Dedicò loro una canzone bucolica e non fece in tempo a terminare, che il latte iniziò nuovamente a scorrere copioso: latte puro, latte e miele, latte e cacao. Le valligiane offrirono delle ottime torte e tutti poterono ristorarsi.
Un fatto che ha del prodigioso.

Ogni giorno Folgorata legge in diretta un’intervista rilasciata dal Cantante ai principali quotidiani e alle principali riviste musicali, dal 1977 in poi. Spesso, ma non tutti i giorni, fa sentire registrazioni di sue partecipazioni alle più prestigiose trasmissioni radiofoniche nazionali. Quella ad Attenti a Pupo, con lo spettatore raggiunto al telefono mentre masticava sonoramente, ha avuto un successo strepitoso. Ugualmente il collegamento telefonico a Check-in, andato in onda alle quattro del mattino, dove Mimmo precisava “Si scrive Timisoara, ma si pronuncia Timiscioara” “Di nuovo, Folgorata – Faccelo sentire ancora una volta" – Chiedono gli ascoltatori entusiasti…” Ed ella – apparentemente crudele e insensibile, ma è solo nel loro interesse – “Tempo al tempo, non siate ingordi”.

In progetto, non ancora realizzato perché è in corso una delicata trattativa, What about Mimmo, con il coinvolgimento benevolo di chi lo ha conosciuto, star internazionali comprese.
Già in onda Al cinema con Mimmo, e Cosa c’è tra le pagine dei suoi libri? Qualcuno parla di pesciolini d’argento, qualcuno di petali di rosa, altri di segnalibri a punto croce.
Mica è finita qui: altre rubriche di rilievo nell’economia del ricco palinstesto sono Aforismi e proverbi di Mimmo e Lezioni di economia domestica: Come preparare una confettura in tutta sicurezza e Consigli per un cambio di stagione veloce e razionale hanno ottenuto il picco di ascolti. In seguito sarà proposto un tema molto spinoso: si sa che a stirare il nero si rischia di lucidarlo, quindi ci avvarremo dell’esperienza di Mimmo, anche in questo delicato campo.

La Direttrice dell’emittente invita tutti a seguire in streaming Radio Folgorata, dato che in FM può essere seguita solo nel territorio regionale, dove ahimè, altre emittenti più potenti, invidiose del successo dell’ultima nata, la osteggiano in tutti i modi e le si sovrappongono: brutta cosa l’invidia.

Certo la ciliegina sulla torta sarebbe stata la presenza, se non di persona almeno in collegamento telefonico, dello stesso Mimmo. Ci ha provato in tutti i modi, Folgorata, ma Egli non ha voluto sentire ragioni, anzi non l’ha voluta sentire proprio.

Ecco cosa l’artista ha dichiarato in proposito, a fonti accreditate a lui vicine.
“Ho sempre dichiarato di amare la radio, ma c’è un limite a tutto. Questa signora è un’avventizia, una senza nessuna esperienza, e non può improvvisare soprattutto se l’oggetto di tale improvvisazione sono io. Le ho permesso di baloccarsi un po’ con la scrittura, ma la radio proprio no. A parte che non ho mai rilasciato dichiarazioni su come stirare i capi neri senza lucidarli, (forse fa confusione con le mie indicazioni su come smacchiare le cravatte schizzate di sugo di castrato…) ne’ su miei presunti ottimi posizionamenti nella categoria tuffatori nel liquido amniotico, penso che non potrò mai dare il mio placet a un’operazione di questo tipo, seppur condotta senza fini di lucro e pur apprezzandone l’intento benevolo, proprio per l’assoluta mancanza di professionalità. Inoltre c’è un contenzioso aperto riguardo all’uscita di un libercolo della signora in oggetto, che ha scritto, pubblicandola a spese sue, una guida per la regolamentazione del comportamento delle groupies over cinquanta ai miei concerti. Il titolo è, Groupies gold age, si fa così! Esplicito è il riferimento al lancio di pancere, collant termici 150 denari, sgraziati guanti di pile imbottiti di pelliccia sintetica. Fin lì avrei tollerato, ma sul palco mi sono ritrovato delle protesi dentarie, spesso con il chewing gum attaccato, che le signore sostengono di lanciare in segno di apprezzamento. In realtà il vero motivo è avere un bieco pretesto per venire a riprendersele alla fine del concerto, ed estorcermi così un autografo o una foto o chissà che altro. Folgorata nel suo libro non ha preso una posizione netta in proposito, lasciando alle fan sue coetanee ampia libertà di scelta. Una che si proponga come guida, deve saper fornire indicazioni precise e rigorose. Colgo l’occasione per dire che gli oggetti lanciati sul palco non saranno restituiti, ma gettati nel secco indifferenziato da un mio incaricato.

Infine, ma questo avrei dovuto evidenziarlo fin dal principio: pensa Folgorata che io attendessi l’istituzione di una minuscola radio di provincia a me dedicata? Non sa, lei che dice di saper tutto su di me, che già a New York esiste una Radio Scuro, che manda ininterrottamente le due versioni del mio successo, per tutto il giorno, da maggio del 2009 a oggi, e che un’emittente con intenti simili esiste anche nel bernese, la celebre Radio Hotelsong? Quelli sono veri professionisti. Da loro sono stato più volte ospite e spero di esserlo tante altre volte ancora.
Non mi sento di rilasciare altre dichiarazioni. Grazie.

Questo è quanto: Folgorata comprende le ragioni dell’artista, ma dopo tanto lavoro non può rinunciare alla sua nuova creatura. Radio Folgorata vivrà, contro tutto e tutti. Per un ideale si deve lottare. Si sente solo di lanciare un appello: “Colleghe groupies gold age, piantatela di lanciare dentiere, soprattutto nel vostro interesse: tanto non ve le rende - l’ha capito che è tutta una scusa per poterlo avvicinare - e poi dovete rifarvele nuove.”.

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