Mimmo & Greg

Mimmo & Greg
Grazie Mariangela, grazie Mimmo!

sabato 9 aprile 2011

PORTAMENTI DIVISTICI


Cosa mi resta di tutta la magia della festa? Cito a memoria un verso di una poesia di Corrado Govoni studiata alle scuole elementari, La trombettina. Forse la magia non è della festa, ma della fiera, e quello che resta è una trombettina di latta. Cosa è rimasto a me del terzo appuntamento dal vivo con la musica di Mimmo? Di materiale, di concreto, una dedica non proprio spontanea, diciamo pure estorta, sul frontespizio del Giardino in-cantato. Io così contraria a autografi e foto col cantante (ma solo perchè non sono fotogenica) decido che voglio il cimelio. La penna utilizzata è già sotto formalina, il libro lo incornicerò. L'artista è splendido, e potrei osare con aggettivi ancora più roboanti - avrei la certezza di non esagerare - anche se, nello specifico del concerto di oggi, tecnicamente, dal punto di vista vocale e non strumentale, non è stato proprio perfetto. Era un po' emozionato e non conosceva bene quel pubblico. Si è ingarbugliato con molti testi, mi ha un po' massacrato Una vita che scappa, canzone da acchiappo, e quando ha detto che "ci voleva provare" lo ha fatto con un filo di voce, e a me piace sentirglielo dire con un tono più deciso e con più grinta, da vero seduttore. Seduttore lo è, nonostante tutto, Mimmo, delle platee intendo, perchè uno così, non può lasciare indifferenti. Non so quante persone, delle, mi dispiace dirlo, non tantissime (ma neppure pochissime, tutto sommato) presenti nel bel teatro Di Serrenti conoscessero Mimmo e la sua storia. Son pronta a giurare che Prima di chiudere la conoscevamo in cinque, (é stata una bella sorpresa per me, con quella lunga splendida, e ripeto l'aggettivo di prima, introduzione musicale) Arte moderna pure. Osservando le facce e carpendo brandelli di discorsi, ho capito che non erano tanti gli intenditori. Però (non si mette però a principio di frase, l'hanno insegnato sia a me sia a Mimmo, ma mi concedo una licenza), però il pubblico ha gradito, era partecipe e sarebbe rimasto ancora un bel po'. Dunque ci sono le premesse per un ritorno. Prendi nota e lavora fin d'ora per i contatti.

Non erano in tanti neppure a conoscere le tattiche "da acchiappo" del pubblico del Nostro, il suo repertorio di frasi, aneddoti, citazioni, battute, alcune un po' fredde, che fanno tanto Mimmo, nei confronti di alcune delle quali sono un po' critica, ma che mi mancherebbero se non ci fossero. Lui è così, e io, che quando ho avuto la "vocazione" ancora non lo sapevo, ho comprato con assoluta fiducia un pacchetto incartato e infiocchettato, dal contenuto un po' misterioso, che ora lo è molto meno. Se continuerò a fare la collezionista, e chissà, magari la serialità continuerà proprio col concerto al suo paese, con la band - così potrò apprezzare anche gli altri musicisti - quel contenuto avrà forse sempre meno misteri, ma son certa che mi piacerà ancora.

Dice che era dieci anni che non faceva un concerto in Sardegna, Mimmo. Chissà dove, come e con chi. Io non ne conservo memoria alcuna. Dice che ama la Sardegna, e che è affascinato dalla lingua, della quale non capisce nulla. Niente paura caro amico, neppure io capirei quasi nulla se tu parlassi con 'Nduccio, poniamo, in abruzzese stretto. Siamo pari, ma con una differenza che tu conosci bene, perchè sei un uomo colto (e non il semi-cialtrone un po' ignorantello che non sa le lingue che hai scherzosamente un po' dipinto stasera): il sardo è una vera e propria lingua.

Tornando al concerto: le canzoni eseguite son state quelle di cui ho parlato un post fa, più le due citate prima, e poi Lucy, che Mimmo dedica alle signore in sala. Lucy è una canzone particolare, che parla di una donna che rappresenta tutte le donne maltrattate, umiliate e offese. Anch'io mi sono sentita un po' umiliata e offesa, quando, avendo deciso di salutarti e ringraziarti personalmente, dopo una rapida (ma vigorosa, buon segno) stretta di mano mi hai mollato lì come una cretina per avvicinarti a comprare il tè solidale, cosa molto importante, ma per la quale avresti potuto aspettare due minuti. Una signora non si molla così, e tu che sei tanto gentiluomo dovresti saperlo, anzi lo sai, e di norma non lo fai. Ti sei fatto desiderare, e hai avuto, tu così antidivo, (il giorno del Nobel farò l'antidivo, cantava un tuo collega premiato a una nota rassegna canora) un comportamento divistico. Però, però in fondo, dopo, sei stato simpatico, anzi lo sei proprio, simpatico, ed essendo magnanima ti perdono, seppure umiliata e offesa. In tutta la penisola e anche nella Svizzera tedesca sono l'unica a pensare certe cose di te. Ad esempio, la ragazza del teatro che è venuta a stanarti dietro mia indicazione, mi ha detto che non ha mai visto un artista alla mano, educato e gentile come te...

Però, però che divertimento, che passione, che cura nell'esecuzione da parte dei musicisti, compreso l'anziano pingue pianista, che se lo guardi da vicino invece sembra un pingue ragazzo: una serata davvero magica, se qualcuno dubitava che anche questa potesse non esserlo stata, una serata magica. Facendo due conti, forse è meglio quando non gli rendo omaggio diretto, al cantante, ma se non l'avessi fatto ora non avrei quella bella dedica in cui c'è almeno una bugia (scommetto due dita che non si ricorda più cosa ci ha scritto, su quel frontespizio) forse non avrei avuto l'onore di essere "aspramente redarguita" (NON SEI UNA BUONA OSSERVATRICE, lui, a ME!!!) perchè non ero riuscita a cogliere (Caccia all'errore della Settimana enigmistica o era un'altra cosa, o Aguzza l'ingegno, se ce l'hai...) le imprecisioni sulla immagine di copertina, che raffigura delle foto sue, e le copertine dei suoi dischi. C'è due volte Adesso glielo dico, e poi, aggiunge, manca la copertina di un altro mio disco. A me a un'osservazione attenta, effettuata con la lente una volta a casa, pare ne manchino due: Uomini, e anche Tango dietro l'angolo. Ci ho preso, Dottore?

I giornali sardi, tra ieri e oggi, hanno pubblicato un articoletto sul concerto di stasera. In uno dei due, quello della Nuova Sardegna, Mimmo si trova a dividere la pagina con un altro signore con il cappello, che ha cantato in Cina. Si tratta del vecchio Bob: i due sembrano un po' somigliarsi, nelle due foto utilizzate. La prossima volta mandiamo Mimmo in Cina e Bob lo portiamo a Serrenti, dove io gli faccio la posta per avere una dedica sulla sua autobiografia, vedere se se la tira, se fa il divo, o se è molto umile.


Ho tirato tardi, e ora incomincio a sentire il bisogno di un letto. A letto senza cena, oggi, però mi sono cibata di scrittura, un po' sghemba, forse, perchè ho buttato giù di getto, senza ricontrollare, senza correggere. Ci sarà tempo, per eventuali correzioni, un po' di tempo ancora, però io, Mimmolocasciulli, forse non ci vengo più, a salutarti: dopo soffro troppo. Ah, a proposito di Mimmolocasciulli, oggi a Cagliari, sarà anche questa una coincidenza, c'era Frankie, quello che invidio troppo perché Mimmo dice che è mostruosamente intelligente. Acc... questa l'ho già scritta dieci volte, predico bene e razzolo male, ahimé!

In conclusione, allo stato attuale della mia ancor modesta esperienza di fruitrice di concerti del suddetto cantautore dottore, mi sento di stabilire quanto segue:
Torino: situazione particolare, solo con il suo pianoforte, luogo d'affezione, ambiente raccolto, pubblico colto e consapevole, ruolo della sorte, grande emozione e partecipazione. Punto di forza: esternazione della emozione, apertura sincera verso il pubblico. Giudizio: ottimo.
Roma: la sua festa, il giorno dell'esordio; se l'emozione c'è, è dominata. Più che emozionato, appare contento, di quella contentezza che lambisce la felicità. Rilassato, padrone della scena, bravo senza incertezze, gioca in casa. Amici, famiglia, origini, pubblico che non è lì per caso. Cosa desiderare di più?
Insula: alla fine c'è venuto, ma la gente si è un po' dimenticata di lui, dopo tanta assenza; io lo sapevo e lo sapeva pure lui. Un piccolo azzardo, ma in fondo che si perde? Un giorno fuori sede e punto, così si fa il quadro della situazione. Quando ho letto del pubblico sardo "davvero speciale", mi sono domandata che punti di riferimento avesse, a quali memorie si appigliasse.
Non è perfettamente a suo agio: forse è emozione, forse un leggero fastidio per la scarsa affluenza, il concerto ne risente un po', in alcuni momenti dell'esecuzione, nella comunicazione con un pubblico sconosciuto, con il quale è un po' frenato. La passione per la musica prevale, lo aiutano i due sodali, e lo aiuta il mestiere, e in fondo quelli che ci sono lo sostengono con applausi caldi e sentiti.
I cinque che erano con me, gli unici che son riuscita a reclutare (alla fine ho desistito, perchè sembrava quasi ne avessi un tornaconto, da tutta questa promozione pro-Mimmo, e io non sono la sua agente) erano tutti entusiasti. Quanto conta il giudizio del pubblico, di ogni singolo spettatore, per lui?
Penne: qualcuno dice nemo propheta in patria, ma spero non in questo caso... chi vivrà vedrà e, se possibile, racconterà. Con i compaesani, certo non avrà portamenti divistici e magari si mischierà con la folla, in piazza, e si metterà a chiacchierare in pennese estremo, tutto contento. Speriamo che ci sia, la folla, perchè avere un riscontro minimo in un terra aspra e separata dal mare, in cui effettivamente oltre la sottoscritta e i suoi stanchi (di sentirla) amici e conoscenti lo conoscono in pochi, è un conto, non averlo in patria, potrebbe risultare alquanto amaro. Agli animi sensibili vorremmo fossero risparmiate, le amarezze.

7 commenti:

  1. Qualcuno che mi legge potrebbe non cogliere il riferimento del titolo, coniato sulla falsariga di "Portamenti turistici", contenuta nel glorioso album "Tango dietro l'angolo", del 1991, amerikano fino al midollo, che invito quanti non lo avessero mai ascoltato, a farlo al più presto.

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  2. Sandrina, chi se ne importa delle canzoni di questo signore, e pure di lui... Noi leggiamo questo blog per te, lui è un mero fatto incidentale, che ha l'unico inconsapevole merito di tirarti fuori tutte le belle cose che scrivi.
    Ma la forza è tua, e la sensibilità e tutto il resto che evidentemente a lui manca. Non gli manca un acceso narcisismo e per questo ti legge.
    A noi ci piaci tu, e dei suoi portamenti, turistici e divistici, non ci vogliamo occupare. Per cui, la canzone rimarrà un mistero.

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  3. Io capisco che qualcuno mi voglia consolare e gratificare, ma...sto bene, grazie. Adesso non esageriamo, finisce che dipingiamo il povero Mimmo come un mostro,e non lo è del tutto.
    Non ho mai pensato che mi leggesse attratto dal mio stile e dalla mia capacità, ma solo dal fatto che lo si tira in ballo, quindi un po' per narcisismo e un po' anche per controllare se sia il caso di passare il mio lavoro al suo staff legale. In ogni caso, fa piacere a tutti essere letti o ascoltati o guardati per la qualità dei prodotti del proprio intelletto e della propria creatività, e il narcisista Mimmo può dormire tra due guanciali, perchè artisticamente mi piace proprio, ed è quello che conta, e sebbene un po' carente da altri punti di vista, me lo custodirò sempre dentro, con grande affetto. E ascoltatela qualche canzone: alcune sono piccoli tesori.

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  4. io non sono d'accordo, Mimmo è un "grande" e come tale è anche narcisista. Gli artisti, si sa, sono un pò strani....Un pò schivo, sicuramente non amante del troppo "culto" che lo spaventa. Il suo atteggiamento forse è di difesa.
    Ma l'uomo che è dentro l'artista lo valuti anche dai testi delle sue canzoni.Bravissimo musicista, se tornerà sarà un piacere rivederlo.
    Non ho visto, nei tuoi confronti, a parte il primo tentativo di fuga, un atteggiamento distante, anzi direi confidenziale, diverso da quello gentile riservato a noi, che ovviamente non conosceva.
    MImmo, se ci sei...Sandrina è innocua, garantisco io per lei....:=)

    Grazie per la piacevole serata.
    pat

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  5. Questo commento è la quintessenza del buon senso e dell'equilibrio, e denota l'importanza e l'opportunità di vedere le cose dalla giusta distanza.
    Grazie a te per tutto.

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  6. Mmmmhhhh...
    anche Piumino è incappato in qualche (com)portamento divistico del Nostro, così come in altre occasioni ha avuto modo di scambiare battute per diversi minuti.
    Eh, si, i musicistai son così; Mimmo in particolare lo prendi un pò con le molle: perchè è una persona riservata, timida, a volte in imbarazzo (forse sto esagerando!) e magari qualcuno può scambiare tutto ciò per spocchia. Comunque è sempre gentile; magari si può essere disorientati dal disappunto di non averlo tutto per noi..
    Una battuta sulla considerazione del prossimo concerto pennese. Ricordo gli ultimi due: il primo, funestato da un tempo da lupi tanto che anche il fedele Piumino dovette abbandonare l’arena, ebbe pochissimissimi spettatori; il secondo fu incorniciato da una discreta platea, nell'ordine di 400, 500 persone. I tempi delle "folle oceaniche" sono solo un gran bel ricordo; M. è andato nella sua riserva ed anche gli estimatori paesani sono "diminuiti"; nel senso che lo zoccolo duro è rimasto ma dalle nuove generazioni in pochissimi si sono avvicinati. E', questo, un mio modestissimo pensiero che riporto sulla base di quello che ho visto.
    A Penne ci sarò: in prima fila. Spero che i pennesi facciano sentire il calore e l’amore per M., oltre che con attestati di stima, anche con una straripante presenza; anche perché ci sarà anche Folgorata, no?!

    Ciaooooo

    Piumino

    Ps: PNA, una volta, era l’acronimo di Parco Nazionale d’Abruzzo (oggi anche di Lazio e Molise) ed è una specie di “barriera naturale” (questo concetto è troppo anche per me) che viene la lambita nel percorso che fanno coloro che dall’Adriatico vogliono arrivare nella capitale.

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  7. Partendo dalla coda del commento, grazie per il chiarimento. Risalendo verso la pancia; concerto di Penne: sono fortemente incuriosita non tanto dalla perfomance, quanto dalla condizione psicologica dell'artista in patria, preda di immensa felicità e timore, allegria e insicurezza, voce che già sento un po' incrinata dall'emozione, dita che un po' incespicano sui tasti. Cercherò di fare il possibile per esserci, in quel lunedì 13. Che strano giorno per fare un concerto, lunedì!
    Mi raccomando, Piumino, avvicinati, se mi avvisti, e soprattutto non mollarmi un istante dopo per recarti al chioschetto degli arrosticini, che a causa di un ragazzo abruzzese in fuga ho già sofferto a sufficienza...
    Cuore del commento: spocchioso proprio no, anzi semplice e informale, fa anche una certa tenerezza nonostante tutto, e non si riesce a detestarlo, passato il momento. Ora mi viene pure da ridere, ma confesso che quando l'ho visto scappare, (poi è tornato, poveretto) mi è salita alle labbra una parola non troppo gentile.
    Senti Piumino, facciamo così: da Mimmo vai tu e poi mi racconti. Magari gli dici: "Tanti saluti da Folgorata" e lui "Ma chi è 'sta Folgorata?"
    Spero davvero di poter fare il pellegrinaggio abruzzese.

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