Mimmo & Greg

Mimmo & Greg
Grazie Mariangela, grazie Mimmo!

giovedì 30 settembre 2010

GLORIOSO EPILOGO DI UN ANNO VISSUTO PERICOLOSAMENTE


Percorrendo sentieri a volte facili, a volte pieni di rovi, e di pietre aguzze che rendono difficile il cammino, oppure andando alla ricerca di tartufi senza il cane. Questo è stato un po’ il lavoro di Folgorata, sul quale non voglio, oltre questa metafora, trattenermi ancora, perché l’ho già fatto troppe volte. Oggi Folgorata compie un anno, essendo stata partorita proprio il 30 settembre 2009. Ho deciso di farmi un regalo, per questo primo compleanno, perché ormai è giunta l’ora di chiudere il cerchio: i tempi son maturi. Insomma, ho comprato i biglietti aerei per Torino, e ho prenotato per il concerto di Mimmo Locasciulli al Folkclub. Molto molto in anticipo, sia per auto-incastrarmi, sia per un motivo meramente economico: da quando per la prima volta avevo cercato informazioni sui voli, il prezzo del biglietto è quasi triplicato e continuerà ad aumentare, quindi mi son detta: “Forse è meglio acquistarli, questi benedetti biglietti, così se proprio non potrai partire, farai finta di aver comprato il solito paio di scarpe importabili che non abbandoneranno mai la scarpiera, e non perderai uno sproposito”. E già, perché aver acquistato i biglietti e aver prenotato per il concerto, non vuol dire avere automaticamente la certezza di esserci, ma semplicemente la speranza di poterci essere. Sarei davvero felice di suggellare quest’avventura nel modo più degno, e più opportuno, che è quello di sentire finalmente Mimmo in concert. Rimane da augurarsi che non capiti qualcuno degli spiacevoli imprevisti che per me sono pane quotidiano, essendo io un curioso miscuglio tra Paolino Paperino, Fantozzi, il Deragliato di Povero me, e Pinocchio (quest’ultimo per il naso, non per la sfortuna); rimane da prenotare un albergo il più vicino possibile al Folkclub, e infine, essendo io sola nella notte di una città straniera, da "abbordare", senza secondi fini, se non di farne il mio bodyguard per il breve tragitto, qualche anima buona che mi scorti dalla porta del locale alla porta dell’albergo, e il gioco è fatto.

Speriamo che il Cantante non cambi data (ho visto che in qualche altro caso è successo: tremo all’idea…) al suo concerto torinese, speriamo che non nevichi, ne’ che faccia un freddo siberiano: è tutto uno sperare e un incrociare le dita, questo scritto di anniversario. Sono proprio contenta di aver scelto il concerto del Folkclub, perché è un posto dove Mimmo è felice di suonare, dove si sente molto a suo agio, anche se devo dire che l’opzione, per il momento, era solo tra la Svizzera e Torino, e la prima era troppo al di sopra delle mie possibilità, ancor più fredda e con l’ostacolo della lingua. Magari ho avuto fretta, magari ci sarà un concerto a breve, in un luogo più caldo…(tutta questa preoccupazione climatica non dipende dal freddo in sé, che anzi mi attrae, ma dalla difficoltà di partire ben equipaggiata con un trolley piccolo) magari … magari… Alla fine ho seguito l’istinto, che mi diceva di non aspettare oltre: a questo punto niente conta più niente, mi riscalderò con qualche fumante cioccolata, mi comprerò un colbacco… Insomma cercherò di arrangiarmi e al di là del concerto, motivo primo del breve viaggio, cambierò aria per qualche giorno: tutta salute.
Qualcuno sostiene che non si devono svelare le cose che si desiderano, altrimenti non si realizzano. Io ho scelto di fare l’esatto contrario, ribellandomi a quest'atteggiamento scaramantico, tanto una percentuale di imponderabile esiste per tutti e per tutte le cose, quindi, speriamo che sia la volta buona: mi piace crogiolarmi nell’attesa e vivere di immaginazione, ma un anno di trepida attesa mi pare sufficiente; quanto all'immaginazione, in un anno non dico di aver dato fondo a tutte le mie scorte, imbastendo storie e cercando spunti anche laddove non è che ce ne fossero tanti, ma insomma, ne ho consumato una gran quantità.

Scenetta familiare, sabato scorso davanti a un programma televisivo di quelli che non piacciono a Mimmo Locasciulli, che in questo senso è molto "duro e puro". Sostiene Locasciulli che l’unica cosa decente, in tv, sono certe pubblicità, e non ha tutti i torti. Proprio guardando una pubblicità sentì The future, ne rimase attratto, anche se sulle prime non riuscì a individuare a chi appartenesse la voce, e incominciò a ricamarci sopra. Questa fu, in parte, la molla che lo spinse a concretizzare l'idea di un album di cover, che già da tempo gli ronzava per la testa.

Io, non così dura e pura, ma in questi ultimi anni assai poco affezionata alla tv, faccio un’eccezione il sabato pomeriggio, quando, tra una chiacchiera, un tentativo di appisolamento, e una carezza al morbido gatto recalcitrante, in preda a zapping talvolta nevrotico, mi soffermo un po’ su questo e un po’ su quello, dopo una settimana di astensione quasi totale.
Lo scenario è la settimana della moda milanese e un tizio che non so chi sia, ma che pare scoppiazzare un po’ lo stile "Jene", rincorre la filiforme e potentissima direttrice americana di una prestigiosa rivista di moda. La rincorre letteralmente, perché quella si da alla fuga, nel tentativo di consegnarle un cappuccino pericolosamente ballonzolante dentro un bicchiere di carta, la raggiunge e le comunica che vorrebbe essere il suo assistente; la signora non lo degna di uno sguardo, anzi gliene lancia uno atterrito, e continua la sua fuga: un lampo, scappa letteralmente e il tipo rimane da solo col suo cappuccino. (La capricciosa signora ama molto questa bevanda e ordina ai suoi sottoposti di portarle molti cappuccini, e si arrabbia molto se gli ordini non sono eseguiti bene e in fretta).
Una voce “amica” accanto a me: “Sandra, questa scena non ti fa venire in mente qualcosa? Immaginati una situazione simile a Torino, mutatis mutandis…”
E non mi ci vuole molto, io con l’immaginazione vado a nozze.
Avvisto il Cantante, che si avvia verso l’ingresso del locale: gli corro incontro con una bottiglia di Turriga in mano: “Mimmo, Mimmo, sono Folgorata, ti ho portato il Turriga, ti prego, assumimi come tua assistente! Lavoro gratis, ti faccio tutto: da ufficio stampa, ti fisso gli appuntamenti, ti preparo i lavori in power point per i tuoi convegni medici, ti scremo gli avvisi di google alert, ti stiro le camicie e i camici, ti lucido gli stivaletti e ti lavo anche la macchina, posso perfino trasportare un cartonato che ti rappresenti, grande come te, così i tuoi fans che desiderino una foto, possono farla con il tuo succedaneo, se tu non ne hai voglia, ti...” Più veloce del fulmine, con uno scatto da atleta, si volta solo per dirmi, secco: “Ho schiere di professionisti che lavorano per me, Lei è solo una dilettante nel senso deteriore del termine…” “Sicurezza, levatemi questa importuna di torno”.
Sirene spiegate, forze dell’ordine, manette ai polsi. Piazzata sul primo treno della notte, (che in realtà è un carro bestiame) con il foglio di via. Come Bocca di rosa, mutatis mutandis. Solo che alla stazione successiva, nessuno mandò un bacio e nessuno gettò un fiore. Lacrime calde solcano il volto sfiorito di Folgorata. "Povera me, me ne andasse una dritta, almeno una volta. Ho tanto bisogno di calore!" E fu così che si scolò d'un fiato l'intera bottiglia di Turriga.

3 commenti:

  1. Cara amica, l'ultima scenetta immaginata da te mi fa venire in mente un altro personaggio disneyano.
    Brigitta McBridge. Che ne dici? Ti faccio una confidenza che mi giunge da fonte sicura (la segretaria di zio Paperone)e cioè: "Il vecchio col cappello soffrirebbe se Brigitta lo abbandonasse!" ;-)
    mari

    RispondiElimina
  2. Amica altrettanto cara,
    Brigitta è un mio mito, e entrambe "corriamo dietro" a vecchi con il cappello, che a loro volta se la danno a gambe, velocissimi nonostante l'età! Che ci vuoi fare? Terrò tonici i polpacci, a furia di correre!
    Sandra

    RispondiElimina
  3. grande folgorata!!!
    Un compleanno che si rispetti deve avere la sua torta con sopra la ciliegina rossa... e ovviamente una bottiglia di turriga :=))

    RispondiElimina

Elenco blog personale