Mimmo & Greg

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Grazie Mariangela, grazie Mimmo!

martedì 1 gennaio 2013

IL CAPODANNO DEL CANTANTE PAQUITO

Di tanto in tanto sento l'esigenza di farmi aiutare da qualcuno molto bravo, per colorare e concimare questo piccolo orto, dove vorrei corresse sempre preziosa acqua. ("Corre l'acqua per l'orto" è un proverbio che piace al Cantante: doverosa citazione.)
Oggi è di nuovo, dopo tanto tempo, la volta di Gianni Rodari, che mi ha regalato due filastrocche.
La prima mi pare in tema, dato che oggi è il primo giorno di gennaio, ma sembra, qui dove vivo io, un incantevole giorno d'aprile. 

Si intitola

CAPODANNO


Filastrocca di capodanno:
fammi gli auguri per tutto l’anno:
voglio un gennaio col sole d’aprile,
un luglio fresco, un marzo gentile;
voglio un giorno senza sera,
voglio un mare senza bufera;
voglio un pane sempre fresco,
sul cipresso il fiore del pesco;
che siano amici il gatto e il cane,
che diano latte le fontane.
Se voglio troppo, non darmi niente,
dammi una faccia allegra solamente. 


La seconda mi pare ugualmente in tema, visto che parla di un cantante. 
Si intitola

IL CANTANTE PAQUITO

C'era un cantante di nome Paquito
che a metà di ogni canzone
lanciava un nitrito.

Un cavallo che passava di lì,
preso dall'emozione,
decise così:

- Se i cantanti nitriscono, mi pare
giusto che noi cavalli
ci mettiamo a cantare -.

Dopo aver preso questa decisione
aprì la bocca e intonò una canzone.

Era una canzone molto commovente
che faceva piangere tutta la gente...
Parlava di un cantante di nome Paquito
che a metà di ogni canzone
lanciava un nitrito.

Un cavallo che passava di lì...
(Eccetera, sempre così).

Ora, io non ne ho esperienza diretta, ma mi hanno detto che i cantanti, qualche volta, sono permalosi.
Mi sento in dovere di sottolineare che il Nostro non nitrisce, e nemmeno abbaia, quando canta. A volte quando canta BUONI PROPOSITI, soprattutto in concerto, sul finale caccia un urletto che sembra, ma non  ne sono sicura, il verso di qualche strano tipo di galletto. Galletto pennese?

Non  mi resta che augurare un buon anno a chi legge e leggerà.

Gianni Rodari, Filastrocche in cielo e in terra, Torino, Einaudi, 1960. 
Di tanto in tanto lo riprendo in mano, questo libretto, c'è anche Como sul comò, che ho imparato a memoria a scuola, insieme con L'ago di Garda. 
Mi sono state utili per imparare sorridendo.

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