Di Mimmo mi piacciono le canzoni, un certo tipo di sensibilità che credo di condividere, la sua poliedricità (e mi scuso prima di tutto con me stessa per il termine abusato, ma non me ne vengono in mente altri che non lo siano), e il suo amore per la vita, che ha sempre divorato a grossi bocconi, vivendosela fino in fondo. Non disdegna il lavoro fisico, se è accompagnata da autentica passione, come quella per il vino, che affonda le sue radici nelle tradizioni della sua terra e in quelle familiari. Di Mimmo e di vino, come di quasi tutto ciò che lo riguarda, ho parlato ampiamente qui, in tante altre occasioni, quindi non mi ripeto. Oggi desidero semplicemente condividere una foto, uno dei miei soliti furti spero ancora autorizzati, che ci mostra Mimmo nelle vesti di cantiniere. Non so che tipo di vendemmia sia stata quest'anno, andrò a curiosare nella pagina del "Casale Vagli" per vedere se ci sono novità nella produzione del Nostro (in tanti sono incuriositi dal suo vino e vorrebbero comprarlo). Bravo Mimmo, ad avere passioni e interessi non si invecchia mai, e tu sei il miglior esempio di tutto ciò.
Mimmo & Greg

Grazie Mariangela, grazie Mimmo!
giovedì 6 ottobre 2022
sabato 20 agosto 2022
CONCERTO IN BARBAGIA
Eccomi ancora una volta con uno dei miei cavalli di battaglia, i sogni, già presenti in numero sufficiente su queste pagine. Non demordo e propongo quello di stamattina; mi sono svegliata alle cinque e poi riaddormentata e il sonno è stato fecondo: Mimmo è tornato dopo quattro anni in Sardegna e questa volta lo hanno invitato in un paese della Barbagia che conosco bene, essendo quello in cui sono nati i miei genitori, i loro genitori e progenitori. Il paese è un ridente borgo montano di circa milletrecento anime (ma molte altre sono sparse in giro per il mondo), alle falde del Gennargentu, ricco di castagneti e noccioleti e di fonti. Negli anni settanta conobbe un discreto successo nel settore turistico, ora un lontano ricordo, anche se un Presidente della Repubblica vi si recava in vacanza, e la squadra di calcio del capoluogo di regione vi si reca ogni anno per svolgere una parte della sua preparazione atletica. Un bel posto, meriterebbe di più. Dunque questa onirica associazione culturale del borgo, invita Mimmo. Io ne vengo a conoscenza all'ultimo momento, ma, come accade nei sogni, mi organizzo in un attimo e in un attimo arrivo, quando il concerto, come mi annunciano i membri dell'associazione, è già in corso. "Sbrigati, Mimmo sta cantando". Mi precipito in questo luogo che nella realtà non esiste, ma ha un aspetto familiare: potrebbe essere una grande chiesa sconsacrata, ma senza abside. Sto per entrare e in chi mi imbatto? Nel Cantante in tenuta da concerto: jeans, camicia bianca, giacca nera, ma privo di cappello. Faccio per avvicinarmi perchè vorrei salutarlo, ma sembra aver molta fretta di andarsene. "Allora, non entri? - Mi sollecitano i miei anfitrioni, cosa aspetti, il concerto è già iniziato! Entro, quindi, in questa sorta di cattedrale anomala, e in fondo vedo Mimmo esattamente come appare nella copertina del suo primo album "Non rimanere là", quando si esibiva al Folkstudio, nei suoi concerti voce e chitarra. La cattedrale è molto grande e devo percorrere una distanza abbastanza lunga per arrivare in fondo, dove ci sono delle sedie alla buona, alcune di legno col fondo impagliato e altre di formica, sulle quali sono seduti in religioso silenzio i suoi fans più assidui, quelli dello zoccolo duro dei tempi del mitico locale romano, ai quali, con molta discrezione per non disturbare, vorrei unirmi. Quando sono a poca distanza arrivano dei tipi che quasi mi rapiscono: "Insomma, la tua famiglia ha vissuto per secoli in questo paese e tu non conosci i suoi luoghi più selvaggi. Vieni con noi, ti facciamo fare una visita notturna che non ti dimenticherai facilmente. Mimmo lo abbiamo invitato a cena, i nostri amici stanno preparando agnello e porchetto arrosto e capra in umido, formaggi e vino ne abbiamo a volontà; potrai salutarlo dopo, Mimmo, facciamo aggiungere un posto a tavola anche per te. "Veramente io vorrei seguire il conc..." Non mi fanno finire la frase, mi caricano su un vecchio fuoristrada che prosegue per una strada sterrata via via sempre più stretta. C'è un buio pesto e i mie "rapitori" corrono come matti, rischiando a ogni curva di finire nello strapiombo sottostante. Aiuto - penso io - neppure nelle strade della Corsica, ho avuto così tanta paura, neppure nella Val di Genova - e non mi basta solo pensarlo, perché urlo, urlo davvero: "AIUTO!!!" e mi sveglio disperata, col cuore che batte all'impazzata, senza concerto e senza cena. Sarà stato in due set, il concerto, al Mimmo del passato sarà subentrato quello del presente? Non lo saprò mai. Spero che Mimmo abbia apprezzato la rustica cena e che non gli abbiano proposto come digestivo, al posto della tradizionale "abbardente", la visita ai luoghi selvaggi dove sono stata condotta io.
martedì 7 giugno 2022
LIVE LIVE LIVE
Si inizia nel modo più classico, dal Centro d'Abruzzo di San Giovanni Teatino (ormai nessuno si deve più scandalizzare se ci si incontra negli appositi spazi di un grande centro commerciale, per presentare libri, dischi, con relativi "show case"), dove Mimmo è stato più volte, e dove l'amico 'Nduccio non può mancare. Si conclude in grande stile alla Feltrinelli Red di MIlano; in mezzo ci sono altre rassegne interessanti, ma quella che da a Mimmo la carica di adrenalina maggiore, è la tappa di Berna, nella prestigiosa cornice del Castello di Schloss Worb. Qui si terrà uno di quei concerti che permettono a Mimmo di divertirsi di più, con la band quasi al completo e con la partecipazione di Setak come guest star (Setak lo troviamo anche in Abruzzo), e con l'annunciata sorpresa di... Uno che conosca bene Mimmo, non può non associare Berna a B.H. e ai suoi P.O. (dato che è una sorpresa, se fosse questa, uso le iniziali che solo gli iniziati possono de-criptare), ma sembrerebbe quasi troppo scontato, pertanto aspettiamo che sia il nostro "filosvizzero" a rivelarlo a suo tempo. Ce n'è per tutti i gusti, Mimmo "solo piano", in trio, e con la band; alcuni concerti sono facilmente raggiungibili da chi abita nel centro Italia, altri da chi vive al Nord. Manca Parigi, speriamo che dopo l'annullamento della data fissata in uno dei periodi più critici della pandemia, possa essere recuperata nei prossimi mesi.
Con questo chiudo e vado, nell'ordine, a preparare una cheesecake e di seguito a presentare il mio show case. Per il firmacopie e le sorprese, ci sarà tempo a suo tempo.
lunedì 23 maggio 2022
ROMA - MILANO
Ricordo l'occasione in cui Mimmo annunciò, per il suo "Intorno a trentanni" rivisitato, una collaborazione, ancora non certa, ma da lui auspicata, con un misterioso artista. Ecco allora tutti a fare i soliti nomi, ai quali io non avevo proprio pensato; a dire il vero non avevo pensato neppure a Finardi, o meglio l'avevo escluso per il semplice fatto che mai nelle interviste di Mimmo avevo trovato il minimo riferimento all'artista milanese (ma di madre americana, cantante lirica, da cui ha preso il talento, perché Finardi, al di là del suo essere cantautore, canta davvero bene), e non sapevo nemmeno se tra i due ci fosse, se non un'amicizia o una frequentazione, una buona conoscenza. Certo, in qualche occasione, in un passato ormai lontano si saranno incontrati, e anche in tempi più recenti, mi pare di ricordare, durante una manifestazione musicale al Porto vecchio di Genova, dove i loro due concerti si erano susseguiti nel corso della stessa serata. Non ne so di più. So che se Mimmo ammira qualcuno non ha alcun problema a prendere contatti e a proporgli una collaborazione (non immagino, né invento, mi riferisco sempre a fatti da lui stesso raccontati). In casi come questo conviene cedere la parola al diretto interessato: ecco come Mimmo, in modo molto semplice e sintetico, ci spiega perché proprio Finardi: "Negli anni Ottanta facevo capo alla c.d "Scuola romana" (categoria utilizzata per mera comodità, tanto per capirci, grande calderone nel quale si facevano confluire cantautori anche molto diversi ta loro, cooptati dalla stessa casa discografica, "n.d.f."), quella dei cantautori dell'etichetta RCA, mentre Milano aveva invece una connotazione più identitaria e politicizzata. Ho voluto chiudere questo cerchio, dilatato per quarant'anni, riabbracciando Finardi che ho sempre ammirato".
A me questo duetto é sembrato divertente, un'occasione di incontro quasi giocosa per entrambi, con qualche funambolismo un po' spinto da parte del "milanese" nella seconda parte del brano; l'alternanza di due voci così diverse, che proprio in virtù di queste differenze sono riuscite a sposarsi bene, nel complesso mi ha, come ho appena scritto, divertito, e anche un po' sorpreso.
venerdì 13 maggio 2022
STASERA CHE SERA
Mimmo al colmo della gioia che invita i suoi estimatori, e quelli di Setak, a imparare a memoria le canzoni per cantarle tutti insieme. Mi arrivano "good vibes", come va di moda dire oggi. Un saluto affettuoso in attesa di sapere tutto, di questa serata, domani. Non pretendo alle otto, dato che si finirà tardi, tra concerto e dopo concerto: penso di poter resistere fino all'una, dopodiché se non leggerò niente, riterrò Mimmo responsabile della mia crisi d'astinenza.
domenica 8 maggio 2022
MIMMO VI SPIEGA TUTTO
Penso che di tanto in tanto le blogger, anche quelle più documentate, intuitive ed ispirate, debbano tacere a dare la parola a chi ne sa di più, e chi può saperne di più del diretto interessato?
Avanti tutta, Mimmo!
martedì 3 maggio 2022
HO ASCOLTATO IL FRINIRE DEI GRILLI
Eccolo, il tanto atteso video di "Buonanotte dalla Luna" in anteprima, con la regia post-moderna di Riccardo Rinetti, che conosce Mimmo profondamente e non lo snatura, anzi lo rappresenta perfettamente e perfettamente rappresenta il suo mondo. Apparentemente semplice a un primo sguardo superficiale, si rivela un lavoro raffinato, oserei dire sofisticato, che potrebbe deludere chi si aspettava una storia raccontata in maniera tradizionale, con una trama che si dipana tra inizio, svolgimento, fine. I colori richiamano visioni oniriche e ricordi; le inquadrature sono generose con tutti quelli che hanno collaborato alla realizzazione della canzone, con chi ha suonato e ha cantato, offrendo a ciascuno il giusto risalto. Tutto avviene sotto lo sguardo della luna, nume tutelare al contempo partecipe e distante. E poi le mani, che si tendono a offrire e si aprono a ricevere rose, bellissime ma effimere. Un consiglio, guardare il video fino alla fine e ascoltare con attenzione, perché Mimmo ci regala una citazione di se stesso: ecco di nuovo il frinire dei grilli, che segnava la chiusa di "Pixi, Dixie, Fixi" in "Sognadoro". Le cronache raccontano che allora si registrasse di notte, e che gli studi fossero quasi in campagna, e che si sentisse il frinire dei grilli e si decidesse di registrarlo, e di farlo diventare appunto un'originale chiusa del brano. Così almeno narrano cronache, interviste e fonti scritte. Al frinire dei grilli, nel nuovo video, segue un ululato, e anche qui mi pare di cogliere un'autocitazione...
https://video.sky.it/spettacolo/musica/video/video-mimmo-locasciulli-buonanotte-dalla-luna-746861