Mimmo & Greg

Mimmo & Greg
Grazie Mariangela, grazie Mimmo!

lunedì 8 agosto 2011

DA MIHI "DISCOS" MILLE, DEINDE CENTUM...


Si. D’accordo, il titolo è penoso, lo ammetto: scomodare Catullo, e al posto dei basia metterci i discos, termine che in latino esiste, (discus,i - sost.masch.) ma non designa certo l’oggetto al quale ci riferiamo noi, qui, oggi. Si adatta tuttavia al nostro caso, perché Mimmo, che io immagino in vacanza, magari in campagna, con un po’ di tempo in più, e uno stato d’animo adatto, ha deciso di pubblicare la lista dei cento (ma avrebbero potuto essere molti di più, magari mille, ed ecco giustificato il titolo) dischi che maggiormente hanno inciso nella sua vita, nella sua formazione personale e artistica.

Per rimanere fedele a me stessa, mi lancio pure in una visualizzazione dell’artista in vacanza. L’ho sempre visto in “abito di scena”, o, in qualche occasione, in “abito da professionista”, perfino col famoso camice, quello che tanto avrei voluto stirare (non paga di tutto ciò che normalmente stiro, nemmeno in maniera così perfetta) ma mai, proprio perché il privato è privato, in tenuta-relax. Non mi addentro nei particolari, che pure ho immaginato: li tengo per me, limitandomi a supporre un abbigliamento comodo e fresco. Fresco deve essere pure il luogo dove l’artista in relax opera, perché Mimmo soffre se c’è troppo caldo. Aria condizionata effetto Siberia, dunque, o luogo all’aperto, sotto una pergola, o un albero frondoso. Il cappello non può non esserci: io vorrei che fosse un bel cappello di paglia, chiaro, ma magari è uno di quei cappellucci con la visiera che di tanto in tanto indossa e che non mi piacciono per niente. Poco importano i miei gusti in fatto di cappelli e di signori in tenuta comoda. L’importante è che si mettano davanti a un computer, i signori, e pensino al loro pubblico. Prima di renderla nota, attraverso la sua pagina ufficiale su FB, ha dovuta redigerla, questa lista di dischi, e questo sicuramente non è stato un lavoro da poco, perché è evidente che non è venuto fuori così, di getto, ma è stato frutto di accurata riflessione. Mimmo ha i suoi tempi, ma quando ci si mette, il risultato è sempre un lavoro serio e accurato. Ha risposto in questo modo a tutti quelli che, in diverse e numerose occasioni, più formali, come interviste, o meno formali, come incontri o e-mail, gli abbiano domandato di enumerare, per usare un’espressione che serve solo a semplificare, i "dischi della sua vita".

Appena mi sono trovata di fronte - io che amo cercare e scovare notizie nei luoghi più disparati, anche con un po’ di difficoltà, per poi cucirle insieme in una sorta di patchwork certo spesso imperfetto - a una ghiotta pietanza servita su un piatto d’argento, cucinata dall’artista medesimo, ho provato due stati d’animo contrastanti: il primo di grande gioia e anche di gratitudine e rispetto per il tempo prezioso del Cantante messo a disposizione del suo pubblico; il secondo di piccola delusione di fronte allo svelamento. Il primo ha prevalso sul secondo, perché se è vero che in tante occasioni, interviste, testimonianze dirette, scritte o esternate durante special a lui dedicati, o trasmissioni in cui era ospite, conversazioni o altro, ha assai spesso palesato i suoi gusti musicali, le sue influenze, e certi nomi erano ormai cosa nota a tutti quelli che lo seguono almeno con un po' di attenzione, qui ha davvero superato sé stesso, fornendo una messe insperata di informazioni.

Sulla cultura musicale di Mimmo non nutrivo certo dubbi; ciò che più mi ha colpito, non è tanto la vasta conoscenza, ma la capacità di apprezzare suoni e voci i più disparati, senza alcuna discriminante che non sia quella della qualità, pur nelle differenze. Ne emerge il ritratto di un uomo curioso, attento, informato, aperto, attratto da generi diversi. Scelte accurate e particolari, all’interno della produzione di artisti noti, per alcuni brani, anche a un pubblico meno esperto e raffinato; scelte altrettanto accurate e particolari all’interno della produzione di artisti di cui molti (mi inserisco nel novero senza alcun timore di rivelare la mia ignoranza) non sanno neppure l’esistenza. Ci sono naturalmente i suoi amati Dylan e Springsteen e Waits, presenti ciascuno con diversi album, e i Beatles, naturalmente, e i vari Randy Newman, Leonard Cohen, Simon e Garfunkel, Neil Young, Cat Stevens e James Taylor, ma ci sono anche Barry White, Rod Stewart, Prince, Joe Cocker e Stevie Wonder, e perfino i Nirvana. Ora io sto fornendo un mero elenco esemplificativo, in cui mescolo tutto un po’, senza tenere alcun conto della rigorosa distinzione per generi adottata da Mimmo. La riporto: musica italiana; colonne sonore e progetti speciali; cantautori rock; band; artisti pop e rock; jazz, blues, Rhythm and blues; Francia. Sedici gli album di musica italiana, e tra questi qualcuno mi sorprende, (Vasco, non so perché, non l’avrei detto) mentre qualcun altro, era scontato. Trovo con piacere Sergio Endrigo; non compare, e ciò mi stupisce, De André; una sola artista italiana, lei, Carmen, con quel suo vecchio album bellissimo che anch’io non mi stanco di ascoltare. Di più le artiste straniere: Janis Joplin, Carol King, Aretha Franklin… ma anche Tracy Chapman e Alanis Morissette; sono lì per altri motivi che non l’appartenenza al sesso femminile: Mimmo non si è certo posto il problema delle “quote rosa”, ne’ intendo farlo io. Non poteva mancare, infine, la sezione dedicata à la France, grande amore del nostro artista. Gli altri me li aspettavo, ma, sorpresa, c’è anche Aznavour: evviva.

A proposito di Francia, Mimmo, in uno degli album del Club Tenco, intitolato Quelle piccole cose, del 2008, (2009?) ha interpretato una canzone di un autore francese, Renaud, di cui non sapevo neppure l’esistenza. Mi sono informata e ho capito di non essere la sola. Vorrei al più presto ascoltare Quand’è dove si va, titolo con il quale è stata tradotta C'est quand qu'on va où? (Appena ci riuscirò, riporterò le mie sensazioni.) Di Mimmo voglio conoscere tutto, ma proprio tutto tutto tutto, altrimenti come potrò, quando lo bandiranno, partecipare al "Concorso massima esperta mondiale di Mi.Lo. dopo lui medesimo"? Come pare abbia detto in questi ultimi giorni (non v’è certezza), qualcuno citato in questo post, devo mangiare ancora molta polenta, ma forse sarebbe il caso di adeguarsi e parlare di arrosticini (mi sono convertita, anche se parzialmente: la pecora abruzzese ha un gusto più gentile rispetto alla sorella sarda) prima di arrivare all’ambito status, conscia che potrebbe non bastarmi…un’intera vita!

Infine, che uso personale trarre dalla selezionatissima selezione di Mimmo? Fare un corso accelerato di ascolto di tutto quel moltissimo che non conosco, riascoltare quel non molto che conosco e ascoltare fino allo sfinimento, come dice lui, quello che conosco bene, e che quindi ho già ascoltato e ascolto fino allo sfinimento assai spesso? Non è escluso che succeda, magari è già successo, in passato: un caso per tutti, Bolivia di Gato Barbieri, citato in una intervista. Ascoltato, conquistata, però, insomma, io mi muovo dietro “chiamate”, spinta dalla passione, non per dovere, e nemmeno perché voglio essere una fan di quelle degne di tale artista: sono come sono, con le mie lacune e i miei limiti, musicali e non, ma animata sempre da passione, in molti aspetti della mia vita, e anche qui dentro. In questo periodo, non so bene perchè, la “chiamata” è più forte: inaspettatamente sto riscoprendo una spinta a scrivere che sembrava non appartenermi più, e la molla è sempre la stessa.

Dentro la lista di Mimmo, c’è tutta la sua vita, non la mia; le sue esperienze, le sue emozioni, i suoi ricordi, legati a momenti particolari, a viaggi, a incontri, a concerti dei non pochi degli artisti presenti che avrà avuto la fortuna e il piacere di seguire, e a chissà che altro; un’immensa stratificazione di esperienze: il suo universo, non il mio.
La stima che ho per l’artista è confermata, e aggiungo un po’ di gratitudine per la lista: io avevo parlato a suo tempo di 31 canzoni, e qui siamo andati oltre ogni più rosea previsione.



Au revoir. Chi non lo avesse fatto (dubito che qualcuno entri qui e non vada lì, ma conosco ad esempio un ammiratore appassionato e informatissimo che credo non abbia mai visitato la sua pagina di FB, per scarsa simpatia nei confronti del mezzo) legga ciò che racconta Mimmo e la “lista” completa.http://www.facebook.com/notes/mimmo-locasciulli/i-miei-100-dischi/229996523702686




Preparate anche un carme di Catullo a scelta, da declamare tra una canzone a l’altra: ne varrà la pena.

3 commenti:

  1. Vivamus, mea Lesbia, atque amemus
    Rumoresque senum severiorum
    Omnes unius aestimemus assis.
    Soles occidere et redire possunt:
    nobis cum semel occidit brevis lux,
    nox est perpetua una dormienda.
    Da mihi basia mille, deinde centum,
    dein mille altera, dein secunda centum
    deinde usque altera mille, deinde centum.
    Dein, cum milia multa fecerimus,
    conturbabimus illa, ne sciamus,
    aut nequis malus invidere possit,
    cum tantum sciat esse basiorum.

    Chi non si è appassionato a questi versi di Catullo? Io li scrivevo su un bigliettino eli mettevo, in classe, nella tasca del cappotto di un compagno bellissimo che, come da copione, era insensibile sia a me, sia ai versi. Perseveravo. Poi ho lasciato perdere, ma proprio del tutto. Alla fine come da copione, si è accorto di me, ma io non lo guardavo più.
    Catullo rimarrà sempre legato a quel piccolo amore giovanile.
    Laura

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  2. A proposito di liste di canzoni.
    Ho aperto la pagina facebook grazie al link qui riportato e sono andata a dare uno sguardo alla lista. Molte canzoni hanno il mio stesso apprezzamento ma, all'interno di queste, molte hanno svegliato in me un sorriso. Sono quelle legate a una persona, a un momento, sono quelle che vanno al di là della loro bellezza e sono legate alla mia vita. Bella responsabilità, eh?, signori "cantanti"! Sì proprio bella.
    mari

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  3. Penso sia la stessa cosa anche per il nostro cantante, anzi è evidente, cara Mari, all'interno della sua lista.
    Laura: moltissimi amori, giovanili e non, sono legati a Catullo, che, spero, non si rivolti nella tomba perché è citato qui. Gli ricordo, nel caso avesse un "alert", che spesso è apparso nei bigliettini dei Baci perugina.
    Grazie a entrambe.

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